mercoledì 14 dicembre 2011

Una pizza in piazza: una serata di naturale empatia...


Mauro Selis ha ricostruito una bella serata, dopo la presentazione del libro "Cosa Resterà di me?"

La piazza del Comune illuminata a giorno per un Natale ormai prossimo  è il campo base da cui partire per una serata che si preannuncia “gustosa” e succulenta non solo perchè si andrà a cena tutti insieme ma soprattutto per la “portata” degli ospiti musicisti, artisti a 360 gradi: Silvana Aliotta e Marcello Capra.
Da Piazza Sisto IV°, quella del Comune, uno dei 2 papi “Savonesi” della storia, la scena si sposterà in un’altra piazza, quella dedicata a Fabrizio De Andrè situata in zona porto (darsena di Savona) e luogo del locale di ristoro preventivamente prenotato da Athos.
Per passare  dal sacro del Papa rinascimentale alla laicità anarcoide del 900’ di Faber il cammino è gradevole anche per la temperatura assai mite dato il periodo, solo una leggera brezza marina accarezza i volti sorridenti.
Durante la passeggiata di dieci minuti  verso il porto mi viene in mente la strofa finale di Bocca di Rosa “si porta a spasso per il paese l'amore sacro e l'amor profano”, qui è l’amore per la musica che passa comunque, da una piazza “Sacra” ad una “Profana”, da una piazza che ha visto la presentazione presso il palazzo Comunale di una splendida iniziativa benefica (Il Libro “Cosa Resterà di me?” di Massimo e Athos con foto e cd musicale incluso) ad una che vedrà una aggregazione tramite il cibo , naturale alimento ed elemento d’unione per eccellenza.
Una pizza in piazza dunque e inizia la ricerca del sesto dito di Marcello, una persona non può suonare la chitarra così bene con sole cinque dita! Ma questo sesto dito non lo vedo subito, e mi accorgerò solo durante la serata che è in lui, è la sua sensibilità e disponibilità è quello il suo sesto dito, la capacità di mettere in musica le emozioni, sia che siano fotografie sia che siano argomenti spinosi come il gioco d’azzardo, e pensare che da ragazzino faceva il portiere della Juventus e ambiva di essere come Anzolin (il portiere bianconero dell’epoca), ma per fortuna ha incontrato i Beatles ed è diventato chitarrista!
Gli occhi di Silvana sono fari nella sera, occhi intensi come la sua voce; anche qui cerco la sua seconda ugola ove trovare quelle corde vocali speciali perchè non è possibile che abbia  quella vocalità meravigliosa, rimasta intatta e addirittura per certi versi migliorata dai tempi dei Circus 2000 e, come d’incanto, scopro che è nella sua grande spiritualità in quel suo piccolo corpo che la rende davvero unica ed eccezionale che portento di donna!
Gli altri commensali sono un gustoso contorno, ma d’altra parte sono Silvana e Marcello i catalizzatori  con foto e firme di autografi sui loro dischi.
Davanti a me  Pino “Black Widow” che non è solo un discografico ma anche un eccellente fotografo, poi più lontani i “creativi”Athos e Massimo e quel “magmiano” di Revo, ma anche la parte femminile è fondamentale, sono le nostre compagne di vita che ci “sopportano” e “supportano” in una dedizione affettiva possente, bella tavolata per davvero, risate ed allegria in due orette di leggerezza e profondità, un incontro semplice e spontaneo tra persone che sembrava davvero che si conoscessero da tempo tanta era l'umanità delle conversazioni e la naturale empatia, ed invece era la prima volta che ci si vedeva realmente dopo i fitti scambi di messaggi via internet.
Niente capita per caso e come dice Marcello “siamo gente che si doveva comunque incontrare “.