giovedì 22 dicembre 2011

"Storie di Rock"- Innocenzo Alfano



Innocenzo Alfano
Storie di Rock.
Gli anni ’60 e ’70 attraverso dischi, festival,
 libri, luoghi, suoni e molte curiosità
Aracne editrice, Roma, 2011, pp. 370 

Raccontare la storia del rock non sarebbe per nessuno un compito agevole, e neppure breve, in particolare per chi decidesse di analizzarne le vicende dal lato prevalentemente musicale. Meglio allora selezionare un certo numero di gruppi e di singoli musicisti, qualche concerto o festival memorabile, un po’ di dischi, una manciata di libri, e concentrarsi solo su di essi. Il risultato è Storie di Rock, nel quale l’autore, oltre ad analizzare in modo originale (come da sua abitudine) fatti e musiche riferiti a nomi e formazioni ormai classici, si propone di riportare alla luce l’attività di importanti gruppi e musicisti per lo più trascurati, e in qualche caso addirittura dimenticati, da una certa storiografia – specialmente italiana – non sempre all’altezza del suo compito. Il libro è arricchito da saggi critici e, per la prima volta in Italia, da un’ampia panoramica sulla musica della San Francisco Bay Area, meglio nota come San Francisco Sound.


Dall’introduzione:

In Italia, rispetto al rock, non si scrivono, in generale, libri di musica, ma libri attorno alla musica. Così “attorno” che i musicisti bravi rischiano di non essere neppure notati o di venir dimenticati in fretta, a tutto vantaggio di quelli semplicemente famosi, quasi sempre tali per ragioni che nulla hanno a che vedere con la capacità di suonare in modo brillante e originale uno o più strumenti. Per dirla tutta credo che il rock sia l’unico genere musicale nel quale ci si ricorda a oltranza dei mediocri e si gettano nell’oblio i capaci. Io però nei miei libri, per molti versi controcorrente ma coerenti con la visione che ho della musica, ho sempre preferito parlare dei musicisti bravi, indicando quali sono attraverso nomi, cognomi e nazionalità e spiegando inoltre che cosa hanno fatto insieme alle loro rispettive band. [...] Il lettore interessato, oltre a nomi più noti, si imbatterà perciò in gruppi come Colosseum, Family, Tempest, Bakerloo, Funkadelic, Bonzo Dog Doo/Dah Band, Cold Blood, It’s A Beautiful Day e Acqua Fragile, tutti composti da musicisti tecnicamente validi e con diverse punte di eccellenza. Penso sia ora che gli storici “ufficiali” del rock, soprattutto italiani, comincino ad occuparsi seriamente anche di queste – come di altre – formazioni.



Innocenzo Alfano (Cosenza, 1971) si è laureato in Scienze Politiche e in Cinema Musica Teatro presso l’Università degli Studi di Pisa. È autore dei seguenti volumi: Fra tradizione colta e popular music: il caso del rock progressivo. Introduzione al genere che sfidò la forma canzone (Aracne, 1ª ed. 2004, 2ª ed. 2010); Verso un’altra realtà. Cenni di strategia compositiva e organizzazione dei brani nella musica rock, da Jimi Hendrix al rock progressivo (Aracne, 1ª ed. 2006, 2ª ed. 2010); Argentina e Brasile: quale politica comune? Tentativi di strategia politica unitaria dalla presidenza Frondizi al Mercosur (Il Coscile, 2006); Effetto Pop. Uno sguardo critico sulla musica più diffusa degli ultimi cinquant’anni (Aracne, 1ª ed. 2008, 2ª ed. 2010); La crisi infinita. Problemi e contraddizioni del mondo attuale (Aracne, 2009).