sabato 30 agosto 2025

Led Zeppelin: il dirigibile che scosse il mondo


Dalle ceneri di una band blues-rock promettente nacque una forza musicale che avrebbe ridefinito il concetto stesso di rock and roll: i Led Zeppelin. La loro storia è un racconto di virtuosismo strumentale, sperimentazione sonora audace e un impatto culturale che risuona ancora oggi, elevandoli al pantheon delle leggende musicali.

Le fondamenta dei Led Zeppelin furono gettate nel 1968, quando il chitarrista Jimmy Page, reduce dallo scioglimento degli Yardbirds, fu incaricato di formare una nuova band per completare un tour precedentemente programmato. Page, un musicista di sessione esperto e un innovatore della chitarra, reclutò il talentuoso bassista e tastierista John Paul Jones, che aveva anch'egli una solida reputazione nel circuito musicale britannico.

La vera scintilla si accese con l'arrivo di due giovani musicisti che avrebbero completato l'alchimia sonora dei Led Zeppelin. Il primo fu Robert Plant, un cantante carismatico con una voce potente e un'aura da dio del rock. Il secondo fu John Bonham, un batterista dalla forza bruta e dallo stile inconfondibile, capace di creare ritmi complessi e potenti come un tuono.

Inizialmente, la nuova formazione si esibì sotto il nome di "The New Yardbirds" per adempiere agli obblighi contrattuali. Tuttavia, ben presto trovarono una nuova identità. La leggenda narra che il batterista degli Who, Keith Moon, commentò che la band sarebbe caduta "come un dirigibile di piombo" ("lead zeppelin"). Il nome piacque a Page e soci, che lo adottarono, omettendo la "a" per evitare errori di pronuncia, dando vita al moniker iconico: Led Zeppelin.

Il loro album di debutto omonimo, pubblicato nel 1969, fu un'esplosione di blues-rock potente e grezzo. Brani come "Good Times Bad Times" e "Dazed and Confused" miscelavano riff di chitarra pesanti con la voce acuta e sensuale di Plant e la sezione ritmica dinamica di Jones e Bonham. L'album riscosse un successo immediato, stabilendo il suono distintivo della band.

Negli anni successivi, i Led Zeppelin intrapresero un'inarrestabile ascesa verso la fama mondiale, pubblicando una serie di album che avrebbero ridefinito i confini del rock. Led Zeppelin II (1969) conteneva classici come "Whole Lotta Love", con il suo iconico riff e la sezione centrale psichedelica, e "Ramble On", che mostrava la loro capacità di fondere elementi folk e hard rock.

Led Zeppelin III (1970) vide la band esplorare sonorità più acustiche e folk, con brani come "Tangerine" e la maestosa "Immigrant Song", ispirata ai loro tour in Islanda. Questa versatilità dimostrò la loro crescente maturità musicale e la loro volontà di non essere etichettati in un solo genere.

Il culmine della loro carriera, per molti, arrivò nel 1971 con la pubblicazione di Led Zeppelin IV, un album senza titolo (spesso indicato con quattro simboli misteriosi) che conteneva alcuni dei loro brani più iconici e influenti. "Black Dog" con il suo riff sincopato, la potente "Rock and Roll", la delicata "Going to California" e, soprattutto, "Stairway to Heaven". Quest'ultima, una suite epica che cresce gradualmente da un arpeggio acustico a un crescendo hard rock, divenne un inno per una generazione e rimane una delle canzoni rock più celebrate di tutti i tempi.

Il successo dei Led Zeppelin non si limitava alla loro musica. I loro concerti erano leggendari, caratterizzati da improvvisazioni virtuosistiche, assoli di chitarra infuocati di Page, la presenza scenica magnetica di Plant e la potenza inarrestabile della batteria di Bonham. La loro aura di mistero e il loro stile di vita rock and roll contribuirono ulteriormente alla loro immagine mitica.

Negli anni successivi, album come Houses of the Holy (1973), Physical Graffiti (1975) e Presence (1976) continuarono a esplorare nuove sonorità e a consolidare la loro posizione come una delle band più grandi del mondo. Tuttavia, la tragedia si abbatté nel 1980 con la prematura scomparsa di John Bonham. La perdita del loro batterista insostituibile segnò la fine dei Led Zeppelin come gruppo attivo.

Nonostante la loro carriera relativamente breve (solo dodici anni di attività intensa), l'impatto dei Led Zeppelin sulla musica rock è incommensurabile. Il loro suono potente e bluesy, la loro sperimentazione con diverse influenze musicali, il virtuosismo dei loro musicisti e la voce inconfondibile di Robert Plant hanno influenzato innumerevoli artisti e continuano a ispirare nuove generazioni di musicisti.

I Led Zeppelin non furono solo una band di successo; furono una forza culturale che ridefinì il suono e l'atteggiamento del rock and roll. Il loro dirigibile di piombo non cadde mai, ma volò sempre più in alto, lasciando una scia sonora indelebile nella storia della musica.