sabato 14 marzo 2009

Osage Tribe- Arrow Head


Utilizzo una recensione vecchia di Ciao 2001( Enxo Caffarelli-1972) per ricordare gli Osage Tribe, glorioso gruppo di musica progressive italiana.
Il gruppo è stato fondato da Franco Battiato, che a quei tempi si dedicava alla musica sperimentale.
Oltre a lui, sono presenti Marco Zoccheddu, Bob Callero e Nunzio "Cucciolo" Favia.
Lo stesso Battiato procura al gruppo un contratto discografico e quindi l'opportunità di incidere un singolo intitolato Un falco nel cielo.
Subito dopo l'incisione, Battiato se ne va per proseguire nella carriera solista che tutti conoscono. Rimasti in tre, gli Osage cambiano direzione musicale, passando dal pop leggero del loro singolo ad un suono più progressivo, realizzando nel 1972 il loro unico album intitolato, Arrow head. Si tratta di una commistione fra hard rock, progressivo e qualche spruzzata jazz, il che lo rende un lavoro molto interessante.
Il gruppo ha però breve vita; già alla fine del '72, Zoccheddu e Callero se ne vanno per andare nel Duello Madre. Nunzio Favia, unico superstite tenta di andare avanti reclutando lo sconosciuto Piero Marchiani e Red Canzian, proveniente dai Capsicum Red. Dopo breve permanenza Canzian se ne va per approdare ai Pooh e ciò decreta la fine definitiva della formazione.
Bob Callero ha poi collaborato con diversi artisti, soprattutto con la formazioneIl Volo, nel quale ha militato anche Alberto Radius.

OSAGE TRIBE
Arrow Head - Bla... bla (1972)
Gli Osage Tribe hanno scelto una denominazione presa in prestito dalla storia degli indiani (si tratta di una tribù), ed il loRo singolo grafico è stato sin dal primo disco una testa mozza di una bambola indiana, che vuol rammentare la dispersa civiltà, di quel popolo in chiave sociale e politica.
Anche a livello di testi, essi si ispirano alle storie nate nel popolo Osage, ricche di esperienza popolare e ataviche tradizioni, storie che parlano di "presa di coscienza", di "armonia con l'universo", di "un mondo fatto a pagamento, dove le mani sono piene di soldi e gli stomaci di whisky", del "dio della vita che dà luce alle menti", di "cerbiatti d'argento che saltano fra nuvole di giada". E' un linguaggio antico, ma è il linguaggio di pace nella battaglia esistenziale di tutti i giorni, e dunque un messaggio sempre valido.
"Arrow head", vale a dire "punta di freccia" è il primo LP del gruppo, per il momento ancora un trio, con Marco Zoccheddu, ex chitarrista della Nuova Idea ed autore della maggior parte dei pezzi, "Cucciolo" alla batteria, e "Callero" al basso.

La musica degli Osage parte da una base di rock tradizionale, sul quale però i musicisti si sforzano di inserire, con successo, le loro vibranti emozioni jazzistiche: li ascoltiamo ad esempio in "Cerchio di luce", dove riescono a fare del buon jazz con la semplice formula chitarra-basso-batteria.
Le cose più notevoli sono accompagnate da musiche più commericali, ma ormai non è più tempo di compromessi di questo genere neppure in Italia, e gli Osage, che sono musicisti molto intelligenti, stanno tentando (aggiungendo una tastiera ed un fiato) di spostarsi verso un modo più libero e più jazzistico. La sezione ritmica è già quella giusta per questo programma. E l'etichetta Bla... bla, la stessa di Franco Battiato (con il quale gli Osage Tribe hanno suonato per qualche tempo), e dei Capsicum Red, è fra le più attente e all'avanguardia nel nostro paese. Sei sono i pezzi complessivamente, tre per facciata.

Molto bella la confezione dovuta allo studio al.sa. La copertina esterna è dedicata agli indiani, quella interna rappresenta un originale flipper trasformato per l'occasione (E.C.).

Cerchio di Luce



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