lunedì 23 marzo 2009

Latte e Miele


I genovesi Latte e Miele sono stati tra quelli con le più forti influenze classiche.
Il gruppo fu formato nel 1971 dal chitarrista Dellacasa, che aveva collaborato con i Giganti nel loro "Terra in bocca", e il batterista Vitanza che aveva appena 16 anni.
Da questo trio tastieristico, nello stile di Emerson Lake & Palmer nacque il primo album, Passio Secundum Mattheum, nel 1972, con musica ispirata da Bach e testi basati sul Vangelo. Un’opera ambiziosa, con bei momenti da evidenziare.
I componenti del gruppo erano tecnicamente dotati, ma la formula tastiere/basso/batteria era ripetitiva, e unita ad una voce forse troppo melodica per quel genere.
Un secondo album, Papillon, uscì un anno dopo, in uno stile simile, ma con una produzione molto migliore.
L’album contiene due brani che occupano un’intera facciata ciascuno, con la beethoveniana Patetica su gran parte della seconda facciata che costituisce un ottimo esempio del loro stile. Venne anche registrata una versione inglese del disco, che però fu pubblicata solo nel 1992 in CD.
Il gruppo fece anche diversi concerti, suonando come spalla ai Van der Graaf Generator in uno dei loro tour italiani.
Una buona registrazione live del 1974 è stata pubblicata dalla Mellow sul CD Latte e Miele Live.
Dopo un paio di singoli nel 1974, l’ultimo dei quali melodico e di livello inferiore agli LP, il gruppo si sciolse, e venne riformato nel 1976 dal batterista Alfio Vitanza con tre nuovi componenti.
La nuova formazione registrò un album per la Magma, Aquile e Scoiattoli, molto buono, forse il loro album migliore e più originale, contenente un rifacimento di Beethoven in Opera 21 e la bella Pavana, lunga suite di oltre 23 minuti, uscita in estratto anche su 45 giri.
Il gruppo continuò a suonare fino all’inizio degli anni ‘80 con un suono sempre più commerciale, ma i 45 giri non trovarono un successo particolare.
L’ultimo nel 1980, Ritagli di luce, li portò addirittura al Festival di Sanremo.
La formazione comprese nell’ultimo periodo il bassista Dario Carlevaro ed il batterista Enzo Barbieri.
Un album registrato nel 1979 non è mai uscito, ed è stato pubblicato in CD dalla Mellow nel 1992. Intitolato Vampyrs, e suonato dal trio Gori/Poltini/Vitanza, è prevalentemente pop-rock e non regge il confronto con le produzioni precedenti.
Il batterista Alfio Vitanza ha collaborato con Vittorio De Scalzi in una delle varie formazioni dei New Trolls alla fine degli anni ‘90, e suona tuttora con la recente reincarnazione dei New Trolls guidata da De Scalzi e chiamata La Storia dei New Trolls.
Un singolo commerciale uscito per la Grog nel 1976 e attribuito agli LM Special, nascondeva in realtà proprio i Latte e Miele.

I Latte e Miele sono tornati insieme nel 2008 per una serie di concerti come quartetto, con i componenti originari Oliviero Lacagnina, Marcello Dellacasa ed Alfio Vitanza, e Massimo Gori, che aveva suonato nella seconda formazione.
Da questi concerti è stato tratto il CD dal vivo Live Tasting.

1 commento:

Anonimo ha detto...

grande gruppo. Il loro brano "pavana" è forse una delle cose più belle create in musica