giovedì 12 marzo 2009

Natalie Merchant


Natalie Anne O’Shea Merchant nasce a Jamestown, New York, il 26 ottobre 1963.
E' una cantante e musicista che, a partire dal 1981, ha fatto parte del gruppo dei 10,000 Maniacs, lasciato poi nel 1993 per intraprendere una carriera da solista.
Il suo cognome paterno è di origine siciliana ed originariamente era Mercante, prima di venire anglicizzato in Merchant. Il cognome O’Shea invece proviene dal ramo materno della famiglia, di chiara origine irlandese.

Natalie è stata la prima voce dei 10,000 Maniacs, ai quali si era aggregata giovanissima, quando ancora era studentessa al Jamestown Community College.
Ha abbandonato il gruppo nel 1993, per cercare il successo come solista.
Tre brani contenuti nel suo album di debutto, Tigerlily sono entrati nella classifica dei 40 singoli più venduti negli Stati Uniti: “Carnival”, “Jealousy”, e “Wonder”.
Nel 1997 ha interpretato “Planctus”, un brano per pianoforte e voce scritto appositamente per lei da Philip Glass.
Nel 1998 ha pubblicato l’album Ophelia, che ha promosso partecipando come co-headliner al festival musicale itinerante Lilith Fair. L’anno successivo ha pubblicato Live in Concert, che conteneva delle cover, delle canzoni del suo repertorio da solista e anche dei brani appartenenti al periodo in cui faceva parte dei 10,000 Maniacs.

Nel 2001 la Merchant ha pubblicato l’album Motherland, esibendosi in un lungo tour che ha toccato sia gli Stati Uniti che l’Europa.


Nel 2003 ha lasciato la sua casa discografica, l’Elektra Records, pubblicando nel settembre dello stesso anno un album di brani folk e tradizionali intitolato The House Carpenter’s Daughter per la sua etichetta personale, la Myth America Records.
Nel 2005 l’Elektra Records ha pubblicato Retrospective: 1995-2005, una raccolta di singoli dell’artista. Ne esiste anche un’edizione limitata in 2 CD che contiene anche alcuni brani poco noti e non pubblicati in precedenza.
Natalie Merchant suona il pianoforte ed è autrice e produttrice di quasi tutte le sue canzoni.
Ha cantato insieme a molti altri artisti, tra i quali Michael Stipe, Susan McKeown, David Byrne, Tracy Chapman e Peter Gabriel.
Ha varie volte collaborato anche con Billy Bragg (e i Wilco) e tra queste collaborazioni si segnala l’album Mermaid Avenue. I suoi lavori, come quelli di Bragg, toccano tematiche politiche e sociali ed ha attivamente sostenuto associazioni e progetti come Amnesty International e l’American Indian Movement sia con le sue canzoni che prestandosi come testimonial.



Carnival





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