martedì 29 luglio 2014

MAT 2020 di Luglio sta per arrivare...



E alla fine, anche se con un po’ di affanno, arriva il numero di Luglio di MAT2020, poche ore ed è cosa fatta!
Che cosa abbiamo preparato per voi assidui e affezionati lettori?
Per dovere di ospitalità partiamo da una new entry collaborativa, quella con Francesca Flati di Rome by Wild che ha seguito per noi una serata denominata “Zombies Love Heavy Metal”, una zona musicale e teatrale tutta da scoprire.
Roberto Manfredi racconta a MAT 2020 qualche dettaglio della sua lunga vita artistica, soffermandosi sull’ultimo libro scritto, dedicato a Roberto “Freak” Antoni,  “Freak: odio il brodo”.
Ritorna dopo discreta assenza Glauco Cartocci, e propone qualche intreccio “noir”, di quelli che nessuno lui può raccontare.
Stefano Pietrucci ha seguito per MAT 2020 il concerto di Fish e si è aggiudicato la copertina del mese.
Week end da favola per Roberto Attanasio, fan incallito di Claudio Simonetti: il suo resoconto dopo il concerto di Torino, da lui organizzato, denota tanta passione, che si spera sia elemento di possibile contagio.
Qualche recensione, tra prog e rock, permette di parlare del’album solista di Ricky Portera, del “live” de Il Castello di Atlante e della terza opera de Il Segno del Comando.
Sempre sul versante “album”, Caludio Milano propone Glad to Be Unhappy… tutto da scoprire.
Alberto Sgarlato, oltre alla sua consueta rubrica “ONCE I WROTE SOME POEM”, evidenzia il progetto “Røsenkreütz”, che ha prodotto un disco che si candida al primato prog nel 2014.
Fabrizio Poggi ritorna a scrivere per la causa comune e sottolinea la leggenda di James Cotton.
Le perlustrazione della rete portano Riccardo Storti a disseppellire un gioiello del 1981, Olympic Rock & Blues Circus, del trio Auger,York & Farlowe mentre spetta a Mauro Selis il compito impossibile di svelare il legame tra la musica progressiva e il Cile.
Non meno interessanti le espressioni scientifiche e musicali che Selis propone nella consueta rubrica PSYCOMUSICOLOGY”.
Angelo De Negri, da esperto direttore, scava nella memoria e riporta indietro al 1975 le lancette dell’orologio.
Insomma, sarà anche estate, ma la voglia di provare ad accontentare i lettori non scema, e gli argomenti mantengono la varietà che contraddistingue la linea editoriale.
Il mese di Agosto sarà quello della pausa, un attimo di sosta prima della ripresa che dovrebbe arrivare a Settembre, un momento per raccogliere le idee e immaginare altri scenari, altri argomenti, altre curiosità, sempre qui, su MAT 2020.

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