lunedì 7 marzo 2022

La "collaborazione" tra i Beatles, Totò, Peppino e Mezzacapa


I Beatles cantarono Totò e Peppino (e la malafemmina)


Sono incappato in questo interessante articolo di Michelangelo Iossa, pubblicato sul Corriere del Mezzogiorno e ne riporto alcune parti.

Questo l’articolo completo: 

https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/spettacoli/22_marzo_02/i-beatles-cantarono-toto-peppino-malafemmina-34b3224a-9a46-11ec-b6ca-ac9c03d5ca90.shtml


Cosa c’entrano i fratelli Caponi, Totò e Peppino, con John Lennon e Paul McCartney? Basta fare un salto indietro nel tempo fino al ‘68, quando i Beatles composero “Revolution 9”, contenuto nell’album “The Beatles”, del 1968.

Noto in tutto il mondo come “The White Album”, per la sua copertina totalmente bianca. Il doppio disco bianco dei quattro musicisti di Liverpool inaugurò la stagione discografica della loro etichetta Apple Records e si presentava come un enorme scrigno di idee, soluzioni sonore e sperimentazioni, di cui “Revolution 9” era l’esempio più vistoso.

Collage sonoro lungo oltre otto minuti, il brano era costituito da frammenti di rumori, dialoghi, frasi musicali, opere sinfoniche, estratti da film o da concerti, tutti confezionati in un unico flusso sonoro, il più lungo dell’intera discografia dei Fab Four. Questo brano nasceva dal personale interesse di John Lennon per i collage sonori d’avanguardia e per le produzioni musicali di Varèse, Stockhausen e John Cage, figura vicina al movimento artistico e concettuale Fluxus, a cui aderiva anche Yoko Ono, compagna e musa di Lennon.

Nel maggio del 1968, i leggendari studi londinesi di Abbey Road ospitarono le incisioni di una composizione dei Beatles intitolata “Revolution”: una delle take del brano superava i dieci minuti di durata e si decise di dividerla in due parti, una prima costruita come rock-song convenzionale e una seconda da arricchire con ulteriori sovraincisioni di nastri ed effetti sonori, rumori o registrazioni delle voci di George Harrison, Ringo Starr, Yoko Ono e dello stesso John Lennon. Da qui nacque “Revolution 9”, le cui sovraincisioni si tennero anche nella seconda metà di giugno. Questo collage sonoro occupò la penultima traccia dell’Album Bianco, contro il parere di Paul McCartney e del produttore George Martin: il disco fu tra i più venduti della carriera dei Beatles e questo brano di musica sperimentale divenne, conseguentemente, l’opera di avanguardia sonora più venduta e diffusa al mondo.

Totò e Peppino con Mario Castellani

Ed ecco comparire i fratelli Caponi e non solo. Tra i frammenti-audio contenuti nelle pieghe sonore del brano emerge un dialogo tratto da “Totò, Peppino and the Hussy”, versione inglese di “Totò, Peppino e la Malafemmina”. L’audio della scena, selezionata da John Lennon, è tratto dalla conversazione tra il mezzadro Mezzacapa, interpretato da Mario Castellani, e i tre fratelli Antonio, Peppino e Lucia Caponi ovvero Totò, Peppino De Filippo e Vittoria Crispo. Una conversazione oltremodo comica, dove Mezzacapa, dopo aver avuto indietro i soldi di una cambiale dai fratelli, li mette in guardia dai pericoli della vita a Milano, che lui “conosce bene” e dove i Caponi sarebbero dovuti andare a recuperare il nipote Gianni, interpretato da Teddy Reno. La pellicola di Camillo Mastrocinque del 1956, tra i titoli di maggior incasso dell’intera storia del cinema italiano, è uno dei film più celebri di sempre e il suo titolo - come è noto - strizza l’occhio alla canzone “Malafemmena” del Principe della Risata, nel film cantata dal protagonista Gianni-Teddy Reno.

La pellicola fu distribuita anche in diversi Paesi europei ed extraeuropei e venne riadattata anche per il mercato inglese con una sorta di sovraddoppiaggio in lingua inglese, a commento dell’originale dialogo italiano: ed è proprio uno di questi tratti che catturò l’attenzione di Lennon nelle fasi di montaggio di “Revolution 9”.

«La scoperta ha dell’incredibile - commenta il professor Enricomaria Corbi, appassionato estimatore dei Beatles e Direttore del Dipartimento di Scienze formative, psicologiche e della comunicazione dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli - e ascoltando con attenzione le tracce audio del brano dei Beatles, magari con cuffie professionali, è possibile scorgere il dialogo tra Mezzacapa e i fratelli Caponi a circa un minuto dall’inizio del brano”.


Non esiste al mondo un elenco aggiornato di tutte le fonti sonore adottate dai Beatles nel corso della lavorazione del brano, ma non è da escludere che molti frammenti venissero registrati nei londinesi AIR Studios del produttore George Martin, o negli stessi studi di Abbey Road: ciò spiegherebbe la ricca banca-dati sonora e cinematografica a cui i quattro Beatles avevano accesso.

Da alcuni anni circolavano liste incomplete di brani sonori inclusi in ‘Revolution 9’ - spiega Corbi - ma più recentemente la band olandese degli Analogues ha incluso, in un suo live-show dedicato interamente al White Album dei Beatles, anche la traccia audio del film del 1956, corredando la messinscena del collage con un estratto del film di Mastrocinque. Una sorta di certificazione della sincronizzazione tra il sound dei Beatles e le parole dei fratelli Caponi!”.

Un’ultima curiosità, infine: per il lancio di “Totò, Peppino and the Hussy” sul mercato inglese, i distributori europei realizzarono locandine differenti rispetto alle originali italiane, mettendo in maggiore evidenza i nomi di Totò e di Nino Manfredi. Nonostante apparisse solo in tre “quadri” del film, infatti, l’attore laziale era particolarmente celebre all’estero per via del trionfo internazionale di “Rugantino” e per i successi di botteghino e di critica degli attori della Commedia all’italiana.

Io ho provato a catturarlo ma, al momento, non ci sono riuscito e mi accontento allora del dialogo originale!