martedì 10 aprile 2018

David Cross & David Jackson - Commento all'album “Another Day" e intervista a D.J.


David Cross & David Jackson
 “Another Day" (marzo 2018)
Cherry Red Records

I King Crimson incontrano i Van der Graaf Generator

Da un pò di tempo osservavo da lontano l’attività di David Jackson e David Cross nella speranza di vedere un loro prodotto concreto, al di là della spettacolarità che è propria dei live che li ha visti assieme on stage. Jackson ama particolarmente l’Italia, la sua musica e gli artisti di riferimento per il prog, e sono molte le occasioni in cui si è… messo a disposizione, dagli Osanna agli OAK passando per i Garybaldi. Ma per chi come me lo ha visto da adolescente - con lui avvenne il mio battesimo live - il marchio VdGG è qualcosa di incancellabile.
Della mia tenera età fa parte pure David Cross, che vidi nel pieno dello splendore assieme ai King Crimson.
E poi mi capitò di trovare entrambi in un momento di relax, a Roma, nell’occasione delle prima Prog Exhibition, nel 2010, un tempo in cui probabilmente vennero gettate le basi per questo “Another Day”, un disco non certo facile da assimilare ma, ascolto dopo ascolto, capace di diventare penetrante, anche se è possibile che la mia oggettività venga minata dalla storia, dal mio vissuto, da sonorità che riescono ad attivare una contaminazione dei sensi stimolando la mia memoria.



Roma, novembre 2010-Prog Exhibition

E poi la denominazione ufficiale, “I King Crimson incontrano i Van der Graaf Generator”, è allettante per chi ama certa musica!

Sono oltre 52 minuti di musica (divisi su 12 i brani), raccontati nei dettagli da Jackson nell’intervista a seguire, chiacchierata in cui si può capire tutto della genesi, della costruzione e degli aspetti tecnici che caratterizzano il disco.
L’album è strumentale e non poteva essere diversamente, ma esiste una certa concettualità a cui si farebbe fatica ad arrivare se non ci fosse il racconto di uno dei due “creatori”.
Dice l'ex VdGG: “Quando suoniamo da soli e liberamente, ci sono due solisti che lavorano l'uno attorno all'altro e la sezione ritmica che lascia molto spazio e dà il giusto supporto”.
Ecco la strana sensazione che deriva dall’ascolto… il bilanciamento tra la necessità dell’assoluta libertà esecutiva - basata sull’improvvisazione iniziale - e la compattezza di una band solida che nulla lascia al caso. Siamo al cospetto di due enormi solisti che ci ricordano, allo scoccare della prima nota di sax e al primo tocco di violino, chi loro siano, chi siano stati e quale sia l'eredità lasciata alle generazioni a venire.
La base potente che li accompagna - la sezione ritmica - è quella della David Cross Band, ovvero il bassista Mick Paul e il drummer Craig Blundell, preparati e collaudati, capaci di regalare ai due David la possibilità di spaziare a piacimento.
Ci sono attimi da brivido, come nella toccante “Breaking Bad”, supportata da un ritmo vorticoso e coinvolgente, o nella più intimistica “Mr. Morose”, dove il mood cupo avvolge e coinvolge guidando gli stati d’animo e promuovendo immagini e sentimenti contrastanti.
Ecco… ogni singolo brano appare capace di condizionare lo stato d’animo, una azione che forse solo il connubio tra violino e sax è in grado di promuovere con tale efficacia.
I due David mi appaiono mostruosi in questa nuova avventura artistica che, tenuto conto dei tempi, mi sembra sostenuta adeguatamente dal punto di vista promozionale, il che dimostra che i signori fanno sul serio! E poi il “Duo” può funzionare in tanti modi differenti, Cross e Jackson non hanno bisogno di molto per dare sfogo alla loro arte… qualche metro di palco e i loro strumenti, ciò è quanto basta per unire cuori e cervelli di chi ama pensare che il tanto tempo che è ormai alle spalle non sia passato invano.


L’INTERVISTA


L'incontro tra te e David Cross risale a molti anni fa: perché è nato solo ora un progetto comune?

Il "progetto" è nato poco dopo il nostro primo incontro nel 2010. Eravamo entrambi ospiti al Club il Giardino nel contesto del Verona Prog Festival. Dovevo suonare con i N.y.X., ma per qualche motivo dovettero rinunciare. Anche l'altro ospite di N.y.X, Trey Gunn (ex King Crimson,) non riuscì ad essere presente e quindi entrarono in gioco gli Arti & Mestieri, con cui collaborava l’ex King Crimson David Cross. Io e Cross, provenienti dalla stessa terra, ci siamo incontrati al desk della Ryanair e siamo diventati amici molto rapidamente. C'era un “buco” nello spettacolo di quella sera, così decidemmo di improvvisare, diventando così... una coppia spontanea. Il tutto è stato molto divertente e anche estremamente soddisfacente, soprattutto per l’evidente gradimento del pubblico.
Dopo poco ci siamo ritrovati a Londra e abbiamo iniziato a lavorare registrando improvvisazioni e cercando di scrivere nuova musica insieme. Quando ci siamo rivisti, nel novembre dello stesso anno alla Prog Exhibition di Roma - e tu eri presente! - avevamo nel cassetto già diversi pezzi importanti e  improvvisazioni stupefacenti.
Tuttavia David Cross era anche nel bel mezzo della realizzazione di "Sign of the Crow", un grande album rilasciato con la sua band, oltre ad essere preso da diversi altri progetti. Era estremamente impegnato, così come lo ero io, quindi abbiamo deciso di prenderci il nostro tempo e lasciare che i nostri scritti e la creatività prendessero il loro tempo per maturare.

"King Crimson Meets Van der Graaf Generator" appare come un richiamo molto forte per tutti gli appassionati di musica progressiva: quali sono le caratteristiche principali di "Another Day"?

Penso che la caratteristica principale sia quella che l'album non suona come nessun altro! C'è un grande ensemble su cui risalta un modo di suonare individuale e la presenza di grandi melodie. Penso che sia un nuovo tipo di sound-set che nessuno ha mai visto prima e un nuovo modello di creatività collaborativa. Quando suoniamo da soli e liberamente, ci sono due solisti che lavorano l'uno attorno all'altro e la sezione ritmica che lascia molto spazio e dà il giusto supporto. Da aggiungere che il violino può fare doppi stop, il che significa armonia costruttiva; i due Sax suonati all’unisono (Double Horns) danno lo stesso risultato. Entrambi i “solisti” possono quindi suonare potenti e duri riff. Sia io che Cross siamo tastieristi, scrittori e arrangiatori, quindi ci sono alcuni brani divertenti e corali. Abbiamo poi deciso di chiudere il cerchio inserendo una sezione ritmica straordinaria che ha lavorato insieme per diversi anni.

Qual è il tema di fondo dell'album? Riesci a considerarlo concettuale nonostante sia un lavoro strumentale?

Durante il nostro primo incontro del 2010 al Club il Giardino abbiamo scherzato sui personaggi di “Vladimir ed Estragon” protagonisti del dramma “Aspettando Godot”, di Samuel Beckett. Ci sono voluti otto anni per finire l’album perché, come ti dicevo, eravamo molto impegnati in molteplici progetti. Ciononostante abbiamo continuato a tornare verso questo tema disincantato dei vecchi uomini e probabilmente abbiamo inserito riferimenti religiosi, filosofici, classici, biografici e persino legati alla guerra, tutte cose che emergono nella scelta del materiale, nei titoli dei brani e persino negli arrangiamenti. Un esempio potrebbe essere l'inclusione del Big Ben da The Houses of Parliament in "Millennium Toll". Altri potrebbero essere "Going Nowhere" e "Mr. Morose”. Lo considererei quindi un concept album e non solo una raccolta di brani musicali.
Ulteriori indizi si possono trovare nella brillante copertina dell'album di Michael Inns. Prossimamente Cross e io riveleremo un'altra sorpresa e una dimensione pubblica di "Another Day", ma per il momento è un segreto. Ma renderà l'idea di concept molto più chiara.

Quanto è importante la tecnologia in un album come "Another Day"?

STRUMENTAZIONE: David Cross ha una meravigliosa serie di pedali FX e Loopers di cui ha il dominio totale e che hanno fatto parte del suo set up per molti anni. E’ materiale progettato per  chitarristi ma si adatta perfettamente al suo violino elettrico. In questo modo ha creato una vasta serie di toni e colori che si abbinano alla sua gamma di espressioni basate sulla flessibilità. Anche io ho molte unità FX e Loopers, ma su questo album e in questa particolare situazione ho sentito che era giusto suonare usando tutti i suoni naturali, unendo solo grandi riverberi ed echi occasionali. Nel disco suono fischietti, flauti, sax (sopranino, soprano, sassofono e tenore), e uso ottimi microfoni per ottenere un'espressione molto più ampia dalle mie trombe.

REGISTRAZIONE: la tecnica di registrazione ha sempre modellato il processo creativo in studio. Per fortuna sono passati i giorni delle macchine a nastro e della strana alchimia legata al “suono su suono”! Sia io che Cross usiamo al momento  Logic X, sebbene avessimo avviato il processo di questo album su Logic 9. La potenza di questo sistema è legata alla facile registrazione, di alto livello, e da potenti tecniche di editing. Aggiungiamo a tutto ciò l'accesso immediato a grandi FX, e meravigliosi strumenti armonici e sezioni ritmiche attraverso il MIDI. Quando abbiamo iniziato, siamo stati in grado da subito di improvvisare e sperimentare: scrivere, organizzare e spedire idee avanti e indietro via Internet, così da poter lavorare insieme e separatamente.
Quando improvvisavamo con la band, registrare con una separazione totale permetteva a Cross e a me di modificare brani come "Trane to Kiev", "Breaking Bad", "Mr. Morose” e “Time Gentlemen, Please”, fornendo alla tracce nuove forme eccitanti.

PRODUZIONE: L'altro ruolo vitale che la tecnologia ora gioca è nel mixaggio e nella produzione. Siamo stati fortunati nella realizzazione di "Another Day" anche per la presenza di mio figlio Jake, ovviamente felice di lavorare con noi. Ha vinto due premi (Breakthrough Engineer 2010 e miglior Live Recording 2012) e si adopera in tutte le aree della musica registrata. Lavorare in due studi diversi ci ha causato problemi nel creare suoni di batteria coerenti. Mick Paul e Jake sono arrivati ​​alla fine per una grande e risolutiva giornata agli Air Studios! Jake lavora molto per Nick Cave, il che significa anche suonare con il violinista Warren Ellis. Naturalmente anche il sax e i flauti sono stati prodotti magnificamente. Il master del processo finale ottenuto da Jake e il misterioso mondo dei plug-in ha fatto sì che la tecnologia ci abbia aiutato a produrre il miglior suono che avessimo mai registrato finora!

MASTERING: Jake ha scelto Jon Webber per completare il suono masterizzato in "Another Day". Questa modalità ci ha portato verso piccoli viaggi a ritroso per rimuovere i dettagli sonori errati che nessuno aveva notato prima, ma il risultato finale è meraviglioso.

Cosa puoi dire degli altri due elementi che compongono la squadra, Mick Paul e Craig Blundell?

La nostra sezione ritmica, Mick Paul e Craig Blundell, proviene dalla David Cross Band. Lavorano insieme da molti anni e hanno una comprensione reciproca unica e grande. Sono una squadra meravigliosa pronta a imparare e registrare rapidamente arrangiamenti complessi - o improvvisare senza una parola! Mick Paul è famoso per la sua potenza e delicatezza del basso a 6 corde Fretless e per la sua sensibilità armonica individuale. Craig Blundell ha la padronanza di complessi drum kit e ha un suono e un approccio caratteristico. È un batterista famoso in tutto il mondo in ambito Prog Rock, molto richiesto e considerato un top tra i drummers.
Molti dei pezzi di questo album provengono da improvvisazioni "cieche" in un piccolo studio. Il 'Blind' sta a significare che eravamo tutti in stanze diverse - essenziali per la separazione - e solo uniti da cuffie - con una traccia casuale per segnare il tempo. I soli pezzi dell'album che provengono da improvvisazioni di gruppo sono "Trane to Kiev", "Breaking Bad", "Mr. Morose” e “Time Gentlemen, Please”. Un credito equo va a Mick e Craig nell'identità di queste tracce!

È possibile definire la tua musica per alcuni giovani che difficilmente conoscono il prog degli anni '70?

Probabilmente no! Ecco perché abbiamo bisogno di giornalisti e analisti musicali.
Il disco è ben eseguito e ha un suono eccezionale, e fa riferimento alla musica che ci ha preceduto e ci ha influenzato tutti, ma realizza un suono - e forse una nuova voce - tutto suo. Può essere feroce e può essere sublime; può essere edificante e può essere inquietante. Riflette il tempo in cui ci troviamo ora, proprio come il Prog degli anni '70 rifletteva quel tempo e quel sentimento.

Avete pianificato un tour per promuovere l’album? Verrete in Italia?

David Cross e io ci godiamo la libertà e la spontaneità di suonare come un Duo e abbiamo già suonato così in UK, Olanda e Italia. Questo è quanto è stato pensato per "Another Day". Dal vivo usiamo copiose quantità di tecnologia, sia in FX che in Loop, e creiamo versioni di diverse tracce dell'album. Includiamo anche alcuni brani dei “nostri” King Crimson e Van der Graaf Generator. Ci piace coinvolgere il pubblico!
Quindi siamo pronti e disposti a promuovere l'album comunque e ovunque ci sia un pubblico. Potremmo anche creare una band per riprodurre l'album così com'è, ma richiede molto investimento a tutto tondo, ma non vogliamo escludere questa idea!
O come Cross e Jackson Duo, o Cross & Jackson Band, ovviamente vogliamo venire a suonare l'Italia! Per favore aiutaci a trovare la strada!



Track list:

1. PREDATOR
2. BUSHIDO
3. LAST RIDE
4. GOING NOWHERE
5. TRANE TO KIEV
6. MILLENNIUM TOLL
7. ARRIVAL
8. COME AGAIN
9. BREAKING BAD
10. MR. MOROSE
11. ANTHEM FOR ANOTHER DAY
12. TIME GENTLEMEN, PLEASE

INFO:
David Cross & David Jackson Official website: www.crossandjackson.com
David Cross:
Twitter: @DavidCrossMusic

David Jackson:
Official website: http://www.jaxontonewall.com
Twitter: @jaxontonewall
Per acquistare "Another Day" di David Cross e David Jackson:
Acquisto CD e ulteriori informazioni: www.crossmusic.co.uk