lunedì 3 marzo 2008

Sanremo, ultimo atto


Alla fine ho ceduto.
Per la pace familiare ho visto la serata finale del Festival di Sanremo.
Avevo passato tutta le sere della settimana immerso nelle mie cose, evitando accuratamente l’evento, pur senza snobbarlo.
Dopo aver visto la prima ora della prima serata avevo deciso che era meglio scriverne nel blog, ripercorrendo il passato, piuttosto che cercare qualcosa di significativo nel presente.
Non mi piace muovermi tra luoghi comuni e preconcetti , e l’esperienza di tanti anni mi dice che c’e’ sempre qualcosa da salvare (secondo il mio feeling musicale), soltanto che e’ poca cosa rispetto alle aspettative.
E così abbiamo passato tutti insieme una serata davanti alla TV .
Intendiamoci, i miei figli e mia moglie hanno solo sfruttato l’occasione per " strapparmi " dal mio PC , e riconosco le loro ragioni .
Pero’ mi è stato chiesto uno sforzo supplementare, e cioè quello di non criticare quelle canzoni’ .....“ a te non piace mai niente!”.
Ho provato con calma a rispiegare quando e come io possa apprezzare una canzone, chiunque la esegua.
Se sentendo una canzone mi viene la voglia di ascoltarla una seconda volta, allora ha colpito nel segno (nel mio segno).
Non mi importa se un brano presentato sia oggettivamente pregevole, se abbia un grande testo, o una melodia indovinata…..mica sono un critico musicale!
Io devo solo avvertire la voglia di riascoltare il brano.
Ho "osservato"quasi tutti i 20Campioni” di ieri .
Ho tralasciato qualcosa per vedere il servizio sulla partita tra Milan e Lazio, ma il grosso non me lo sono perso.
Seguendo la logica secondo cui il termine “Campioni “ identifica artisti gia’ conosciuti, mi sono chiesto :"..ma chi sono questa specie di “Jalisse” che hanno vinto?"
"Chi e’ quel rapper che ha cantato “Piove , Governo ladro”?
"Chi è quella tale “L’aura?”.
Mea culpa, non seguo abbastanza le vicende italiane!
Imbarazzante per me, ascoltare qualcuno che si immedesima in un “capo del personale” di una qualsiasi azienda e licenzia 35 persone:dal mio punto di vista ,assolutamente fuori luogo.
Insomma, se dovessi dare seguito al mio concetto appena espresso, le uniche canzoni che vorrei risentire sono :
-Il brano rock ( che non conosco) presentato da Verdone/Gerini
-Il Barbiere di Siviglia, da parte di Elio e le Storie Tese.
Cercando invece di essere un po’ piu’ “decentemente” critico, mi sembrano significative almeno quattro delle canzoni di ieri.
Parlo della canzone di Minghi, che riesce sempre toccare il mio lato romantico.
Parlo della canzone di Max Gazze’, davvero originale e, secondo me, complicatissima da eseguire.
Parlo della canzone del “maestro “ Cammariere che, anche musicalmente , e’ una spanna sopra al "resto del mondo", almeno quello di Sanremo.
Il comune denominatore di questi brani e’ stato “l’amore “, un tema supersfruttato ,che pare non subisca cali in borsa.
Ho lasciato per ultimo il brano di Tricarico (anche questo non lo avevo mai sentito).
Il personaggio non mi piace.
Non so se fa parte del ruolo che si è costruito, o se è davvero così, ma quando uno vuole apparire fuori dal sistema, vuole fare l’alternativo, il diverso, sul palco e dietro al palco( ho rivisto su youtube un’intervista in cui spiazzava chi gli stava ponendo le domande)….bhe ,non condivido.
Lo hanno obbligato a forza a salire sul palco?
Ho apprezzato invece la sua canzone.La musica e l’arrangiamento hanno regalato al testo la gravita’ necessaria al dramma proposto.
Mi ha toccato perche’ è qualcosa che sento profondamente, anche se penso che certi concetti “spirituali” appartengano piu’ a chi ha percorso molto cammino e siano un po’ precoci per un giovane come mi pare sia Tricarico.
Ovviamente non si può generalizzare e gli eventi che ci accompagnano sin dalla nascita , fanno si che noi siamo “pezzi unici”, nonostante tutti gli” inquadramenti” che la vita ci regala.
Ma cosa dice di cosi’ profondo questa canzone?
La tranquilla è quello a cui tutti dovrebbero tendere, da un certo punto della vita in poi.
La tranquillita' , nella mia visione, è la ricompensa degli sforzi fatti,il premio vero a cui aspirare a un certo punto del percorso.
La fatica e l’impegno profusi nel raggiungimento dei nostri obiettivi, sono un insegnamento,un indice di maturita’, una necessita’.
Ma possono logorare se sono “per sempre”…..a tutto c’e’ un limite.
La vita pericolosa di cui parla l’autore e’ spesso dettata dall'imponderabile e non esclusivamente da scelte personali.
E quando si arriva a qualcosa che sembrava irraggiungibile la si mette da parte e si riavvia il motore, alla ricerca un altro obiettivo all’apparenza impossibile,e questo circolo vizioso non porta mai alla soddisfazione assoluta.
Anche l’amore di una persona con cui si pensa di divedere una parte o tutta la vita, a volte non basta, ma è fonte di ulteriori delusioni.
C’e’ bisogno di serenità , di tranquillità, di piccole soddisfazioni, di libertà,di sincerità di trasparenza.
Concetti impossibili e forse giustamente inadatti a persone molto giovani, che per definizione sono "treni impegnati in una corsa", contemporaneamente ,verso mille direzioni.
Sicuramente , dopo tanta vita spericolata , arriveranno alle conclusioni di Tricarico.

E ascoltiamolo adesso (aiutati dal testo), dopo un po' di battute dei conduttori.





VITA TRANQUILA
Ho sempre pensato Quando avrò questo sarò saziato
Ma poi avevo questo…ed era lo stesso
Ho sempre pensato Troverò il mare e sarò bagnato
Il mare ho trovato… ma nulla è cambiato… nulla Che cos'è… che io aspetto…
Io… voglio una vita tranquilla Perché è da quando sono nato Che sono spericolato
Io… voglio una vita serena Perché è da quando sono nato…
che è Disperata… spericolata…
Però libera… verd'è sconfinata Io dovrei… non dovrei
Ho sempre pensato Quando avrò il cielo sarò stellato
Divenni una stella… ma ero lo stesso Sempre lo stesso
Ho sempre pensato Troverò lei e sarò rinato Lei ho trovato… qualcosa è cambiato
Qualcosa è cambiato L'ultima illusione non è svanita Io libero per sempre
Io… voglio una vita tranquilla Perché è da quando son nato che sono spericolato
Io… voglio una vita serena Perché è da quando son nato… che è Disperata… spericolata…
Però libera… verd'è sconfinata Io dovrei… non dovrei Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando son nato che sono spericolato Io… voglio una vita tranquilla
Perché è da quando son nato… che è Disperata… spericolata…
Però libera… verd'è sconfinata Io dovrei… no non dovrei...

2 commenti:

Investigatore ha detto...

Sempre si salva qualcosa... e Tricarico certamente non ha deluso le attese (il mio pezzo preferito è certamente Drago, ma anche la canzone portata a sanremo non è certamente male). Anche quello che tu hai definito "rapper che ha cantato “Piove , Governo ladro” non mi è dispiaciuto (anche se devo ammettere che Rivoluzione è ben lontana dalla bellezza di "Quelli che ben pensano", che se non conosci ti consiglio di ascoltare poichè a mio avviso è una delle migliori canzoni italiane degli ultimi anni).

e poi? e poi chi si salva? Cammariere? no! lui no! da lui ci si poteva aspettare di più! un testo di quella banalità rende orribile una musica decisamente accattivante ed impreziosita dal quel genietto di Fabrizio Bosso.
e poi? e poi chi si salva? Tiromancino? ma che... la canzone è veramente brutta!
Max Gazzè? Lui in parte si, ma dato che io lo adoro, sinceramente mi aspettavo di più...

Anonimo ha detto...

"Se sentendo una canzone mi viene la voglia di ascoltarla una seconda volta, allora ha colpito nel segno "...Esatto Athos,proprio così..e sentendo casualmente uno stralcio di "Un colpo di fulmine"..qualche sera prima della finale,senza sentire le altre canzoni perchè Sanremo non mi interessava ,dissi a mia moglie che il brano della Nannini avrebbe vinto il Festival della "CANZONE".. Avrebbe vinto Giò Di Tonno il grandissimo protagonista del musical "Notre Dame De Paris" e recentemente anche di "Jekyll & Hyde" che al teatro Rossetti di Trieste,mi ha sbalordito per la sua padronanza scenica ma soprattutto per la voce,uno strumento di rara bellezza frutto di anni di studio e perfezionamento..e se poi aggiungiamo che suona e compone risulta d'obbligo considerarlo un grande talento.In quanto alle meteore "Jalisse"..non so per quanto tempo ancora Giò Di Tonno e Lola Ponce continueranno a far coppia..ma è indubbio che gli interpreti di Quasimodo ed Esmeralda ne hanno fatta di strada