Sono “caduto” casualmente su The Motowns, gruppo musicale beat britannico della
seconda metà degli anni Sessanta, noto in Italia come parte della cosiddetta
Brit-it invasion. Giunse a Firenze proprio nei giorni dell'alluvione del 1966,
nella quale perse la strumentazione e l'impianto di amplificazione. Un buon
inizio!
Li ricordo molto bene!
Scoperto e lanciato al Piper Club di
Roma dal produttore Alberigo Crocetta, poi scritturato dalla RCA Italiana, il
gruppo partecipò al film “L'immensità (La ragazza del Paip's)”, con Don Backy e
Patty Pravo. Comparirono poi - direttamente o con brani inseriti nella colonna
sonora - in altri film, fra cui Soldati e capelloni (1967) e La più bellacoppia del mondo (di Camillo Mastrocinque, 1967).
La figura più rappresentativa, quella
destinata ad avere successo singolarmente, era quella di Lally Stott, cantante,
compositore e paroliere; molto attivo in Italia, vantava collaborazioni con
diversi produttori e autori, come Franco Micalizzi, per il quale scrisse il
testo della sigla del film Lo chiamavano Trinità..., e i fratelli
Capuano, insieme ai quali compose diversi brani del gruppo pop Middle of the
Road.
Nativo di Prescot, cittadina inglese
a circa 10 km da Liverpool all'epoca in Lancashire, fece parte della scena beat
del Merseyside e a metà degli anni Sessanta, come già accennato, fu tra i
protagonisti dell'invasione musicale britannica in Italia.
A fine decennio, dopo aver lasciato i
Motowns, entrò in contatto con Giacomo Tosti, produttore del gruppo scozzese
Middle of the Road, per il quale scrisse il testo dell'hit Chirpy Chirpy Cheep
Cheep composto dai fratelli Giosy e Mario Capuano, che ebbe grande successo
nelle classifiche di Regno Unito, Australia, Italia ed entrò al 92º posto nella
Billboard Hot 100.
In collaborazione con Franco
Micalizzi, inoltre, compose il testo della title track del film Lo
chiamavano Trinità... brano ripreso quarant'anni più tardi nella colonna
sonora di Django Unchained di Quentin Tarantino. Per i Middle of the
Road scrisse i testi di altri singoli di successo come, tra l'altro, Bottoms Up, Samson and Delilah, Sacramento, Tweedle Dee, Tweedle Dum, tutti nelle
Top Ten di una o più classifiche europee all'inizio degli anni Settanta.
Scrisse anche canzoni per sé stesso,
come per esempio Jakaranda, in concorso all'ottavo Festivalbar nel 1971 e
Sweet Meeny, presentata nella nona edizione della stessa rassegna l'anno
dopo, e fu anche presente nella televisione italiana come ospite di
trasmissioni musicali.
Per Engelbert Humperdinck scrisse My Summer Song, in seguito ripresa anche da Jerry Reed e i Jigsaw; un'altra
sua composizione da lui personalmente interpretata, Good Wishes, Good Kisses,
fu impiegata come sigla di testa dello sceneggiato del 1972 La donna di
picche, della quadrilogia del tenente Sheridan.
Ma forse il suo brano più conosciuto è stato...
Tornato in Inghilterra, a soli 32 anni rimase vittima di un incidente stradale tra Liverpool e Prescot: il 4 giugno 1977 la sua moto urtò un veicolo proveniente in senso opposto e, a causa delle lesioni a testa e gambe, fu ricoverato dapprima a Whiston e, successivamente, al Walton Hospital di Liverpool dove morì due giorni dopo il sinistro.