domenica 7 gennaio 2018

La nuova sede di Black Widow-L'inaugurazione del 5 gennaio: commento, foto e video


Dopo... VENTISETTE anni la Black Widow cambia sede: nessuna paura per chi arriva da fuori Genova o per chi pensava ad un connubio imprescindibile tra lo storico negozio e la location... la strada resta la stessa, Via del Campo, uno spostamento di pochi metri che permette un passaggio indolore, anche per i più tradizionalisti.
Spostarsi e allargarsi, utilizzando altre porzioni cittadine sarebbe stato semplice e rapido, ma al contempo improponibile, perchè "IL NEGOZIO" è parte integrante del centro storico, non di una via qualsiasi... proprio quella che anche dall'altra parte dell'Italia tutti conoscono attraverso le liriche di De Andrè.
Ma quello che ho segnalato come "NEGOZIO" è in realtà molto di più... centro socializzante, luogo di scambio di idee e di nascita di progetti, label discografica, collegamento col passato che, improvvisamente, diventa futuro.
Gli attori principali si chiamano Alberto, Massimo e Pino (superfluo indicare i cognomi!), e il 5 gennaio del 2018 sono stati testimoni di dimostrazioni di affetto considerevoli. L'occasione, of course, è arrivata con la data di apertura, o meglio, di trasposizione, tra i due punti di ritrovo, e quello nuovo rappresenta un notevole passo in avanti, per aumento dello spazio - elemento fondamentale quando si vuole migliorare la propria attività - e al contempo  slancio verso ciò che verrà, in un momento dove lo stato della musica non è certo il più felice possibile. Ma c'è musica e musica, e spesso è l'uomo a fare la differenza, i suoi propositi e le motivazioni conseguenti.

A seguire qualche immagine, una clip video e uno scambio di opinioni con Massimo Gasperini, così, tanto per ricordare e saperne di più!


AE-La sede storica di Black Widow, in Via del Campo, aveva il fascino della storia ma il grosso limite dello spazio limitato, se si pensa all’incremento delle vostre attività. Come si è concretizzato lo spostamento che, occorre sottolinearlo, è di pochi metri, e nella stessa via?

MG-Devo dirti che noi inseguivamo questa nuova sede da almeno 15 anni, ma con certi signori genovesi di antica memoria non è facile ragionare. Ecco perchè Genova nel suo centro storico è strapiena di negozi chiusi... questa gente preferisce, stupidamente, tenere chiuso piuttosto che dare i locali per affitti ragionevoli, è una cosa senza alcun senso logico ma è uno specchio dei disastri della nostra città. Evidentemente, dopo 4-5 gestioni assurde e fallimentari, devono aver pensato che era giunto il tempo di affidarsi a persone oneste e professionali. Certo non è stato facile lasciare la sede storica dove abbiamo vissuto per 27 anni, però dopotutto ci siamo spostati solo di un paio di metri, penso sia stato il trasloco più breve del mondo.  

AE-Esigenze organizzative, di vendita, di contatti musicali, di ascolto… cosa ha pesato di più nella vostra scelta?

MG-Tutto, sopratutto la possibilità di esporre i circa 20.000 dischi che avevamo nei magazzini, eppoi la possibilità per nostri clienti di sostare in un ambiente finalmente più spazioso e ricco di interesse, e per noi di lavorare meglio.

AE-La partecipazione nel giorno dell’inaugurazione ha dato l’idea dell’affetto che vi circonda: vi aspettavate un simile entusiasmo?

MG-Sì, ce lo aspettavamo, ne eravamo certi...ed anzi sono sicuro che se fosse stato di sabato, e senza questa terribile influenza, sarebbero venuti il doppio fra amici, fans, musicisti ed addetti ai lavori.
Ringrazio tutti i partecipanti, da Giorgio Usai, Martin Grice, Ettore Vigo, Paolo Siani, Pino “Caronte” Sinnone, Maurizio Cassinelli, Freddy Delirio dei DEATH SS, gli Spettri, Luciano Poltini, Pier Gonnella, Peso, Silvano Bottari dei Vanexa, i Blue Dawn, Fabio del Tempio delle Clessidre, Verdiano e Linda e figli dello studio MAIA, i GAS di Spezia, Marina Montobbio e consorte, gli Ancient Veil, Il Cerchio D'Oro, Tony Tears, Sandra Silver, Diego Banchero de Il Segno del Comando, Grazia Quaranta e consorte, Alfredo Bosh e compagna, Enrico della Bloodrock, i Melting Clock, Una Stagione all'Inferno, la pittrice Anna Ferrari, Piero di Editrice Zona, Riccardo Storti, Maru che ha realizzato alcune splendide copertine per noi, Ignazio che è più di un fratello e che ha costruito mobili unici per noi... tutti gli amici, collaboratori e  clienti che sono intervenuti o che ci hanno inviato messaggi ed auguri; ringrazio anche chi non c'è più ma c'è sempre stato vicino e ci segue ancora da lassù (Carlo e Bruno sempre nel mio cuore), eppoi non certo per ultimo, te caro amico Athos per tutto ciò che fai. 
ROCK ON.


AE-Dall’esterno, quindi guardano la prima vetrina che avete allestito, si ha una idea a mio giudizio chiara di quali siano i filoni musicali su cui state puntando in modo preponderante: potete evidenziare quali sono, a scanso di equivoci?

MG-Tu sai che il PROGRESSIVE è uno dei nostri punti di forza ma anche l' HARD ROCK; il DOOM,  l' HEAVY METAL, il FOLK ROCK, il DARK, il FUNK, e la PSICHEDELIA sono generi che amiamo e che trattiamo con passione ed entusiasmo.

AE-Con una nuova sede ed un anno appena iniziato, quali sono i propositi e i progetti per il 2018?

MG-Il primo proposito è di continuare e migliorare ciò che da sempre facciamo, ovvero offrire ai nostri clienti il materiale migliore possibile selezionato da noi in mezzo ad un mercato confuso e pieno di mediocrità. Nonostante ciò che dice un famoso negoziante di dischi genovese, per il quale comunque porto un grande rispetto e dove ho comprato più di 2000 dischi, a Genova ci sono ancora alcuni negozi di dischi e tutti meritano rispetto per ciò che fanno e per il loro coraggio. La Black Widow Records da 27 anni è uno di questi, siamo stati gli unici a credere sempre nel vinile anche quando ormai lo si voleva soppiantato dal CD, continueremo a produrre band famose o esordienti, se questI ci fanno vibrare il cuore, continueremo ad organizzare concerti e festival con la collaborazione dello studio MAIA, con i teatri Govi e La Claque, con L'Angelo Azzurro, con la Porto Antico e siamo pronti ad offrire la nostra passione e cultura a chiunque cercherà la nostra collaborazione in favore della musica ROCK che per noi più che una passione è uno stile di vita.