Un paio di giorni fa ho scritto con estremo entusiasmo un commento relativo alla nuova uscita discografica dei The Samurai Of Prog, Lost And Found:
Come anticipato il lavoro è costituito da un doppio CD
fatto di reperti storici rivitalizzati e completamente rinnovati, un restyiling
che, in fase di sintesi, suona come appena nato.
La seconda parte dell’opera è una lunga suite, The Demise, che molti lustri fa realizzò il
tastierista e compositore americano Ken DeLoria, dei Quill.
Da quell’idea di opera rock nasce ora una “Novella”,
non ancora pubblicata, ed è lo stesso Ken che propone la storia e l’evoluzione
di un tratto musicale nato 38 anni fa e ora riproposto dai TSOP.
Ho contattato Ken, e il racconto che segue è di quelli che mi piacciono,
storico e documentale, anche se non mancano elementi tragici e di dolore
diffuso, con la dipartita prematura di chi ha guidato gli arrangiamenti di Lost And Found, Stefan Renström, e con l’ammissione da parte di Ken che il suo stato di
salute è precario, e diventa palpabile la voglia di arrivare velocemente alla
pubblicazione della novella, il cui contenuto è svelato a seguire.
The Demise of the
Third King’s Empire
Ken DeLoria
The
Demise
fu scritto originariamente come un'opera rock musicale, un termine che era
popolare durante il periodo che ha seguito il successo di Tommy (il doppio album degli Who), alla fine degli anni sessanta. L’obiettivo
originale era la realizzazione di un'opera musicale supportata da un contenuto
lirico, molto simile a un opera, ma differente da un libro.
Subito dopo
"Tommy" molte band seguirono quell’esempio, inclusi Emerson, Lake e Pallmer
-Brain Salad Surgery - Jethro Tull - A Passion Play -, e Genesis - The Lamb Lies Down On Broadway- , e altre ancora. La maggior parte non delineò
una storia chiara e completa, ma piuttosto un suggerimento, un’idea di trama.
Altri termini usati per
definire il genere furono "Concept Album"e "Musical Suite".
The Demise era un booklet destinato ad
essere una storia sostenuta dalla musica.
E 'stato scritto ed eseguito
38 anni prima che io mi decidessi a scrivere questo libro.
Attraverso la magia di
musica e liriche, The Demise racconta
del conflitto secolare tra purezza e bontà, il male e l'oppressione, ma con
molte diramazioni.
La mia band si chiamava Quill, e come ELP è stato un raro esempio di trio
con tastiere, basso e batteria e nessuna chitarra, e in questo ambito il
tastierista era idealizzato come principale compositore.
A causa della lunghezza e della
complessità del pezzo la band non è stata in grado, all’epoca, di registrare l’album
in un vero e proprio studio, dove ci sarebbe stato tempo e modo per ottimizzare
le parti, almeno secondo le nostre conoscenze e capacità. Dovemmo quindi
scinderlo in più sezioni per poterlo condividere con il pubblico. Era un pezzo
impegnativo, e senza la “forza” (e il denaro) di una casa discografica alle
spalle ci trovammo di fronte a un muro di mattoni. Eravamo al verde e ci adattavamo
a fare lavori umili per coprire il costo degli spettacoli, che non era mai meno
di 1.000 dollari e alla fine si
avvicinava ai 5000, quando abbiamo deciso di portare on stage luci e proiezioni
visive. Inoltre era il momento in cui stava avanzando la Disco e spingeva con
forza il progressive fuori dalla programmazione comune.
Dopo molti anni sono stato
contattato da un gruppo di musicisti, i The Samurai of Prog: scrivono,
producono e suonano la loro musica, e amano arrangiare e ri-registrare quella
degli altri, come è successo con i miei Quill.
I membri dei TSOP sono
stati fan dei Quill sin dagli inizi,
quando fu rilasciato il primo album dal titolo Sursum Corda.
A quei tempi abbiamo cercato
di far passare Sursum Corda come un
concept album, e in certa misura è stato
così. Ma eravamo giovani ed è stato il nostro primo tentativo di scrivere e
registrare materiale che potesse riempire un album.
Ora, non importa come si definisce
il disco “Sursum Corda”, ma era
decisamente materiale non cantautorale e non presentava neppure una storia
chiara, con linee guida precise. A differenza di “Sursum Corda”, "The
Demise" racconta una vera e propria storia che non è assolutamente
difficile da intravedere.
Passano decenni e capita che
i The Samurai di Prog mi contattano per
chiedermi se ho qualche brano disponibile da pubblicare, qualcosa che non aveva
trovato spazio ed occasione nei gloriosi seventies.
Cerco e ricerco ma non
riesco a trovare le tre canzoni che erano presenti nel lungo "Demise".
Quelle canzoni erano state registrate in uno studio professionale, finite su
qualche nastro e giacenti a migliaia di miglia dal luogo in cui erano state
create, e l’intento di TSOP era quello di includere i 2 o 3 brani in una compilation
che avrebbe dato spazio ad altri artisti, più o meno dello stesso periodo
fertile dal punto di vista del rock progressivo, vale a dire fine dalla fine
degli anni ‘60 sino ai primi ’80.
Il tempo passa, e dopo aver
rinunciato a recuperare le tracce perse sono riuscito a trovare l'intero "Demise". Ma era stato registrato
praticamente in "stile garage": nessuna sovraincisione, del tutto in
presa diretta, nessuna levigatura, taglio, o equalizzazione delle varie tracce.
Sperando di non creare imbarazzo nella band inviai, con una certa
preoccupazione, il pezzo intero - 58:06 minuti - a Marco Bernard, a capo
del progetto TSOP.
Invece di storcere il naso, Marco
si è innamorato del lunghezza e della complessità del pezzo, e ha chiesto se
poteva ri-organizzarlo, utilizzando strumenti moderni, e poi ri-registrarlo ed
eventualmente ri-rilasciarlo.
Tutto ciò mi ha fatto ovviamente
piacere! Ho subito telefonato al mio caro amico Keith Christian, che suonava il
basso e cantava nell'album originale. Keith ha anche scritto molti dei testi più
accattivanti, e si è trovato subito d’accordo per procedere con il progetto.
Abbiamo anche fatto un
tentativo per portare il nostro ex batterista nel circuito, ma lui non è
apparso interessato, per motivi personali.
Così abbiamo deciso di pianificare
i vari passi. Volevo monitorare i progressi da lontano, assumendo il ruolo di supervisore
esperto, e Keith sarebbe andato in Svezia, per ri-registrare alcune voci e
alcune parti di chitarra basso assieme a Stefan, l'arrangiatore principale di questa
nuovo lavoro. Ma vorrei specificare che ormai il progetto era dei Samurai e noi
volevamo solo dare il nostro contributo. Volevo andare in Svezia con Keith, ma
sono nati alcuni ostacoli. Il mio stato di salute è peggiorato dopo aver
combattuto il cancro per oltre un anno, e non sono riuscito ad affrontare un
viaggio di quel genere, considerando la necessità di un supporto
infermieristico adeguato, e con costi altissimi.
All’interno del progetto il
mio compito era quello di scrivere tutti i testi - qualcosa che non era mai
stato fatto prima - seguendo la corretta tempistica, in modo che i nostri nuovi
amici avessero un planning temporale su cui operare. I membri dei TSOP sono
sparsi in luoghi diversi, in tutto il mondo, e per poter lavorare insieme vengono utilizzati e condivisi file elettronici,
anche se le migliaia di migliaia di miglia che separano i vari attori, e i
tanti fusi orari, necessitano grande attenzione per tenere fisicamente distinto
il materiale realizzato, senza commettere errori e conseguenti perdite di
tempo.
Gli outtakes del segmento di
apertura di 15 minuti, il primo prodotto tangibile che abbiamo ricevuto dai
Samurai, ci ha impressionato enormemente! Anche se non era così grintoso come
la registrazione originale dei Quill, le sfumature erano bellissime. Il
prodotto che l’arrangiatore principale Stefan Renström aveva creato richiamava
alla mente un tipo di visione musicale che avevo avuto, e che probabilmente aveva
coinvolto tutti noi attorno al 1977, quando purtroppo si è cercato di voltare
pagina troppo rapidamente. La musica era diventata più breve per richiesta
della radio e anche i nomi delle band erano più brevi.
Che fare con un nome di
cinque lettere, Quill? Sederci fuori al freddo ad aspettare nuovi cambiamenti?
Beh, nel nostro ultimo anno insieme abbiamo realizzato piccoli concerti nel New
England… perlopiù in pieno inverno!
In quei tempi precoci,
seppur molto appassionati ai dettagli, non siamo riusciti a creare certe tonalità
complesse, tessiture e "voci" musicali, utilizzando gli strumenti
relativamente semplicistici che erano allora disponibili: un organo Hammond, un
paio di Mini-Moog modificati, un ARP String Ensemble, un Baldwin elettrico
Clavicembalo, un pianoforte, ma non molto altro.
Naturalmente Keith è stato
obbligato ad usare un basso Rickenbacker, e il batterista aveva un bel kit di
Ludwig e una deliziosa serie di campanelli d'orchestra, vecchi almeno 75 anni.
Quindi sono state inserite un paio di 'voci' musicali nella registrazione, ma
niente a che vedere con la versione attuale.
Già nel 1976-1977 avevamo
provato il nostro piccolo capolavoro in un rifugio antiaereo nel sud di Santa
Barbara, in California. Ci sono voluti mesi. Il padre di Keith era un fisico
nucleare e sentì il bisogno di possedere un vero e proprio rifugio antiaereo. Eravamo
musicisti e quindi bisognosi di uno spazio per le prove, e quel luogo era
perfetto!
Anche mio padre, se fosse
rimasto in vita, avrebbe probabilmente voluto un rifugio simile. Ha lavorato
per un importante appaltatore della difesa e aveva una posizione di rilievo. I
nostri giorni erano pieni di paura, condizionati dal timore che "la
bomba" potesse essere lanciata da un momento all'altro. Per fortuna così
non è stato, e per fortuna abbiamo avuto con noi la musica che è riuscita a
dissipare le nostre preoccupazioni, con l’aiuto di abbondanti quantità di vino!
Tragedy Strikes
E veniamo alla parte molto
dolorosa di questa storia. Poco dopo la visita di Keith in Svezia, a metà 2015,
periodo in cui rimase per una settimana con Stefan, l'arrangiatore principale,
fummo colpiti dalla tragedia. Infatti, quando Keith tornò a casa, probabilmente
un mese o due dopo, Stefan é venuto a mancare, del tutto inaspettatamente e
senza che ce lo aspettassimo.
A giudicare da ciò che
abbiamo letto su facebook Stefan ha passato momenti meravigliosi con la moglie
e i figli durante i mesi estivi che hanno preceduto la sua morte.
Collettivamente, la nostra piccola famiglia si sta ancora riprendendo. Noi lo
amiamo e gli auguriamo il meglio che si possa desiderare per l'anima di
qualcun’altro.
Anche la mia storia non è
troppo felice. Mi è stato diagnosticato un cancro molti mesi fa. Ho superato le
previsioni di oltre un anno, in gran parte attraverso l'adozione del mio
protocollo di trattamento. Ho intenzione di continuare a fare proprio questo,
ma non si sa mai. Può essere che l'olio dell’Hammond fosse meno digeribile di
quello che pensavo, quando lo usavo sulla pasta o per le fritture!
Ma veniamo al libro. Anche
se ho abbozzato molti storyboard, ancor più delle note, non esiste nessuna
versione ufficiale del book, e data la mia propensione a creare spontaneamente
nuove parole, nuovi mondi, nuovi scenari, nuovi conflitti e nuove risoluzioni,
non ho mai pensato molto di scrivere un libro. Tutto ciò che doveva essere
fatto, esisteva già. Inoltre, la storia di “The
Demise” contiene la somma di ogni conoscenza, e credo che questo fosse già abbastanza.
Ma ora sono più vecchio, e
mi piace molto l'arte del rovesciare le parole sulla carta, e così mi venne in
mente di ricreare la storia in forma di book. Si tratta di un lavoro pieno di amore
e mi aiuta ad andare avanti e a convivere con i momenti piuttosto difficili
legati al mio stato fisico.
Spero sinceramente che i
lettori potranno godere della storia, e sono sicuro di parlare anche a nome
della band e di tutti i suoi sostenitori, amici e collaboratori, convinto che
la nuova versione dell'album sarà ben accolta quando verrà rilasciata,
approssimativamente nel primo o il secondo trimestre del 2016.
Se qualcuno fosse
interessato ad ascoltare la 'versione garage band' della registrazione
originale dei Quill, non esiti a contattarmi. Esistono un centinaio di copie
che posso rendere disponibili al costo del materiale e del trasporto.
Inoltre, ho masterizzato
circa 100 dischi, i primi realizzati con apparecchiature analogiche. Questi
saranno disponibili anche dopo il rilascio iniziale del pacchetto principale.
C’è solo una sottile differenza tra questa versione rispetto alla precedente.
Questo non è "Re-Mix" o qualcosa di simile, ma per quelli che hanno
sistemi a larga banda (raccomandato 22 Hz - 18 kHz), o un buon paio di cuffie,
e se ci si innamora di questa nuova versione potrebbe valere la pena un piccolo
investimento, probabilmente di $ 100. Ogni disco sarà firmato, datato,
marchiato, con un controllo della velocità e dei possibili difetti. Queste sono
le possibilità che ci fornisce l’attuale tecnologia!
Peace,
Love, and Blessings!
Ken
DeLoria
Keyboardist
and Principal Composer &
Producer
of Original Quill Material
Per ricordare la musica dei Quill propongo l’intero album Sursum Corda,
un concept album che unisce la magia delle fiabe alla tecnica e alle idee della
band, registrato con un finanziamento privato tra la fine del '76 e l'inizio
del '77.
A seguito dell’uscita del disco la band guadagnò
seguito e fama, diventando gruppo cult, ma non trovò molto sostegno da parte
del settore discografico.
Mentre lottavano per far sì che la loro musica
uscisse dalla nicchia, riuscirono a scrivere e registrare un altro concept
album epico, dal titolo The Demise of
the Third King's Empire.
Per un paio di anni proposero la loro musica - che
evidenziava una precisa natura artistica - con un buon successo di pubblico, ma
alla fine i Quill si arresero e si sciolsero.