martedì 19 aprile 2016

Ken DeLoria, i Quill e i The Samurai Of Prog


Un paio di giorni fa ho scritto con estremo entusiasmo un commento relativo alla nuova uscita discografica dei The Samurai Of Prog, Lost And Found:


Come anticipato il lavoro è costituito da un doppio CD fatto di reperti storici rivitalizzati e completamente rinnovati, un restyiling che, in fase di sintesi, suona come appena nato.
La seconda parte dell’opera è una lunga suite, The Demise, che molti lustri fa realizzò il tastierista e compositore americano Ken DeLoria, dei Quill.
Da quell’idea di opera rock nasce ora una “Novella”, non ancora pubblicata, ed è lo stesso Ken che propone la storia e l’evoluzione di un tratto musicale nato 38 anni fa e ora riproposto dai TSOP.
Ho contattato Ken, e il racconto che segue è di quelli che mi piacciono, storico e documentale, anche se non mancano elementi tragici e di dolore diffuso, con la dipartita prematura di chi ha guidato gli arrangiamenti di Lost And Found, Stefan Renström, e con l’ammissione da parte di Ken che il suo stato di salute è precario, e diventa palpabile la voglia di arrivare velocemente alla pubblicazione della novella, il cui contenuto è svelato a seguire.

The Demise of the Third King’s Empire
Ken DeLoria

The Demise fu scritto originariamente come un'opera rock musicale, un termine che era popolare durante il periodo che ha seguito il successo di Tommy (il doppio album degli Who), alla fine degli anni sessanta. L’obiettivo originale era la realizzazione di un'opera musicale supportata da un contenuto lirico, molto simile a un opera, ma differente da un libro.
Subito dopo "Tommy" molte band seguirono quell’esempio, inclusi Emerson, Lake e Pallmer -Brain Salad Surgery - Jethro Tull - A Passion Play -, e Genesis - The Lamb Lies Down On Broadway- , e altre ancora. La maggior parte non delineò una storia chiara e completa, ma piuttosto un suggerimento, un’idea di trama.
Altri termini usati per definire il genere furono "Concept Album"e "Musical Suite".
The Demise era un booklet destinato ad essere una storia sostenuta dalla musica.
E 'stato scritto ed eseguito 38 anni prima che io mi decidessi a scrivere questo libro.
Attraverso la magia di musica e liriche, The Demise racconta del conflitto secolare tra purezza e bontà, il male e l'oppressione, ma con molte diramazioni.
La mia band si chiamava Quill, e come ELP è stato un raro esempio di trio con tastiere, basso e batteria e nessuna chitarra, e in questo ambito il tastierista era idealizzato come principale compositore.



A causa della lunghezza e della complessità del pezzo la band non è stata in grado, all’epoca, di registrare l’album in un vero e proprio studio, dove ci sarebbe stato tempo e modo per ottimizzare le parti, almeno secondo le nostre conoscenze e capacità. Dovemmo quindi scinderlo in più sezioni per poterlo condividere con il pubblico. Era un pezzo impegnativo, e senza la “forza” (e il denaro) di una casa discografica alle spalle ci trovammo di fronte a un muro di mattoni. Eravamo al verde e ci adattavamo a fare lavori umili per coprire il costo degli spettacoli, che non era mai meno di 1.000 dollari e alla fine si avvicinava ai 5000, quando abbiamo deciso di portare on stage luci e proiezioni visive. Inoltre era il momento in cui stava avanzando la Disco e spingeva con forza il progressive fuori dalla programmazione comune.


Stayin’ Alive

Dopo molti anni sono stato contattato da un gruppo di musicisti, i The Samurai of Prog: scrivono, producono e suonano la loro musica, e amano arrangiare e ri-registrare quella degli altri, come è successo con i miei Quill.

I membri dei TSOP sono stati  fan dei Quill sin dagli inizi, quando fu rilasciato il primo album dal titolo Sursum Corda.

A quei tempi abbiamo cercato di far passare Sursum Corda come un concept album, e in certa  misura è stato così. Ma eravamo giovani ed è stato il nostro primo tentativo di scrivere e registrare materiale che potesse riempire un album.
Ora, non importa come si definisce il disco “Sursum Corda”, ma era decisamente materiale non cantautorale e non presentava neppure una storia chiara, con linee guida precise. A differenza di “Sursum Corda”, "The Demise" racconta una vera e propria storia che non è assolutamente difficile da intravedere.


Passano decenni e capita che i The Samurai di Prog mi  contattano per chiedermi se ho qualche brano disponibile da pubblicare, qualcosa che non aveva trovato spazio ed occasione nei gloriosi seventies.
Cerco e ricerco ma non riesco a trovare le tre canzoni che erano presenti nel lungo  "Demise". Quelle canzoni erano state registrate in uno studio professionale, finite su qualche nastro e giacenti a migliaia di miglia dal luogo in cui erano state create, e l’intento di TSOP era quello di includere i 2 o 3 brani in una compilation che avrebbe dato spazio ad altri artisti, più o meno dello stesso periodo fertile dal punto di vista del rock progressivo, vale a dire fine dalla fine degli anni ‘60 sino ai primi ’80.

Il tempo passa, e dopo aver rinunciato a recuperare le tracce perse sono riuscito a trovare l'intero "Demise". Ma era stato registrato praticamente in "stile garage": nessuna sovraincisione, del tutto in presa diretta, nessuna levigatura, taglio, o equalizzazione delle varie tracce. Sperando di non creare imbarazzo nella band inviai, con una certa preoccupazione, il pezzo intero - 58:06 minuti - a Marco Bernard, a capo del progetto TSOP.
Invece di storcere il naso, Marco si è innamorato del lunghezza e della complessità del pezzo, e ha chiesto se poteva ri-organizzarlo, utilizzando strumenti moderni, e poi ri-registrarlo ed eventualmente ri-rilasciarlo.
Tutto ciò mi ha fatto ovviamente piacere! Ho subito telefonato al mio caro amico Keith Christian, che suonava il basso e cantava nell'album originale. Keith ha anche scritto molti dei testi più accattivanti, e si è trovato subito d’accordo per procedere con il progetto.



Abbiamo anche fatto un tentativo per portare il nostro ex batterista nel circuito, ma lui non è apparso interessato, per motivi personali.
Così abbiamo deciso di pianificare i vari passi. Volevo monitorare i progressi da lontano, assumendo il ruolo di supervisore esperto, e Keith sarebbe andato in Svezia, per ri-registrare alcune voci e alcune parti di chitarra basso assieme a Stefan, l'arrangiatore principale di questa nuovo lavoro. Ma vorrei specificare che ormai il progetto era dei Samurai e noi volevamo solo dare il nostro contributo. Volevo andare in Svezia con Keith, ma sono nati alcuni ostacoli. Il mio stato di salute è peggiorato dopo aver combattuto il cancro per oltre un anno, e non sono riuscito ad affrontare un viaggio di quel genere, considerando la necessità di un supporto infermieristico adeguato, e con costi altissimi.

All’interno del progetto il mio compito era quello di scrivere tutti i testi - qualcosa che non era mai stato fatto prima - seguendo la corretta tempistica, in modo che i nostri nuovi amici avessero un planning temporale su cui operare. I membri dei TSOP sono sparsi in luoghi diversi, in tutto il mondo, e per poter lavorare insieme vengono  utilizzati e condivisi file elettronici, anche se le migliaia di migliaia di miglia che separano i vari attori, e i tanti fusi orari, necessitano grande attenzione per tenere fisicamente distinto il materiale realizzato, senza commettere errori e conseguenti perdite di tempo.

Gli outtakes del segmento di apertura di 15 minuti, il primo prodotto tangibile che abbiamo ricevuto dai Samurai, ci ha impressionato enormemente! Anche se non era così grintoso come la registrazione originale dei Quill, le sfumature erano bellissime. Il prodotto che l’arrangiatore principale Stefan Renström aveva creato richiamava alla mente un tipo di visione musicale che avevo avuto, e che probabilmente aveva coinvolto tutti noi attorno al 1977, quando purtroppo si è cercato di voltare pagina troppo rapidamente. La musica era diventata più breve per richiesta della radio e anche i nomi delle band erano più brevi.
Che fare con un nome di cinque lettere, Quill? Sederci fuori al freddo ad aspettare nuovi cambiamenti? Beh, nel nostro ultimo anno insieme abbiamo realizzato piccoli concerti nel New England… perlopiù in pieno inverno!

In quei tempi precoci, seppur molto appassionati ai dettagli, non siamo riusciti a creare certe tonalità complesse, tessiture e "voci" musicali, utilizzando gli strumenti relativamente semplicistici che erano allora disponibili: un organo Hammond, un paio di Mini-Moog modificati, un ARP String Ensemble, un Baldwin elettrico Clavicembalo, un pianoforte, ma non molto altro.

Naturalmente Keith è stato obbligato ad usare un basso Rickenbacker, e il batterista aveva un bel kit di Ludwig e una deliziosa serie di campanelli d'orchestra, vecchi almeno 75 anni. Quindi sono state inserite un paio di 'voci' musicali nella registrazione, ma niente a che vedere con la versione attuale.

Già nel 1976-1977 avevamo provato il nostro piccolo capolavoro in un rifugio antiaereo nel sud di Santa Barbara, in California. Ci sono voluti mesi. Il padre di Keith era un fisico nucleare e sentì il bisogno di possedere un vero e proprio rifugio antiaereo. Eravamo musicisti e quindi bisognosi di uno spazio per le prove, e quel luogo era perfetto!

Anche mio padre, se fosse rimasto in vita, avrebbe probabilmente voluto un rifugio simile. Ha lavorato per un importante appaltatore della difesa e aveva una posizione di rilievo. I nostri giorni erano pieni di paura, condizionati dal timore che "la bomba" potesse essere lanciata da un momento all'altro. Per fortuna così non è stato, e per fortuna abbiamo avuto con noi la musica che è riuscita a dissipare le nostre preoccupazioni, con l’aiuto di abbondanti quantità di vino!

Tragedy Strikes

E veniamo alla parte molto dolorosa di questa storia. Poco dopo la visita di Keith in Svezia, a metà 2015, periodo in cui rimase per una settimana con Stefan, l'arrangiatore principale, fummo colpiti dalla tragedia. Infatti, quando Keith tornò a casa, probabilmente un mese o due dopo, Stefan é venuto a mancare, del tutto inaspettatamente e senza che ce lo aspettassimo.
A giudicare da ciò che abbiamo letto su facebook Stefan ha passato momenti meravigliosi con la moglie e i figli durante i mesi estivi che hanno preceduto la sua morte. Collettivamente, la nostra piccola famiglia si sta ancora riprendendo. Noi lo amiamo e gli auguriamo il meglio che si possa desiderare per l'anima di qualcun’altro.

Anche la mia storia non è troppo felice. Mi è stato diagnosticato un cancro molti mesi fa. Ho superato le previsioni di oltre un anno, in gran parte attraverso l'adozione del mio protocollo di trattamento. Ho intenzione di continuare a fare proprio questo, ma non si sa mai. Può essere che l'olio dell’Hammond fosse meno digeribile di quello che pensavo, quando lo usavo sulla pasta o per le fritture!

Ma veniamo al libro. Anche se ho abbozzato molti storyboard, ancor più delle note, non esiste nessuna versione ufficiale del book, e data la mia propensione a creare spontaneamente nuove parole, nuovi mondi, nuovi scenari, nuovi conflitti e nuove risoluzioni, non ho mai pensato molto di scrivere un libro. Tutto ciò che doveva essere fatto, esisteva già. Inoltre, la storia di “The Demise” contiene la somma di ogni conoscenza, e credo che questo fosse già abbastanza.

Ma ora sono più vecchio, e mi piace molto l'arte del rovesciare le parole sulla carta, e così mi venne in mente di ricreare la storia in forma di book. Si tratta di un lavoro pieno di amore e mi aiuta ad andare avanti e a convivere con i momenti piuttosto difficili legati al mio stato fisico.

Spero sinceramente che i lettori potranno godere della storia, e sono sicuro di parlare anche a nome della band e di tutti i suoi sostenitori, amici e collaboratori, convinto che la nuova versione dell'album sarà ben accolta quando verrà rilasciata, approssimativamente nel primo o il secondo trimestre del 2016.

Se qualcuno fosse interessato ad ascoltare la 'versione garage band' della registrazione originale dei Quill, non esiti a contattarmi. Esistono un centinaio di copie che posso rendere disponibili al costo del materiale e del trasporto.

Inoltre, ho masterizzato circa 100 dischi, i primi realizzati con apparecchiature analogiche. Questi saranno disponibili anche dopo il rilascio iniziale del pacchetto principale. C’è solo una sottile differenza tra questa versione rispetto alla precedente. Questo non è "Re-Mix" o qualcosa di simile, ma per quelli che hanno sistemi a larga banda (raccomandato 22 Hz - 18 kHz), o un buon paio di cuffie, e se ci si innamora di questa nuova versione potrebbe valere la pena un piccolo investimento, probabilmente di $ 100. Ogni disco sarà firmato, datato, marchiato, con un controllo della velocità e dei possibili difetti. Queste sono le possibilità che ci fornisce l’attuale tecnologia!

Peace, Love, and Blessings!
Ken DeLoria
Keyboardist and Principal Composer &
Producer of Original Quill Material


Per ricordare la musica dei Quill propongo l’intero album Sursum Corda, un concept album che unisce la magia delle fiabe alla tecnica e alle idee della band, registrato con un finanziamento privato tra la fine del '76 e l'inizio del '77.
A seguito dell’uscita del disco la band guadagnò seguito e fama, diventando gruppo cult, ma non trovò molto sostegno da parte del settore discografico.
Mentre lottavano per far sì che la loro musica uscisse dalla nicchia, riuscirono a scrivere e registrare un altro concept album epico, dal titolo The Demise of the Third King's Empire.

Per un paio di anni proposero la loro musica - che evidenziava una precisa natura artistica - con un buon successo di pubblico, ma alla fine i Quill si arresero e si sciolsero.