mercoledì 10 giugno 2015

MAT2020 di giugno... manca poco all'uscita


Manca poco all'uscita del numero di giugno di MAT2020, che come al solito presenta un ventaglio di argomenti di grande interesse musicale.
Partiamo da tre nuovi “aiuti”: Cristiano Ramognino ci descrive il mondo dei Dire Straits, mentre Giovanni De Santis ci parla del prossimo Festival di Lanuvio, ormai un appuntamento fisso del caratteristico paese laziale; chiude le news entry Niccolò Enrile, che racconta di un modo sconosciuto al… papà, quello del RAP.
Sul settore “nuovi album” si sottolinea il ritorno, dopo quarant’anni, del cantautore Stelio Gicca Palli e il disco dei Quanah Parker, una band da pubblicizzare in ogni occasione.
Largo spazio alla lettura, con la presentazione di un book dedicato agli Eagles, con annessa intervista all’autore, Sergio D’Alesio, e refresh/aggiornamento per un vecchio libro di Fabrizio Poggi, naturalmente correlato al mondo del blues.
Il racconto dei concerti è affidato a Jacopo Muneratti, che descrive lo stato di forma di Ian Anderson e amici; per Jacopo anche un secondo articolo, dove prova a realizzare la difesa di Phil Collins, spesso attaccato da un certo settore musicale.
Ci pensa poi Stefano Pietrucci a completare il panorama degli eventi live, regalandoci un reportage sul Concerto del 1° Maggio, a Roma, e sulla performance di fine Aprile della PFM, con la presenza del nuovo chitarrista.
L’angolo del fan è affidato, come spesso in passato, a Roberto Attanasio, l’esperto del mondo “GOBLIN”, che descrive il suo incontro -e il concerto al FIM 2015- con i Cherry Five.
Glauco Cartocci approfondisce un tema controverso, quello dell’improvvisazione musicale, contrapposta alla rigidità di “spartito”, mentre Riccardo Storti e Alberto Sgarlato rispolverano momenti del passato, da Claudio Pascoli ai Marillon.
Completano la serie degli spazi fissi i pezzi di Maurizio Mazzarella (metal) e Mauro Selis, che oltre al consueto angolo a sfondo psicologico ci porta, come al solito, nel prog poco conosciuto, in questo caso proveniente dal Brasile.
Franco Vassia ci guida al recupero di un capolavoro, Orfeo 9 e cito per ultimo Aldo Pancotti, meglio conosciuto come Wazza Kanazza, che realizza l’articolo che non ti aspetti, capace di coniugare storia, cuore e stretta attualità, e che ha come focus i “Fratelli in musica”.
Non so a voi, ma a noi MAT 2020 piace sempre di più!