martedì 18 ottobre 2011

La Coscienza di Zeno in concerto

Alcuni giorni fa, in questo spazio, ho raccontato qualcosa su” La Coscienza di Zeno”, band e album omonimo.

A conclusione del mio pensiero aggiungevo la voglia/necessità di ascoltare dal vivo ciò che in studio mi appariva molto riuscito:

http://athosenrile.blogspot.com/2010/10/coscienza-di-zeno-album.html

L’occasione è capitata venerdì 14, al New Bulldog Pub di Serra Riccò, Genova, luogo in cui ero stato un paio di anni fa in una fredda e nevosa serata di dicembre, quando al cospetto di un uomo che aveva suonato all’ Isola di Wight, Clive Bunker, gli spettatori non arrivavano alle 30 unità.

In questa occasione, al contrario il locale era affollato, con presenze di qualità (nel senso della’appartenenza al mondo musicale), nell’ambito del circuito genovese.

Intanto devo dire che ho avuto le conferme che cercavo.

Un concerto è un evento che sfugge sempre da una valutazione puramente tecnica e bel giudizio mi lascio sempre guidare dall’istinto, tenendo comunque conto delle difficoltà oggettive.

E qualche problema è nato, con un po’ di nervosismo iniziale da parte della CDZ, perché l’assenza di un fonico ha costretto a qualche salto mortale in fase di “preparazione dei suoni”, momento determinante per la riuscita di ogni performance.

Ma con qualche fatica il tuo ha preso il via, con un’esibizione che si è evoluta positivamente con il susseguirsi dei brani.

Qualche cover, tra New Trolls e Queen, e l’album omonimo, uscito da poco.

Buona la resa dal vivo e anche i brani “di altri” sono stati tutt’altro che di comodo, soprattutto per il vocalist del gruppo.

Ma ciò che ho preferito è il “nuovo”, cioè la trasposizione delle idee e delle esperienze nate da CDZ, band capace di realizzare una musica che pesca nel prog -probabile DNA di questi giovani- e aggiunge il tocco estremamente personale che ha forse a che fare con la cultura locale, Genova e dintorni.

Tanti i momenti di coinvolgimento del pubblico “amico”, che ha contribuito a far crescere il livello della serata, tra virtuosismi tecnici e melodie dei nostri posti.

Avrei ascoltato volentieri anche “The Ladder” , loro rifacimento di un brano degli YES che riescono a “clonare” perfettamente ma… ci saranno altre occasioni.

Un bel concerto, una buona musica, un posto gradevole.