lunedì 9 aprile 2012

Serata per Gianni


Da molti mesi Sandro Signorile, aveva espresso il desiderio di riproporre una serata a carattere musicale, una sorta seconda edizione, nel ricordo di un amico, un musicista, scomparso prematuramente, Gianni Senes. Era anche l’occasione per parlare dell’ASSFAD, associazione savonese per lo studio e la cura delle malattie del fegato e dell'apparato digerente, e spingere nella direzione della solidarietà.
Il tutto si è materializzato il 28 agosto, in Piazza della Concordia, ad Albissola Marina Qualche parola su Gianni, estrapolata dal sito dei Mistral, gruppo in cui Senes militò a lungo.

Alla voce “Curriculum breve”troviamo le seguenti annotazioni:
Comincia a suonare la chitarra, autodidatta, da ragazzo, poi con vari Maestri. Frequenta anche diverse masterclass con insegnanti di fama internazionale. Quando scopre la musica celtica, inizia a studiare il violino e a collaborare con Roberto Storace. Rimane nei MISTRAL dal '96 fino alla fine del ’97, poi entra in altre formazioni . Dopo varie esperienze, ritorna nel gruppo nel 2002, portando con sé Marina Giribaldi. E’ autore di alcune composizioni del gruppo. Oltre ad esibirsi come violinista e chitarrista, si dedica all’ insegnamento della chitarra classica, in vari corsi”.
Quando penso alla vita che verrà, mi piace idealizzare una situazione di continuo benessere, dove è possibile realizzare ciò che poteva sembrare solo un sogno inarrivabile. E’ per questo motivo che riprendo il pensiero di Roberto Storace, leader dei Mistral, che supera la mera, asciutta informazione, e nella frase finale regala il migliore auspicio possibile:

"Il 24 febbraio 2005 , dopo una lunga , durissima e coraggiosa battaglia con una grave malattia, Gianni ci ha lasciato, increduli e sgomenti. Ma quando suoniamo un reel o una jig , Gianni scende in mezzo a noi per regalarci il suo entusiasmo e quelle sue indimenticabili risate : Ciao amico mio , ora puoi finalmente suonare e divertirti con i Grandi !"

Barbara Rossetti ha aperto la serata, giustificandola e raccontandone le motivazioni. Estrapolo parte del suo discorso.

“… questa serata nasce per ricordare Gianni Senes, un musicista, un violinista, un amico che non c'è più. Gianni Senes era un amico molto amato, dalla famiglia (che è qui presente) e dai musicisti che hanno suonato con lui e che si sono riuniti in piazza della Concordia questa sera, senza compenso, per rendergli omaggio suonando, come a lui sicuramente sarebbe piaciuto. Questa session for Gianni è una seconda edizione: una prima serata è stata realizzata nell'estate 2008, con successo, è quindi la riproponiamo quest'anno. Sarebbe importante e interessante poterne fare un Festival, in collaborazione con il Comune di Albissola, la cui eco possa richiamare un pubblico ancora più numeroso. Il modo migliore per parlare di Gianni Senes è parlare della musica che lui suonava ed amava, il folk irlandese, che in qualche modo gli somigliava. La musica irlandese, che parla al cuore e fa ballare le gambe, è fatta di uomini e storie: struggente e malinconica, alterna momenti gioiosi e di festa, racconta di amori e bevute, un po' barcollante come è la vita… … un altro buon motivo è la presenza dell'ASSFAD, associazione savonese per lo studio e la cura delle malattie del fegato e dell'apparato digerente, il cui presidente è Matteo Peirone, buon amico di Gianni Senes e cantante lirico, che si esibirà per noi, in arrivo direttamente da un teatro illustre a Bologna, e ci parlerà più diffusamente dell'assfad e delle ragioni della sua creazione… … una serata ricca, alla cui realizzazione e organizzazione hanno partecipato in molti: - il Comune di Albissola Marina, l'Associazione culturale LiberArti, Seventy S.a.S e Davide, Eddo e Antonella di Music Box per il supporto tecnico Infine e non ultimo, Sandro Signorile, cuore e mente della serata, musicista e uomo di cultura di grande generosità, senza il quale nel mondo circolerebbero molto meno affetto e musica.

Ho l’abitudine di raccontare i concerti a cui partecipo, soffermandomi sui dettagli, provando a descrivere l’atmosfera. Sono quasi sempre performance rock o affini, eventi a cui assistono persone legate dall’interesse per quel particolare gruppo o artista. Descrivere il “Concerto per Gianni” supera l’elemento tecnico, l’abilità di esecuzione, la scaletta dei brani proposti, e lo stato di forma dei musicisti sul palco. Accade a volte che si realizzi una strana alchimia e la serata diventi magica, da ricordare, e se ci si chiede il motivo si fa fatica estrema nel trovarlo . Ecco, ho percepito l’atmosfera da serata perfetta. Scenario fantastico, piazza stracolma, buona acustica, pubblico attento e a tratti concentrato su una musica a base acustica, e quindi da “trattare con cura”. La musica appunto… il fulcro della serata e di tante attività quotidiane. In questo caso folk acustico irlandese, fatto di strumenti pieni di fascino e di tradizione. Parlo del mandolino, del violino, del flauto, del bouzouki . E poi le chitarre, la tastiera… la voce! Ancora una volta ho toccato con mano quanto sia spesso applicabile il concetto che ho sentito proporre da un amico, uomo di blues, che afferma come la differenza tra lui e il pubblico, durante la performance, sia solo nella posizione, uno di fronte all’altro. E in effetti il pubblico seduto sulle sedie si mischia a quello accovacciato sui gradini della chiesa e il tutto si miscela agli artisti presenti sul palco. Solo la musica è in grado di abbattere barriere generazionali, sociali, ideali. Il ricordo di Gianni diventa l’occasione per una serata da “obiettivo comune”, e non è cosa scontata. Nei filmati a seguire si riesce a intravedere lo spirito che ha regnato. Inutile elencare gli artisti, non ho visto una gara nel tentativo di emergere, di primeggiare. Ho captato invece una notevole coesione, evidente quando la performance è diventata globale e tutti i musicisti si sono ritrovati on stage. In quel momento l’immagine che ho messo a fuoco è stata quella di gente gioiosa, soddisfatta, felice di stare su un palco con lo sguardo al presente, e il cuore e il cervello un po’ più in là, rivolti a qualcuno che forse da lassù, assieme ai Grandi, si è goduto lo spettacolo.
C’è stato spazio per la premiazione del concorso “Rassegna del Teatro Amatoriale 2009” e per l’intervento del sindaco Vincenzi, visibilmente soddisfatto per l’andamento del concerto. L’augurio è che “Serata per Gianni” diventi un appuntamento fisso, per non dimenticare, per fare riflettere, per aiutare, per guardare oltre il quotidiano, per far sorridere chi ci guarda da molto lontano. E ora qualche immagine, non certo di qualità, ma comunque un buon ricordo.

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