mercoledì 13 febbraio 2008

Beatles e Cavern

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Se avessi dovuto ricordare il mio percorso musicale , utilizzando l’elemento cronologico, il punto di partenza sarebbero stati i Beatles.
Con loro iniziai ad ascoltare la prima musica “diversa”, da loro appresi un particolare modo di vestire e di portare i capelli.
E poi la loro musica, semplice nella composizione, se paragonata a ciò che ha accompagnato la mia evoluzione , resta un marchio indelebile , e alla resa dei conti tanto semplice non e’.
Ma cosa dire dei quattro baronetti che non sia già stato detto in 1000 modi?
Come dare uno spunto diverso, accompagnato poi alla testimonianza tangibile, cioè la loro musica?
Mi sono fatto aiutare da Gino Terribile, già presente nel blog con un’intervista.
Perché proprio lui?
Gino, oltre a far parte del rinato “Cerchio d’Oro”, di cui mi occuperò all’uscita del loro disco,da una vita fa parte dei Cavern, ovvero una cover band dei Beatles.
Assieme a lui, il gemello Giuseppe, più altri musicisti che però non conosco personalmente.
I gemelli Terribile, sono cultori della musica da sempre, e le loro influenze non hanno avuto un’unica confluenza, e allora mi e’ venuto spontaneo chiedere a Gino:”Perché proprio i Beatles, e non gli Stones, ad esempio?”
Immagino che mettere su un gruppo e dotarlo di un’ etichetta permanente , abbinandola ad un artista o ad un gruppo specifico , non sia casuale, ma celi un amore particolare che meriti di essere descritto, con l’obiettivo, in questo caso, di raccontare i Beatles da un’altra angolazione.

Sentiamo il breve racconto di Gino, condito da qualche aneddoto significativo.




Cosa ci ha spinto a costituire i Cavern?
L'elemento scatenante è stata la morte di John Lennon nel dicembre 80 :i veri Beatles non sarebbero più potuti esistere.
Noi amavamo i fab four, inoltre dopo le esperienze prog, pop e hard rock volevamo fare qualcosa che all’ epoca era diverso:proporre un repertorio intero di un gruppo, (ricordiamo che le cover band ora sono all 'ordine del giorno ma nell’ 80 non ne esistevano), e nessuno come i Beatles poteva rappresentare il nostro spirito del momento,spirito che a ben vedere si è mantenuto negli anni.
Ci sono diversi aneddoti, legati alla nostra esperienza, che mi sono rimasti impressi .
Tra questi ricordo un Nico Di Palo (News Trolls) attento e curioso nel corso del sound check al Teatro Chiabrera nel 93 .
Poi nel 2001 un concerto estivo ad Alessandria: in quell’ occasione entusiasmammo il pubblico a tal punto che , nonostante la pioggia, comparsa a metà concerto, restò fino alla fine (in pochi con l ombrello, la piazza non era coperta, così come il palco su cui ci esibivamo noi).
Ancora un altro, incredibile nel'92 : suonammo a Busserio vicino a Milano .
A fine concerto si avvicino' un tipo incredibile: cappotto lungo sciarpa bianca, cappello, elegantissimo, sicuramente un personaggio con… possibilità(poi lo vedemmo allontanarsi con un'auto tipo cadillac lunga 6 metri...) .
Ci disse: “Siete fantastici, mi avete fatto rivivere i miei 20 anni, chiudendo gli occhi ascoltavo i Beatles... vi devo ringraziare con qualcosa...”
Tirò fuori un assegno e lo compilò: cifra 300.000 lire !
Consegnandolo ripeté: ”E il minimo! "(aveva già pagato il biglietto...)
Abbiamo ancora la fotocopia di quell’ assegno.

Un altro ricordo più recente è del 2005.
Dopo un concerto a Sestriere un tipo ci raggiunse sul palco chiedendoci di ricantargli solo l 'inizio di "Nowhere man "(quello a cappella a 3 voci..)dicendoci che con quella canzone aveva conosciuto sua moglie...
Lo accontentammo... ci ringraziò .
Essere riusciti a provocare l’ emozione di una persona di mezza età, a tal punto da vederla piangere , ha significato qualcosa di non facilmente spiegabile, sicuramente indimenticabile.
Tutto questo rappresenta la vera gratificazione dell'artista , il massimo a cui si può onestamente aspirare.
E dove sta quell’animo sensibile che non ha mai pianto per una canzone?
Chi dei miei occasionali lettori non ha qualche ricordo importante legato ai quattro ragazzi di Liverpool?

Grazie a Gino per averci regalato un pò di tempo.
I suoi pensieri mi hanno dato l’opportunità di ricordare le fondamenta dei miei interessi musicali.

Rivediamoci ora qualche filmato d’epoca.







1 commento:

Anonimo ha detto...

Cavern:deduco che l'ispirazione fu il famoso locale di Liverpool..o sbaglio?All'epoca chi più chi meno ..tutti si ispiravano ai quattro di Liverpool..Musica..testi....costume.ricordo le lotte con i miei genitori per evitare il barbiere...La frangetta ed il famoso cascetto furono una conquista...un segno d'appartenenza

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