sabato 16 marzo 2024

Il Club dei 27

 


Spesso si fa riferimento, soprattutto nel mondo musicale, ad un club famoso e funesto. Qualche nota in merito...


Il Club dei 27 è una lista informale composta principalmente da musicisti conosciuti, artisti, attori e altre celebrità, tutti morti all'età di 27 anni.

Sebbene la teoria di un "picco statistico" per la morte di musicisti a quell'età sia stata confutata dalla ricerca scientifica, rimane un fenomeno culturale che documenta la morte di artisti famosi, molti noti per i loro stili di vita ad alto rischio.



Fenomeno culturale 


A partire dalla prematura dipartita (27 anni) di diversi musicisti molto noti, tra il  1969 e il 1971, morire a quell'età è diventato e rimane un argomento immancabile della cultura popolare, del giornalismo delle celebrità e della tradizione dell'industria dell'intrattenimento.

Questo fenomeno noir, che divenne noto come il "Club dei 27", attribuisce un significato speciale a musicisti, artisti, attori e altre celebrità che morirono all'età di 27 anni, spesso a causa di abuso di droghe e alcol o mezzi violenti, come omicidi, suicidi o incidenti legati ai trasporti. Diverse mostre sono state dedicate all'idea, così come romanzi, film e spettacoli teatrali. 

La suggestione/convinzione ha anche dato origine a una leggenda metropolitana secondo cui le morti delle rock star sono più comuni a 27 anni, un'affermazione che è stata confutata dalla ricerca statistica.



Storia 


Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morrison morirono tutti all'età di 27 anni, tra il 1969 e il 1971. All'epoca, la coincidenza diede origine ad alcuni commenti allusivi, ma solo alla morte di Kurt Cobain, nel 1994, avvenuta alla stessa età, prese forma nella percezione pubblica l'idea di un "27 Club".

Il bluesman Robert Johnson, morto nel 1938, è stato uno dei primi musicisti  ad essere incluso in tutte le liste dei 27.

A tal proposito la teoria legata al fantomatico patto col diavolo stretto dai membri del club, deriva dal brano “Me and the Devil Blues”, di Robert Johnson, in cui sono presenti le frasi: "Hello Satan, I believe it's time to go"; "You may bury my body down by the highway side, so my old evil spirit can get a Greyhound bus and ride". E poi è nota la leggenda che descrive l'autore incontrare per la prima volta il diavolo al famoso “crocicchio”.

Secondo Charles R. Cross, il biografo di Hendrix e Cobain, la crescente importanza dei media - Internet, riviste e televisione - e la risposta data  nel corso di un'intervista dalla madre di Cobain, furono corresponsabili di tali teorie.

Ecco un estratto da una dichiarazione di Wendy Fradenburg Cobain O'Connor, comparsa sul quotidiano The Daily World di Aberdeen, a Washington: "Ora se n'è andato e si è unito a quello stupido club. Gli avevo detto di non farlo"… - riferito a Hendrix, Joplin e Morrison che morirono alla stessa età, sempre secondo Cross.

Altri autori condividono il suo punto di vista. Ma c’è chi, come Eric Segalstad, scrittore di The 27s: The Greatest Myth of Rock & Roll, presumeva che la madre di Cobain si riferisse alla morte dei suoi due zii e del suo prozio, che si erano  suicidati. Secondo Cross, gli eventi hanno portato una "serie di teorici della cospirazione a suggerire l'assurda idea che Kurt Cobain abbia intenzionalmente programmato la sua morte in modo da poter unirsi al Club 27".

Nel 2011, diciassette anni dopo la morte di Cobain, Amy Winehouse fece la stessa fine, alla stessa età, provocando ancora una volta una rinnovata ondata di attenzione dei media nei confronti del credo ormai diffuso. Tre anni prima, aveva espresso la paura di morire a quell'età.

Ma un individuo non deve necessariamente essere un musicista per qualificarsi come "membro" del 27 Club. Rolling Stone ha incluso nella lista l'attore televisivo Jonathan Brandis, che si è suicidato nel 2003. Anton Yelchin, che aveva suonato in una band punk rock ma era principalmente conosciuto come attore cinematografico, è stato descritto anch’esso come membro del club alla sua morte, nel 2016. Allo stesso modo, Jean-Michel Basquiat è entrato in classifica, nonostante la relativa brevità della sua carriera musicale e la sua importanza come pittore.


Studi scientifici


Cross prosegue: "Il numero di musicisti che sono morti a 27 anni è davvero notevole sotto ogni punto di vista. Anche se gli esseri umani muoiono regolarmente a tutte le età, c'è un picco statistico per i musicisti che muoiono a 27 anni.”

Ma tutto ciò appare come una leggenda metropolitana, confutata dalla ricerca scientifica.

Uno studio condotto da accademici universitari, pubblicato sul British Medical Journal nel dicembre 2011, ha concluso che non vi era alcun aumento del rischio di morte per i musicisti all'età di 27 anni, affermando che c'erano dati altrettanto importanti all'età di 25 e 32 anni.

La ricerca ha rilevato invece che i giovani artisti adulti hanno un tasso di mortalità più elevato rispetto alla popolazione coeva di "normal people", ipotizzando che "la fama può aumentare il rischio di morte tra i musicisti, ma questo rischio non è legato ad un’età precisa".

Un articolo del 2014 su The Conversation ha suggerito che le prove statistiche mostrano che i musicisti popolari hanno maggiori probabilità di morire all'età di 56 anni (2,2% rispetto all'1,3% a 27).


Ecco una lista esaustiva di artisti conosciuti...


Robert Johnson-Stati Uniti (8 maggio 1911/16 agosto 1938)

Rudy Lewis-Stati Uniti (23 agosto 1936/20 maggio 1964)

Brian Jones-Regno Unito (28 febbraio 1942/3 luglio 1969)

Alan Wilson-Stati Uniti (4 luglio 1943/3 settembre 1970)

Jimi Hendrix-Stati Uniti (27 novembre 1942/18 settembre 1970)

Janis Joplin-Stati Uniti (19 gennaio 1943/4 ottobre 1970)

Jim Morrison-Stati Uniti (8 dicembre 1943/3 luglio 197119

Pigpen McKernan-Stati Uniti (8 settembre 1945/8 marzo 1973)

Pete Ham-Regno Unito (27 aprile 1947/24 aprile 1975)

Gary Thain-Nuova Zelanda (15 maggio 1948/8 dicembre 1975)

Dave Michael Alexander-Stati Uniti (3 giugno 1947/10 febbraio 1975)

Michael Strunge-Danimarca (19 giugno 1958/9 marzo 1986)

Jean-Michel Basquiat-Stati Uniti (2 dicembre 1960/12 agosto 1988)

Pete de Freitas-Regno Unito (2 agosto 1961/14 giugno 1989)

Kurt Cobain-Stati Uniti (20 febbraio 1967/5 aprile 1994)

Kristen Pfaff-Stati Uniti (26 maggio 1967/16 giugno 1994)

Fat Pat-Stati Uniti (4 dicembre 1970/3 febbraio 1998)

Jeremy Michael Ward-Stati Uniti (5 maggio 1976-25 maggio 2003)

Jonathan Brandis-Stati Uniti (13 aprile 1976/12 novembre 2003)

Amy Winehouse-Regno Unito (14 settembre 1983/23 luglio 2011)

Geno Cultshit-Stati Uniti (5 maggio 1988/15 agosto 2015)

Kim Jong-Hyun-Corea del Sud (8 aprile 1990/18 dicembre 2017)

Fredo Santana-Stati Uniti (4 luglio 1990/19 gennaio 2018)

Yoo Joo-Eun-Corea del Sud (3 maggio 1995/29 agosto 2022)