giovedì 18 novembre 2021

Erewän - “How will all this end?”


Erewän - “How will all this end?”

Anesthetize Productions

Digipack CD


Erewän rilascerà a dicembre il suo primo lavoro, “How will all this end?”.

Già, cosa succederà… come andrà a finire! Il titolo dell’album fornisce già gli elementi basici del pensiero di questo artista francese (che usa la lingua di Albione) che ho appena conosciuto e di cui proverò a scrivere, partendo proprio dalla sintesi della sua vita.

Ho chiesto a Erewän gli elementi importanti della sua formazione e mi ha risposto così:

<<Un po’ di teoria musicale e sax ai tempi del college, padre amante della musica e musicista nel tempo libero... è in questo contesto che ho iniziato a suonare la chitarra come autodidatta, in particolare catturando Led Zeppelin e Pink Floyd. Successivamente, e rapidamente, il mio mondo musicale si è aperto ed è diventato molto vario, nutrendosi di tutti gli incontri che ho fatto nel mio percorso di vita. Nel tempo ho sviluppato gradualmente la mia musica e i concetti ad essa collegati, alternando concerti, cover e composizioni incise sui primi demo. Uno di questi incontri, però, ha segnato una svolta decisiva nella mia storia: la collaborazione con Alexandre Lamia darà infatti vita ad un primo album in studio dal titolo "How will all this end?" che uscirà il 10 dicembre per Anesthetize Productions”>>

Ho ascoltato l’album in anteprima e l’ho trovato fresco e godibile, musica “varia” - aggettivo che credo possa piacere all’autore - con testi importanti.

Per gli amanti delle etichette segnalo che nel comunicato ufficiale, alla voce “genere musicale” corrispondono i termini “Prog Rock/Celtic/Folk”.

Il disco può considerarsi un lavoro “concettuale” che ha come legame una severa riflessione sui tempi che stiamo vivendo, il cui paradigma è presentato nel sunto che accompagna il booklet:

“È una storia contro la violenza, la guerra, l'odio assurdo e il comportamento tra umani. Un tuffo profondo nella natura psicologica umana e in ciò che ha saputo commettere nella Storia. Situazioni orchestrali e cinematografiche presentate in una musica folk/prog/rock/celtica. Testi e musica portano il pubblico in una riflessione poetica, ponendosi su situazioni drammatiche assurde. E sempre, sullo sfondo: la bellezza della natura...”


Si parte con uno strumentale, “Rising sun on the Shore” (4:07) che inizia con suoni omomatopeici che riportano al rumore del mare che sbatte sugli scogli, un disegno della natura che regala serenità e propone, attraverso la musica, l’ottimismo che da sempre accompagna un qualsiasi inizio.

A condurre i giochi una chitarra solista che “parla e sorride” e duetta con uno strumento a fiato tradizionale, probabilmente campionato.

Segue “Childhoods” (5:06) e scopriamo la voce di Erewän - pulita e caratterizzante -, che propone la prima lirica impegnata, focalizzata sulla fanciullezza:

Quanti ragazzi… cosa diventeranno da grandi! Forse passeranno una vita discreta, magari resteranno anonimi, oppure entreranno nella storia, forse si vergogneranno del loro status o forse ne saranno orgogliosi… apriranno porte d’oro o affronteranno strade difficili, quanti troveranno la propria strada? Attendiamo e vediamo l’evoluzione delle cose!

Il ritmo si alza rispetto al brano precedente ma c’è sempre una chitarra elettrica che si propone, questa volta dell’ospite Alexandre Lamia.

Un brano di facile presa che potrebbe essere un inno, una incitazione che utilizza gli stilemi del rock per arrivare facilmente all’ascoltatore.

Il terzo episodio si intitola “Walk Away” (5:33), una sorta di ballad dall’atmosfera sonora cinematografica che volge verso atmosfere sinfoniche.

Un monito per chi usa atteggiamenti sbagliati e ferisce il prossimo, un consiglio per chi dovrebbe sapere che tutto può ritorcersi contro: “… basta con l’arroganza e l’odio oppure… vai via, allontanati e scrollati di dosso i cattivi pensieri…”.

E il viaggio continua con “Headline” (7:07), un brano meraviglioso e toccante nel suo incedere, una sorta di storia nella storia, una mini-suite che non può lasciare indifferenti.

Un quadretto a base di tristezza e solitudine, forse di bullismo, uno di quelli a cui ormai ci siamo assuefatti, quei fatti drammatici che hanno protagonisti, spesso, i nostri giovani, che cercano un sorriso, la comprensione, la socializzazione e l’affetto, non solo in famiglia, e quando tutto, ma proprio tutto, sembra giocare contro, può arrivare il cortocircuito che conduce a gesti disperati e folli. E il giorno dopo i giornali, con i loro titoli, sapranno fornire una spiegazione: “Un’altra uccisione selvaggia a scuola… come è potuto accadere? Sprizzi di sangue inutili… come può essere! Era un pazzo! È stato ucciso per mantenere la pace!”.

Con “The Banshee's Keening” (5:45) entriamo nella tradizione e nella sfera folk.

Irlanda, leggende spaventose tra goblin e folletti, mentre Banshee si aggira per la campagna, e il suo passaggio spaventa la gente.

Povera Banshee, ti aggiri per i sentieri, carica di dolore, guai a quelli che ascoltano la tua voce, non avranno più possibilità perché ti considerano messaggera della morte, in attesa di fare l’ultima chiamata. E se la vedi e la senti… la tua ultima ora è incominciata!”.

La leggenda narra appunto che le banshee non si mostrano mai agli esseri umani, con l'eccezione di coloro che sono prossimi alla morte, per cui a loro è abbinato il senso di malvagità.

Siamo, anche musicalmente, nel pieno della cultura celtica anche se a metà traccia troviamo una virata verso una sorta di riflessione sonora che risulterà sorprendente.

Brano che induce alla danza e alla comunione di intenti.

Il viaggio prosegue con “Witches of the Middle-Ages” (4:33), una storia ambientata ovviamente nel medio evo, ai tempi dell’inquisizione, che vede come protagonista una giovane carina e innocente, vittima della superstizione e della cieca isteria di massa.

Altra ballata dolce e delicata, tipica della tradizione da cui nasce il racconto, un piacevole ascolto che propone un mood davvero malinconico.

Twist of Fate” (5:24): a volte le cose accadono, è il destino che modifica i percorsi di vita; amori che nascono e poi scemano, incomprensioni, sentimenti vari che si modificano eppure… non è colpa di nessuno… a volte è solo segno del destino!

Altra canzone dal modus lento, ambient, una sorta di folk tipico dei seventies molto coinvolgente.

Evil in Us” (8:14) è il pezzo più lungo dell’album. Un’introspezione che porta ad affermare l’autore che il male è insito in noi: “Guerre, intolleranza umana, odio, genocidi… ma l’angelo e il diavolo vivono a stretto contatto e potrebbe essere che il primo, qualche volta, abbia il sopravvento: prenditi il tempo per ascoltare il tuo cuore…”.

Struggente, a tratti lancinante, racconterebbe il dramma anche senza una lirica… ma per fortuna il testo esiste!

L’album si conclude con “Highlands” (5:49), il secondo strumentale, e appare significativo che le “parole” iniziali e conclusive siano affidate alla sola musica.

Sono due i guest della situazione, il già citato Alexandre Lamia alla solista ed Eric Bouillette al violino.

Altopiani, paesaggi, cieli coperti e carichi di sole, la natura che ci è vicina con tutta la sua bellezza e benevolenza, un universo che diventa nemico solo quando viene trattato come tale.

Che sorpresa Erewän!

Delicatezza massima nell’affrontare argomenti pesanti, musiche positivamente incatalogabili, varietà e qualità, cambiamenti di stati d’animo e di situazioni sonore, padroneggiando la tecnologia disponibile.

Sarei davvero curioso di ascoltare questo artista francese in una situazione live, per capire se la magia della musica in studio si traduce in emozione da concerto.

Intanto gustiamoci questo lavoro in uscita a dicembre, credo che meriti una conoscenza ravvicinata!


Tracklist 

1. Rising sun on the Shore

2. Childhoods

3. Walk Away

4. Headline

5. The Banshee's Keening

6. Witches of the Middle-Ages

7. Twist of Fate

8. Evil in Us

9. Highlands

Tempo Totale: 51’37

 

Ospiti

Eric Bouillette: Violin on ''Highlands''

Alexandre Lamia: Guitar lead on ''Childhoods'' & ''Highlands''

 


Discografia

2021: How will all this end?

 

Links

Bandcamp: https://anesthetize.bandcamp.com/album/how-will-all-this-end?

Anesthetize: https://anesthetize.fr/produit/erewan-how-will-all-this-end?

Facebook: https://www.facebook.com/Erewanproject


Contatti

Erewän

erewanproject@yahoo.com 

Bad Dog Promotions

info@baddogpromo.com

https://anesthetize.bandcamp.com/album/how-will-all-this-end

 

Anesthetize Productions

info@anesthetize

 

Registrazione: Erewän & Alexandre Lamia

Missaggio e mastering: Alexandre Lamia

Data di uscita: 10/12/2021