San Francisco, 20 novembre 1973. Una data che per molti fan degli Who
rappresenta solo una tappa del tour americano di Quadrophenia. Ma
per un ragazzo di 19 anni, arrivato dallo Iowa con il cuore pieno di musica,
diventa il giorno in cui la realtà supera ogni sogno.
Quella sera, il batterista Keith Moon è visibilmente fuori controllo: tranquillanti, alcool, e un equilibrio precario. Dopo un’ora di concerto, crolla sul palco. Pete Townshend si rivolge al pubblico con una domanda surreale: “Qualcuno sa suonare la batteria?”
Scott Halpin
Il fan che diventò leggenda
- 19
anni, originario di Muscatine, Iowa
- Batterista
amatoriale, fan devoto degli Who
- Conosce a memoria ogni brano del gruppo
Il momento irripetibile
- Sale
sul palco, si siede al posto di Moon
- John
Entwistle lo rassicura: “Vai via regolare, al resto ci penso io.”
- Suona
gli ultimi tre brani del concerto
- Viene
fotografato, intervistato, celebrato
- Dichiarazione finale: “È stata un’esperienza fantastica. Adesso posso anche morire…”
Il giorno dopo
- Gli
Who gli promettono 1000 dollari e una giacca del tour (rubata poco dopo)
- Il San
Francisco Chronicle gli dedica una recensione entusiasta
- Halpin resta schivo sull’evento: “Ricordi confusi, vissuti in apnea.”
Scott Halpin (1953–2008)
- Musicista e compositore
- Morto a 54 anni, ha lasciato
moglie e figlio
- Pete Townshend e Roger Daltrey inviarono le condoglianze alla famiglia
La sua voce
“Non ricordo molto. È successo
tutto troppo in fretta.”
Intervista: http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=5223059

