sabato 25 maggio 2019

Beppe Gambetta e Riccardo Barbera in concerto a Savona: il commento


Sapevo che sarebbe stato un gran momento, una miscela di musica, cultura, tradizione e competenze specifiche.
Ne avevo avuto sentore pochi giorni prima, quando alla Ubik di Savona veniva presentato ciò che sarebbe andato in scena dopo pochi giorni, il 24 maggio, al Teatro Chiabrera, lo spettacolo creato da Beppe Gambetta e denominato:

“Odore di mare misto a maggiorana leggera”
Poesia e metafora del cibo nelle canzoni di Fabrizio De Andrè

Il link a seguire ci fornisce indicazioni oggettive sullo spettacolo e sui due protagonisti, oltre a Gambetta il contrabbassista Riccardo Barbera:


Ma un concerto sfugge ad ogni regola matematica e non esistono algoritmi che ne regalino un risultato certo.
Organizzazione, forse, complicata, gestita totalmente “in casa”, con Federica Calvino Prina (moglie di Gambetta) in evidenza per la gestione di qualcosa che può apparire semplice, ma semplice non è.

Beppe Gambetta torna a Savona dopo molti anni ma non è fatto casuale, esiste un legame con il luogo e con le persone, storie di musica e vita che si intrecciano e che formano un legame indissolubile. Il pubblico premia la scelta e arriva in Teatro in buon numero, fatto non certo scontato, qualunque sia la fonte propositrice.

La cornice merita - il salotto cittadino - ma non sono i muri che creano l’atmosfera…
Non è nemmeno la qualità dei protagonisti: Beppe Gambetta, maestro di chitarra acustica, Riccardo Barbera musicista straordinario in ambito jazz… ovvero la certezza della qualità!
Quello che a mio giudizio ha funzionato in maniera preponderante è… l’idea…
I presenti all’evento hanno afferrato e condiviso un’idea, un percorso logico che, se non captato in pieno, potrebbe passare per il solito utilizzo della musica di Faber…

Gambetta racconta e si racconta, lasciando ai margini la razionalità, privilegiando i sentimenti e le emozioni che possono scaturire, anche, da elementi materiali, come il cibo ad esempio. E la sua capacità di entrante in sintonia con il pubblico porta a quella che io chiamo “osmosi da concerto”, il continuo dare e avere che cresce nel corso della performance sino al crearsi di una totale empatia che determina l’assoluta bellezza e semplicità di ascolto.

Gambetta scherza, chiosa, utilizza ogni infinita accordatura di chitarra per regalare pezzi di vita - e barzellette -, e sì che lui di cose ne ha da raccontare!
Barbera partecipa alle gag, e mette in mostra delle skills spaventose, che unite a quelle del suo compagno di viaggio diventano orgoglio per l’audience, perché è indubbio che il concerto a cui abbiamo assistito è di quelli da… “Io c’ero”!

Ho goduto del massimo piacere d’ascolto, afferrando i particolari da posizione privilegiata, e felice di trovarmi pienamente coinvolto dalle storie proposte, cibo ma non solo, of course!

Propongo una trentina di minuti di musica, certo che potrà emergere lo spirito della serata.


La mia speranza è quello che Beppe Gambetta non aspetti altri 20 anni per tornare a suonare nella nostra città, fatta a volte di “musoni”, ma capace di importanti scambi di affetto, come è accaduto ieri, in una serata di fine maggio… un momento magico che ha regalato, a tutti, forti emozioni.