lunedì 22 ottobre 2018

Laura Pescatori-“Rriot Not Quiet-365 giorni di rock al femminile”


Laura Pescatori-“Rriot Not Quiet-365 giorni di rock al femminile”
CHINASKI EDIZIONI

Laura Pescatori ci regala un contenitore musicale inusuale, di difficile collocazione e incasellamento, che evidenzia la necessità di mettere in relazione - e rilievo - musica e genere femminile: Rriot Not Quiet-365 giorni di rock al femminile.
Chiunque abbia un minimo di esperienza, legata all’età e al conseguente percorso formativo, ha davanti agli occhi un mondo dove, nonostante evoluzioni e cambiamenti culturali, esiste sempre una separazione di genere, e molti spazi appaiono tuttora preclusi per la donna o, nella migliore delle ipotesi, resta palese la poca fiducia attorno a lei, e non si riescono a smontare i luoghi comuni e le leggende metropolitane.
Non ho la stessa percezione quando parlo della Musica e dei suoi protagonisti.
Non ho mai avvertito, in questo ambito, la sufficienza con cui si accettano spesso e volentieri "signore" che occupano ruoli di grande visibilità e responsabilità, dalla politica al campo manageriale.

L’autrice forza la mano, suggerisce ed evidenzia come la storia dell’arte musicale sia passata, già dagli albori del rock (la grande famiglia del rock!) attraverso la genialità femminile, che somma il talento - che tutti possono avere se baciati da Dio o dalla fortuna - a caratteristiche particolari che hanno a che fare con la sensibilità, la tenacia, la ricerca dell’empatia, la rigorosità finalizzata al raggiungimento degli obiettivi.

Il book che Laura Pescatori ha realizzato, mettendo al centro di ogni episodio "la donna", ha due possibilità di lettura e l’una non esclude l’altra, anzi, trovo che, per il mondo dei curiosi positivi, sia necessario seguire entrambe le strade. Mi spiego meglio.

Sono 365 i momenti presi in esame, i giorni dell’anno, anzi, degli anni, perché si copre uno spazio temporale molto ampio.
Scorrendo il libro nella prima modalità, quella più rapida, ci si rende conto della varietà delle artiste, e sono certo che almeno la metà rappresenterà un elemento sconosciuto per l’ascoltatore medio.
Il breve commento, a cui si accompagna un’immagine della testimone, può avere come spunto una data di nascita, un album, un concerto, una morte e così via. Sono interruttori che accendono luci.
E arriva la seconda modalità, fatta per quelli a cui non basta la scintilla ma amano la ricerca dell’elemento sconosciuto; e così si indaga sulla tal cantante, si approfondisce il suo percorso e la discografia, e si scoprono fatti e sonorità interessanti, a volti sorprendenti, e viene da chiedersi: “… ma come ho fatto a perdermela!”.
In questo modo la lettura diventa didattica e non richiede fruizione continua ma, quando si conosce a grandi linee il contenuto, si può decidere di dedicare il tempo disponibile all’applicazione, chissà, magari un punto al giorno, per un anno intero!

Chi si può trovare all’interno del libro?
Propongo alcuni nomi a me familiari, come… Janis Joplin, Nico, Aretha Franklin, Sonja Kristina, Tina Turner, Pat Benatar, Sheryl Crown… e altri - per me -  più oscuri: Allison Wolfe, Cassandra Ford, Melanie Doane, Bif Naked, Rose Kemp, Meg Frampton o Suzi Gardner.

Per ogni episodio, per gli assetati di conoscenza musicale, nasce la quasi necessità di andare a fondo, di appropriarsi di qualcosa che, come sempre succede, si è perso per strada. Fortunatamente c’è tempo per recuperare e l’autrice ci fornisce un aiuto in questo senso.

Vivendo la musica da sempre ho verificato come sia quello il luogo in cui la maggior parte delle barriere cadono, a partire da quelle anagrafiche, per cui non ho molto interesse nell’evidenziare la necessità di un femminismo musicale che serva a sottolineare certe grandezze e a riproporzionare i corretti equilibri: quando la musica mi mette i brividi - e accade spesso - l’unico motivo per cui chiedo da quale parte arrivi è quello di riappropriarmene al più presto possibile, e poco importa il genere, l’età, il paese e altri parametri che giudico di contorno rispetto all’importanza delle trame lirico-sonore.

Immagino che la compilazione della lista sia il frutto di una grande ricerca e che, per rispettare il numero “365”, sia stata fatta qualche rinuncia obbligata.

Immaginando un ipotetico “Volume 2”, vorrei dare un picco contributo a Laura Pescatori.
Tre nomi, tre motivi diversi.

1)Ho conosciuto personalmente Pamela Des Barres, attualmente scrittrice, molto più conosciuta come groupie nei seventies, una che ha “vissuto” in prima persona tutte le star dell’epoca, da Frank Zappa a Keith Moon passando per Mike Jagger e Jim Morrison.
Credo sia suo il primo caso di band completamente al femminile, le GTOs (Girl Together Outrageously): nessuna di loro sapeva realmente suonare, ma con l’aiuto di Zappa e Jeff Beck pubblicarono un album che credo sia il primo in assoluto per una band fatta solo di donne.

2)Clare Torry: la voce storica che appare in The Great Gig in the Sky (“The Dark Side Of The Moon”) pare abbia subito uno dei torti più evidenti della storia della musica, “usata” per una creazione sublime senza averne visto riconosciuta la “proprietà”, se non dopo disputa legale, dopo oltre trent’anni.

3)Esiste in Italia una band composta da quattro donne e un uomo, la band di Sophya Baccini, napoletana, leader, anche, dei Presence… vale la pena di approfondire, musicisti di grande valore.

E chissà quante cose ho dimenticato!

Una lettura decisamente piacevole e scorrevole, soprattutto  formativa, sia per i marpioni del circuito sia per neofiti.

Laura Pescatori sente l’esigenza di far opera di perequazione musicale tra i generi e inventa un format geniale, per semplicità ed efficacia, probabilmente aprendo una via da perseguire in modo ampio. Al centro sempre LEI, la nostra Musica.


Ma chi è Laura Pescatori? 

Vegana e attivista antispecista, Laura Pescatori ha all'attivo il libro "Animalando" una critica allo sfruttamento animale (umano e non umano) e conduce per Radio Onda d'Urto due trasmissioni: Navdanya dallo stampo etico e culturale e Rebel Girl, dedicata al rock femminile.
Da circa un anno collabora anche con le testate Terra Nuova e HardSounds.

21 maggio 2006
La rock singer ROBIN BECK arriva alla
posizione numero 9 della UK Singles Chart
con “First Time”, singolo della band svedese
Sunblock con la quale collaborò per il rifacimento del brano



TITOLO: riot not quiet
AUTORE: Laura Pescatori
COLLANA: Voices
FORMATO: 15X21
PAGINE: 260
ISBN: 978-88-99759-50-6
PREZZO: € 15,00