sabato 30 gennaio 2016

PELUQUERIA HERNANDEZ-"MAMBOO"


Cosa mi sono perso!? Esiste un nuovo filone musicale e non me ne sono accorto?
Il “sound desertico padano” dei PELUQUERIA HERNANDEZ pare sia qualcosa di ormai consolidato, se è vero che “MAMBOO” è il loro terzo album e il genere ha fatto proseliti.
Tutto questo lo raccolgo dalla lettura che precede l’ascolto, e mi intriga l’idea di miscelare Verona - è da lì che arriva la band - a un profumo colorato a caloroso, quello spagnolo.
Le informazioni che ricavo sono molte, e la lettura della formazione dell’ensemble e degli strumenti utilizzati rappresenta un’ulteriore spinta ad una rapida scoperta sonora: strumenti fatti per un rock tradizionale uniti ai fiati, tastiere lontane tra loro - mellotron e spinetta - accompagnate dal theremin - il più antico strumento elettronico -, sezione ritmica… variegata.

Peluqueria Hernandez nasce nel 2004 grazie a un'idea di Mauro Marchesi, autore di fumetti di fama internazionale e chitarrista mancinoprosegue nel sito di riferimento:


Apprendo che sono due gli album che precedono “Mamboo”, “Peluqueria Hernandez, del 2007 e “Amaresque”, del 2011), ma arriva il momento dell’ascolto del disco, per ora disponibile solo in formato digitale:


Quarantadue minuti di musica suddivisa su dieci tracce, è questo il freddo e doveroso dato oggettivo che nasconde un contenuto per me inaspettato.
Tutti gli aspetti “produttivi” che i musicisti, giustamente, cercano di mettere in rilievo, evidenziando l’evoluzione positiva rispetto al capitolo precedente, perdono per me significato al cospetto del messaggio, Messaggio? L’Album è praticamente strumentale, se si esclude un cantato nel brano “Solo” e qualche coro e tracce di parlato, eppure…
In “Mamboo” c’è tutta la mia vita, che è quella di chi, ahimè, ha già fatto la maggior parte del percorso, ed è un sentiero costellato da sogni, ferite sanguinanti, felicità estrema, nebbia intensa e sole splendente… come accade a tutti, non sono certo speciale.
In “Mamboo” c’è anche quel mondo musicale che non ho certo amato, ma che mi è entrato dentro, giorno dopo giorno, con un brano che puntellava ogni mia disgrazia o gioia, un Intrepido o un Diabolik, il western italiano della domenica pomeriggio al cinema meno costoso, con tutta la famiglia riunita, il bianco e nero di Maigret, con la colonna sonora infarcita di tromba, unico strumento a fiato che mi ha sempre procurato il nodo alla gola.
E poi il liscio, le balere, un mondo che si muove nelle feste di paese, mentre il bimbo ha già in testa i Beatles!
Mamboo” è il movie della mia vita, e ciò mi impedisce di commentare in maniera dettagliata il disco, privilegiando il mood, mettendo a lato gli aspetti tecnici.
Mamboo” è stato preceduto dal singolo Tinto Bruna non avrai il mio scalpo (con Giuliana Bergamaschi) e dalla deliziosa partecipazione al surreale Peluqueria Hernandez - Il film (diretto da Holden Rivarossi): http://www.joyello.net/peluqueria/ilfilm.html

Il video realizzato, che propongo a seguire, rientra appieno nei concetti appena espressi: l’ambientazione, i protagonisti, la produzione, riportano alle bobine mute da 8 mm - altamente tecnologiche un tempo - che ancora conservo e che testimoniano periodi spensierati ma non privi di crucci.
In quei giorni un vento nuovo era in arrivo, e i The Shadow, con la loro “Apache” inventavano un genere che in parte riprendono oggi i Peluqueria Hernandez.

Grandi musicisti, grandi idee! Una costruzione che implica arte, competenza, passione e divertimento, la cornice di un’immagine indelebile, dove la storia si intreccia alla musica e alle culture, non solo locali: però, quanto è duro un flashback lungo un disco!



Tracklist
1. Tinto Bruna non avrai il mio scalpo (Featuring Giuliana Bergamaschi)
2. Cassiodoro
3. Solo
4. Area Pioppa 51
5. Kung Fu Carla (Featuring Giuliana Bergamaschi)
6. Piru
7. Tangaki in Pellaloco
8. Torpedone per l'Inferno
9. One Hamburger, Please
10. Tequila (Live) Featuring Mauro Ottolini



Peluqueria Hernandez personnel:
Roberto Lanciai (sax baritono, cori)
Mauro Marchesi (chitarra solista, mellotron, tapes, cori)
Luca Pighi (percussioni, batteria, voci)
Juri Romeo (basso, sax contralto, cori)
Gigi Sabelli (batteria, percussioni, fischio, cori)
Joyello Triolo (chitarre ritmiche, theremin, spinetta, basso, voce)
Roberto Zantedeschi (tromba, flicorno, cori)

Info: