mercoledì 15 giugno 2011

Rory Gallagher


Ieri era il 14 giugno, giorno in cui 16 anni fa, ci lasciava Rory Gallagher. Ripropongo un mio vecchio post, per rendergli omaggio.

Ancora stordito dalla settimana di mandolino... descritta nel post precedente, inizio a ripercorrere qualche "vita" di artisti, che hanno utilizzato lo strumento nell'ambito rock. Rory Gallagher è un cantante chitarrista già presentato su questo blog(mi pare si trattasse di un indovinello musicale), ma mai nella veste odierna, semplicemente perché non sapevo che nella sua nobilissima carriera avesse mai utilizzato il mandolino.
Vediamo un sunto delle notizie reperite in rete.
Rory Gallagher nasce a Ballyshannon(Irlanda) il 2 marzo del 1948. Inizia a suonare la chitarra all'età di 9 anni ispirato da grandi musicisti come Muddy Waters, eWody Guthrie. Nella seconda metà degli anni 60 Rory si trasferisce a Londra. Qui da vita ai Taste, con il bassista Eric Kitteringham e il batterista Norman Damery, entrambi provenienti dagli Axels, con i quali inciderà materiale che apparirà solo successivamente in”Tatoo”. In seguito cambia la formazione con Charlie Mc Kraken al basso e Jon Wilson alla batteria. Con la sua nuova band Rory incide 3 album e due live, tra cui una formidabile esibizione al festival dell isola di Wight. I Taste, forti di un hard blues muscolare e grezzo , si avvicinano ai grandi trii del momento (Jimi Hendrix Experience,Cream). L'album “On the Boards” riesce meglio del precedente e permette di apprezzare Gallagher come chitarrista eccellente, cantante acutissimo, autore dallo stile particolare, sassofonista e armonicista.
I Taste si sciolgono nel 1971 per decisione di Gallagher, deciso ad avviare una stupenda carriera solista.

La carriera solista

Gallagher intraprende la carriera solista, formando una band con il bassista Gerry mc Avoy e il batterista Wilger Campbell, ed esordisce con un buon album omonimo nel 1971, e prosegue con l'ottimo “Deuce”.
Dopo un live nel ‘72,nel ‘73 appare “Blueprint, album di buon successo nel quale figurano anche i nuovi musicisti Lou Martin (tastiere) e Rod De’Ath batteria).
Nello stesso anno esce anche “Tattoo”, altro album di buon successo, nel quale la band si diletta a sperimentare diversi stili, con eccellenti risultati.
L'album presenta canzoni a sfondo R’n B tinto di Jazzz,funk, oltre a pezzi acustici e heavy e ad alcuni capolavori come “Tatoo'd Lady” e” A Million MIles Away”.
Segue il live “Irish Tour”, giudicato quasi unanimamente il suo capolavoro.
Le sue esibizioni dal vivo, infatti, lo fanno diventare un idolo delle masse.
Rory ha così pubblicato ben 6 album in soli 3 anni .
“Against The Grain” è un album hard rock anche se intermezzato ad alcuni splendidi pezzi acustici, mentre “Calling Card” è uno degli album più disuguali di Rory Gallagher.
In esso, infatti, arriva perfino a toccare iljazz e, grazie all'amicizia con Roger Glover, arriva a sperimentare anche un sound simile a quello dei Deep Purple, nella canzone “Monnchild”.
A questo punto lasciano la band Lou Martin e De’Ath, costringendo Gallagher a continuare con il solo batterista Ted McKenna.
Nel 1978 arriva quindi “Photo Finish”, album che spazia molti generi e che sforna ottime canzoni , tutte a carattere hard rock, pur avendo influenze di altri generi .
“Top Priority” continua il discorso hard rock .
“Jinx” è un buon album e aggiunge due nuovi elementi quali Dick Parry, sassofonista che ha contribuito anche a “The Dark Side of The Moon” dei Pink Floid, e Brinsley Schwarz alle tastiere, tuttavia il sound, a causa della nascita del nuovo rock elettrico, risulta ormai un po' obsoleto e quindi Gallagher decide di cercare di dare il meglio in scena, nel quale propone il meglio del suo repertorio anche preso dai Taste.
“Defender”, ritorno in studio dopo ben 5 anni, evidenzia un forte ritorno al blues, così come l'album seguente.
Nel 1992 appare “Bulfrogg Interlude”, ultimo album in studio che il cantante/chitarrista ha registrato durante la sua vita.

La morte
Nel 1994, la sua dipendenza dagli alcolici, lo costringe ad un trapianto di fegato, che però non ha un buon esito.
Rory Gallagher muore a Londra il 14 giugno del 1995, all'età di 47 anni.
Il giorno della sua morte tutte le televisioni irlandesi interruppero i programmi, persino la BBC.
I suoi funerali vennero trasmessi in diretta nazionale.

Going to my Hometown



Citazione del giorno:

"La felicità non è uno stato a cui arrivare, ma un modo di viaggiare" (anonimo)


1 commento:

Anonimo ha detto...

Un aneddoto..
nel 1975 i Rolling Stones lo scelsero come naturale sostituto di MIck Taylor,ma l'ingresso nel gruppo dura appena lo spazio di un mattino,dopo aver registrato alcuni demo assieme a loro.Abbandona l'idea di diventare uno Stones,senza rimpianti... Rory era un animo semplice,un "chitarrista del popolo" come amava definirsi...gli Stones erano troppo per lui.