Fabrizio Poggi arriva a Celle Ligure il 1° di febbraio per la
presentazione del suo libro “Believe-conversazioni con Fabrizio Poggi”,
scritto a quattro mani con la giornalista Serena
Simula, in un fine settimana dove le avversità - modeste, nulla di
grave! - sembravano poter minare un evento nato ad ottobre, realizzato a tempo
di record attraverso una triangolazione tra Carla Camoirano (CELLELAB2),
Angelina Megassini (moglie e
manager di Poggi) e lo scrivente, un accordo andato in porto in 16
minuti esatti, cosa non facile nell’ambito dell’organizzazione degli eventi.
Ma ciò che sembrava consolidato da mesi ha trovato un serio
ostacolo all’ultima ora, quando la location fissata è … venuta a mancare.
Inutile indagare e polemizzare, ma è buona cosa mettere in
evidenza la capacità di reazione di Carla, driver di un immediato “PIANO B”, che
ha permesso di convogliare l’incontro nel prestigioso Ente Morale Nicolò
Aicardi, aperto da poco più di un anno.
A peggiorare ulteriormente la situazione, un tempo uggioso e
piovoso, di quelli da divano e TV, che però non ha impedito una partecipazione
di pubblico importante.
Da segnalare la presenza della troupe televisiva di “Varazze
Televideo Amaliguria” che, attraverso il servizio di Pietro Spotorno
e le riprese e il montaggio di Giuseppe Bruzzone, ha registrato l’intero
meeting, poi andato in onda alle 21 del giorno successivo su CH 99 DGT e CH
5099 su impianto SKY.
Non era presente Serena Simula ma è stato gradevole porre domande
a Fabrizio in piena condivisione con Lilia Valente che, oltre a commenti
personali suscitati dal book, ha proposto alcune letture da esso estrapolate.
Il mio pensiero relativo al libro è fruibile al seguente link
e conduce al commento rilasciato alla sua uscita:
https://athosenrile.blogspot.com/2024/08/serena-simula-believe-conversazioni-con.html
Fabrizio Poggi è unico e, a mio giudizio, non sono solo le doti tecniche, seppur notevoli, che possono fare la differenza quando si decide
di proporre la propria visione di blues laddove il movimento è nato (è un
errore guardare al blues pensando esclusivamente ad un genere musicale!).
Capacità di sognare, estrema tenacia, un aiuto costante di Angelina - e un minimo di vento propizio (tra i momenti citati l'aver avuto la possibilità di collaborare con Guy Davis) - sono le caratteristiche che gli hanno permesso di diventare l’unico
bluesman italiano ad essere candidato ai Grammy Awards del blues, in
competizione con i suoi miti giovanili, i Rolling Stones… e se non sono sogni
realizzati questi!
Il pubblico ha gradito l’iter narrativo di giornata, ponendo
anche alcune interessantissime domande, ma per avere una chiara idea di quanto
accaduto presento un buon condensato video realizzato da Raffaella Bergonzi.
Alla fine della clip Fabrizio Poggi estrae l’armonica e regala
una emozionante versione di “Amazing Grace”.
E mentre ricorda a tutti ciò che riportano i sacri testi (“Chi non ama il blues ha un buco dell’anima!”), gli attenti presenti, ne sono certo, realizzano che l’uomo con l’armonica a bocca, proprio lì, davanti a loro, ha qualcosa di davvero speciale!