venerdì 25 marzo 2022

CLOUDS/1-2-3: i precursori del rock progressivo

 

Clouds è stato un gruppo rock scozzese degli anni '60 che si sciolse nell'ottobre 1971. 

La band era composta da Ian Ellis (basso e voce), Harry Hughes (batteria) e Billy Ritchie (tastiere). 


GLI INIZI

All'inizio del 1964, Ian Ellis e Harry Hughes suonavano in una band chiamata The Premiers, composta da Bill Lawrence (basso), James 'Shammy' Lafferty (chitarra ritmica), Derek Stark (chitarra solista), Harry Hughes (batteria) e Ian Ellis (voce). Fu deciso che un organo avrebbe aiutato il suono della band e così si unì Billy Ritchie.

Cyril Stapleton portò la band a Londra per registrare alcuni demo, ma non ne venne fuori nulla, e Derek Stark, Bill Lawrence e James Lafferty decisero di andarsene. Sembrava che Ritchie, unendosi alla band, avesse spinto più cambiamenti di quanto fosse stato previsto. Ian Ellis decise che avrebbe assunto il ruolo di bassista e cantante. Il gruppo decise di muoversi in una nuova direzione musicale e cambiò il loro nome da Premiers a 1-2-3.

1-2-3 

1-2-3 aveva un suono molto diverso dalla band precedente o da quasi tutte le altre band del momento. Dopo aver ottenuto poco successo in Scozia si trasferirono a Londra, dove speravano che la loro musica originale avrebbe preso il via, ma il pubblico inizialmente era confuso dalla mancanza di un chitarrista.

Alla band fu data una chance di esibirsi al Marquee Club, luogo che successivamente avrebbe dato lustro a icone prog-rock come Rick Wakeman e Keith Emerson. Il fatto che una band sconosciuta fosse stata scelta per essere protagonista al Marquee era insolito, in quanto non erano stati eseguiti i consueti spot di supporto. All'epoca erano descritti come "un gruppo unico, capace di creare un suono completamente nuovo nel mondo del pop."

Il loro set consisteva in canzoni e standard originali, ma i pezzi erano accuratamente rimodellati, diventando in sostanza nuovi. Non c'era niente di lontanamente simile in giro.

Durante il periodo in cui il gruppo si esibì al club - nel 1967 - firmarono un contratto con la società di gestione NEMS e Brian Epstein dei Beatles. L'evento fu annunciato dalla stampa nazionale, completo di fotografia e articolo di accompagnamento.



Tra il pubblico di Marquee c'era spesso la futura superstar David Bowie, a cui Ritchie presentò Jimi Hendrix.

Anche Pete Townshend, nella sua autobiografia del 2012 “Who I Am”, cita 1-2-3 come una delle band che vedeva più volentieri.

La morte di Brian Epstein, fondatore della NEMS, lasciò la band alle cure di Robert Stigwood, il suo successore. Ma Stigwood aveva appena messo sotto contratto i Bee Gees ed era impegnato totalmente nel portarli al successo. Ciò pose fine al rapporto con gli 1-2-3.

La band continuò a suonare nel circuito locale dei club londinesi e in un club di Ilford, nell'est di Londra, la band fu vista da Terry Ellis che li fece rapidamente firmare con la sua nuova agenzia rinominandoli Clouds.


CLOUDS

Originariamente conosciuta come agenzia Ellis-Wright, l'organizzazione crebbe e divenne Chrysalis. I Clouds erano saliti alla ribalta suonando in molti tour importanti, apparendo alla Royal Albert Hall e in molti dei principali luoghi di concerti del mondo, tra cui il Fillmore East di New York.

Durante questo periodo la band pubblicò un certo numero di album che furono generalmente molto ben accolti dalla critica, con vendite rispettabili.

Anche le recensioni dei concerti furono favorevoli. Una in particolare, realizzata da Billboard nel 1970 iniziava dicendo: "Questa band diventerà gigantesca!".

Ma nonostante qualche successo la Chrysalis concentrò sempre più la sua attenzione sui Jethro Tull e l’entusiasmo per gli 1-2-3 andò scemando.

Anche se la nuova conformazione del gruppo era molto interessante, diventò difficile trovare una nicchia favorevole in una scena progressive rock sovraffollata e il gruppo si sciolse nell'ottobre 1971.



Con il passare degli anni, tuttavia, fu la precedente incarnazione della band - gli 1-2-3 - che divenne oggetto di una rivalutazione critica.

Ritchie, l'organista, fu accreditato come il primo del suo genere, assumendo un ruolo da protagonista e aprendo la strada ad altri, come Keith Emerson e Rick Wakeman.

Con riconoscimenti di artisti del calibro di David Bowie, il caratteristico suono senza chitarra e guidato dalle tastiere della band è ora visto come precursore definitivo del movimento progressive rock.



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