Utilizzo una vecchia recensione di Ciao 2001, scritta da Enzo Caffarelli, per raccontare qualcosa dei Semiramis, gruppo in cui all'epoca militava un certo Michele Zarillo, diventato poi cantante di successo commerciale.
SEMIRAMIS
Dedicato a Frazz -
Trident (1973)
A dispetto dell'unica esibizione dal vivo cui mi è stato
possibile assistere, i Semiramis si presentano con un disco che dovrebbe
facilmente imporli all'attenzione del nostro pubblico.
Il quintetto, guidato dai fratelli Michele (chitarre e canto) e Maurizio
Zarrillo (tastiere) si porta dietro ancora il retaggio tipico dei gruppi
italiani, specie il difficile inserimento della voce e dei testi nelle musiche
(ma perché cantano ancora tutti come Nico Di Palo?), uniti alla fatale
immaturità degli esordi.
Ma la musica dei Semiramis è vivace e per certi versi
originale: i testi sono buoni, le carenze di ritmica e di fusione quasi
assenti, e semmai mascherate dalla ricchezza di corde e tastiere, legate e
sovrapposte con molto gusto e padronanza di mezzi. Una ricchezza espressiva,
che a parte il sint e l'Eminent facente veci del mellotron, è sottolineata dal
vibrafono, affidato al batterista Paolo
Faenza, ed alle campane, le famigerate "tubular bells" del
bassista Marcello Reddavide, e dalla
presenza di un altro ragazzo, Giampiero
Artegiani, che affiancano ora l'uno ora l'altro leader alla chitarra
acustica, alle dodici corde o al sint.
Le chitarre amplificate, tranne qualche scoria di hard rock,
non sono fuori posto nel clima generale delle composizioni e delle esecuzioni,
piuttosto eterogenee, I brani migliori: "La bottega del rigattiere",
"Uno zoo di vetro" (con un
esplicito richiamo a Mike Oldfield), e "Per una strada affollata", dai delicati intermezzi acustici
(anche i Genesis hanno insegnato parecchio).
Bello il disegno interno della copertina di Gordon Faggetter,
l'ex batterista di Patty Pravo, oggi designer di successo: Gordon la sa lunga
sulla pittura metafisica e sul surrealismo, ed il suo quadro ricorda "In the wake of Poseidon" dei King
Crimson.
Biografia
I Semiramis sono un gruppo italiano di rock progressivo,
provenienti da Roma.
Formatisi nel 1970, il gruppo arriva alla sua prima incisione
nel 1973, incisione che resterà anche l’unica della loro carriera.
La prima formazione (che ancora non aveva un nome vero e
proprio) comprendeva Maurizio Zarrillo alle tastiere, Marcello Reddavide al
basso, Memmo Pulvano alla batteria e Maurizio Macos alla voce, tutti
quindicenni. Due anni dopo il cantante abbandona il gruppo e viene sostituito
da Michele Zarillo, fratello di Maurizio, che ricopre anche il ruolo di
chitarrista.
Sceltisi il nome Semiramis, dalla famosa regina di Babilonia,
il gruppo svolge una buona attività live e nel 1973 si appresta ad incidere il
primo album. Pulvano è però costretto a lasciare il gruppo, non riuscendo più a
conciliare gli impegni musicali con quelli del suo vero lavoro (era l’unico ad
avere un posto fisso), e chiude la sua carriera di musicista.
Il suo posto viene preso da Paolo Faenza e viene aggiunto
anche un altro tastierista Giampiero Artegiani. Con questa formazione viene
dunque realizzato Dedicato a Frazz, in puro stile progressivo con influenze
mediterranee come d’altronde succede a quasi tutti i gruppi italiani.
A tratti non perfettamente curato e con la voce di Zarrillo
ancora grezza e poco incisiva, l’album è comunque considerato nel suo genere
tra i migliori prodotti dell’epoca.
L’anno dopo i Semiramis preparano il loro nuovo disco, ma
come successe a molti altri gruppi di quei tempi, l’album non uscì mai ed il
gruppo si sciolse. Gli unici a restare nell’ambiente sono Artegiani, autore di
alcuni dischi pop, e Michele Zarrillo, che diventerà cantante melodico di un
certo successo negli anni ‘80 e che vanta diverse partecipazioni al Festival di
Sanremo.
Su iniziativa di Paolo Faenza, dopo circa 44 anni dall'uscita
di Dedicato a Frazz, i Semiramis sono tornati sulla scena con una nuova
formazione che vede, oltre a Paolo Faenza, Maurizio Zarrillo e Giampiero
Artegiani, i veterani della Band, anche Ivo Mileto (basso), Rino Amato (tastiere),
Antonio Trapani (chitarra elettrica) e la voce di Vito Ardito.
Dal 2016 hanno ripreso il via per una nuova serie di concerti
in Italia e all'estero, con la possibile realizzazione di un nuovo album.
Discografia:
1973 - Dedicato a Frazz
Line up:
Maurizio Zarrillo - tastiere
Michele Zarrillo - voce, chitarra
Marcello Reddavide - basso
Paolo Faenza - batteria
Giampiero Artegiani - tastiere
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