sabato 4 aprile 2015

Nasce “SUONI DAL MONDO music academy”


Non sono certo che mentre i “docenti” della nuova “SUONI DAL MONDO music academy si esibivano tutti assieme, in una sorta di jam finale sull’onda felice di “Purple Rain”, tutto il pubblico avesse piena coscienza di chi aveva davanti. Nessuna colpa, per carità, ma per chi non segue gli accadimenti musicali può risultare ostico afferrare il reale valore delle cose.
Poco male… se così fosse ci sarà tempo per recuperare.
Il giorno è il 4 Aprile, il luogo è Quiliano -Valleggia per la precisione- comune savonese, e l’occasione dell’incontro è l’apertura di una scuola di musica con caratteristiche un po’ differenti dal solito, perché…
“… scuola che oltre allo studio della musica moderna si dedica all’insegnamento e alla divulgazione delle diverse tradizioni musicali del mondo. Un nuovo approccio alla musica che permette di scoprire diversi generi e strumenti musicali, seguito da insegnanti di fama nazionale e internazionale”.
Non sono concetti costruiti appositamente per affascinare e catturare attenzione, e per chi avesse avuto dei dubbi sull’originalità della proposta l’ascolto odierno, soprattutto le sezioni singole, dovrebbero aver chiarito completamente le idee, perché ciò che è stato messo in scena in un breve spazio temporale è un filone alternativo, la sperimentazione, la ricerca e l’incontro con altri mondi, la libertà di espressione, un diverso modo di approcciarsi allo strumento, deviando dai canoni classici. Tutto questo si traduce in cultura, ed è bene sottolineare che la musica, superata la scuola media, non è più materia di studio, se non nei corsi specifici. Antonio Marangolo, uno dei miti presenti e futuro insegnante della scuola, ha esordito col tono allegro e gioviale, contrapposto alla serietà delle sue parole, in questo caso rivolte ai meno giovani: “Pensate come sarebbero meno infelici alcune persone anziane, che magari restano da sole, che conoscendo l'approccio allo strumento potrebbero evitare di stare perennemente incollate davanti al televisore, e magari suonicchiare un’oretta al giorno una chitarra o una tastiera: la loro vita potrebbe essere molto più serena”. Musica come valore sociale, musica come miglioramento della qualità della vita.

Ma chi sono dunque questi “professori”?

Parto dal direttore della scuola, Loris Lombardo, giovane batterista/percussionista, ma con un lungo e premiante curriculum. Impossibile delineare i paletti della sua azione, perché al ruolo di musicista occorre abbinare quello di ricercatore di suoni, magari antichi, ma spesso sconosciuti, essendo parte di tradizioni lontane dalle nostre.
Oltre ad essere il collante e l’introduttore della giornata, da dimostrazione delle possibilità dell’Hang, uno strumento a percussione stupefacente, di recentissima nascita, a cui Lombardo ha dedicato lungo studio, ora raccolto in un contenitore apposito (Book e DVD).

Claudio Bellato, chitarrista, spazia dal blues al jazz passando per il pop/rock; anche lui impegnato nella sperimentazione, e nella ricerca estrema delle possibilità che lo strumento può offrire. Una garanzia.

Katia Zunino, ultima aggiunta, ma portatrice di ciò che difficilmente esiste nelle traditional school, uno strumento che incanta sempre e chiunque, l’arpa. Propone un “solo” e un’improvvisazione con Lombardo e la sorella Eliana alla voce: mini performance davvero piacevole.

Roberto Tiranti… che dire… tornando al discorso iniziale, se molti non lo conoscevano, l’affermazione: “… ha appena rilasciato il suo primo album solo…”, potrebbe essere stata fuorviante. Venticinque anni di attività alle spalle, vocalist e musicista stratosferico, ha come peculiarità la trasversalità, ovvero eccelle in qualsiasi genere si cimenti. Uno dei “Top Player” nazionali.

Luciano Susto si appresta a insegnare il basso, ma anche lui da dimostrazione di sfuggire agli stereotipi, che attribuiscono allo strumento la metà della sezione ritmica. Assistiamo al contrario ad una presentazione solistica, con un basso a sei corde che accompagna e al contempo conduce la trama e tiene il ritmo, con l’ausilio di loop station che permette di chiarire il suo progetto.

Antonio Marangolo si esibisce in duo con Riccardo Zegna; musicisti famosi, dediti soprattutto alla musica jazz, riescono ad entusiasmare nel corso della loro breve esibizione, presentando un genere non certo per tutti, ma che arriva ovunque, quando proposto con talento e cuore. Per raccontare il loro percorso non bastano certo queste poche righe, ma poterli seguire nei futuri stage è chance da non perdere.

Grande è stata la partecipazione e tanto l’entusiasmo, e la speranza è quella che la passione di chi ha creato queste possibilità -il Comune di Quiliano e gli artisti- diventi contagiosa e porti sempre più gente ad avvicinarsi alla musica -non importa quale genere, non importa se suonata bene o male-, utilizzata come veicolo per una sana crescita personale.

Auguroni alla neonata “SUONI DAL MONDO music academy”.