giovedì 21 novembre 2013

Aldo Tagliapietra-Le mie verità nascoste



Ad inizio ottobre, era il giorno 8, ho partecipato a un evento unico che ha visto come protagonista principale Aldo Tagliapietra. Ho descritto ampiamente quella serata, così come il nuovo album “L’angelo rinchiuso”, ma l’eccezionalità del momento è legata alle molte sfaccettature che mi sento di cogliere, forse solo mie personali percezioni, ma agli stimoli si reagisce in modo differente, e niente come la musica è capace di suscitare reazioni, magari diverse tra  loro, ma tutte lecite e sostenibili. Su quel palco, quella sera, c’era tutto il mondo di Aldo, i suoi risultati, la sua visione del futuro e la sua filosofia di vita: una famiglia riunita, il passato musicale, il presente ed anche uno scorcio di futuro, simboleggiato da quel nipotino che identifica, come sempre accade, la continuità, non tanto artistica in questo caso, ma di una stirpe umana solida, concreta, dove i sogni si tramutano in realtà non per magia, ma solo dopo aver versato molte lacrime, tra sudore e soddisfazioni.
Credo sia raro, forse unico, presentare in un colpo solo un album “antico”- con l’aiuto di giovani uomini - e al contempo la storia scritta della propria vita. Chiarisco l’aggettivo “antico”: il nuovo disco, si distacca dal precedente “Nella Pietra e nel vento -  uscito solo un anno fa - per un chiaro ritorno alla musica progressiva, attraverso la collaborazione con i Former Life, cioè quella che si può ormai considerare la band di Aldo.
E' tutto questo un continuo equilibrio tra ere, sintetizzato nel book “Le mie verità nascoste”.
Invidio in modo sano gli autori, non tanto Gloria Tagliapietra che è parte in causa, ma sicuramente Omero Pesenti e Gianpaolo Saccomano, per avere condiviso momenti così intimi che miscelano gli accadimenti dell’ex ORME a quelli di ogni singolo amante della musica  un po’ avanti negli anni, conscio dei fatti e del loro svolgimento.
Come sempre dico, occorrerebbe trovare il modo di affiancare per 30 ore - è questo il tempo dichiarato dagli autori impegnati nelle interviste -  ogni musicista storico, perché i documenti vanno recuperati e miscelati ai ricordi personali, ricostruendo vicende che col tempo andranno perse, se non fissate sulla carta.
Conosco abbastanza da vicino la famiglia Tagliapietra, almeno tre quarti di essa, e leggendo il libro, pagina dopo pagina, ho ritrovato l’immagine che mi ero creato, quella di un uomo, artista straordinario, capace di vivere la notorietà con estrema semplicità, parlando sottovoce, camminando in modo soffice, spinto nelle scelte importanti da una passione impressionante, quella per la musica. E’ un uomo fortunato Aldo, perché la sua vita avrebbe potuto essere diversa senza l’incontro con Lucia. Certo, la vita di provincia, anche 50 anni fa, non era l’ideale per sfondare, ma la caparbietà e qualche incontro fortunato, unitamente al fatto che a quei tempi i sogni musicali potevano anche realizzarsi, hanno portato Aldo a un resoconto il cui saldo è positivo, con o senza ORME.
La famiglia ha ruolo preminente e quando la semina è buona il raccolto non può che essere soddisfacente. Guardare dall’esterno il modo in cui “l’adulta” Gloria si prende cura di papà - professionalmente e non solo - sintetizza la capacità di un uomo e di una donna di fondare una vita su solidi principi e raccoglierne i sicuri frutti: Aldo e Lucia hanno lavorato bene!
Il ritratto che gli autori disegnano è preciso, e il mix di ricordi e avvenimenti emerge come mosaico che smarrisce le coordinate temporali e spaziali e racconta di una vita che vale la pena prendere come esempio. I viaggi, la spiritualità, gli amici vicini e lontani, la forza della gioventù, gli incontri incredibili, le performance e i grandi appuntamenti, gli album, la melodia, il sitar e l’India… tutto serve per delineare un profilo umano, e allo stesso tempo un’epoca e differenti modi di intepretarla e viverla. Ogni dettaglio - dal racconto del matrimonio, sino alle nascita dei figli, passando per l’arredamento della casa - rappresenta un pezzo del puzzle che via via si compone nel corso della lettura, e la preminenza della musica sul resto del percorso compiuto da Aldo, inaspettatamente sparisce, e i colori mischiati e diluiti assumono una nuova e sorprendente connotazione.
Certo… le ORME! Come Aldo stesso ha dichiarato, non ci sono riferimenti pesanti verso uomini con cui si è condiviso una parte importante di esistenza, creando qualcosa che rimarrà nella storia della musica, ma piuttosto un punto di vista, una descrizione della realtà che sicuramente avrà altre sfaccettature, a seconda di chi la racconterà. Ma il sentimento più diffuso, accompagnato dall’oggetività di informazione, è la delusione, una sorta di reazione tipica di chi si sente tradito profondamente nei sentimenti. La verità non è mai sola, e Aldo Tagliapietra intitola volutamente il libro: “Le mie verità nascoste”, sottolinenado che ciò che ci si appresta a leggere, almeno in certi particolari, è la sua personale versione e quindi contestabile da chi è tirato in causa.
Non dimentica gli amici Aldo… Armando Gallo, Reverberi e tanti altri, ed è proprio la fraternità un valore molto forte che sboccia tra le righe.
Esiste un’altra forte propensione, quella che trasforma Aldo in reale credente della … dottrina di squadra, evidenziando la sua predisposizione, nel corso della vita professionale, ad un gioco di singoli che recitano un ruolo in funzione dell’obiettivo, e la famosa frase di Totò “… è la somma che fa il totale…” diventa l’esemplificazione dell’efficacia del lavoro in team.
E ora Aldo Tagliapietra, circondato da affetti  e amici, può continuare nella consegna del proprio verbo, tra nipotini e baldi giovani da palco… gli autori di questo book gli hanno dato una discreta mano, permettendo al bassista e cantante delle ORME  di fornire il proprio pensiero, non solo con melodie e liriche, ma anche con scorci di vita scritta.
E io mi illudo che anche Tony e Michi sapranno apprezzare.

Recensione de “L’angelo rinchiuso”:

Recensione concerto dell’8 ottobre al Factory:
http://athosenrile.blogspot.it/2013/10/aldo-tagliapietra-in-40anniversario.html