martedì 17 maggio 2011

Claudio Rocchi



Claudio Rocchi era il bassista degli Stormy Six all’epoca in cui realizzarono il loro primo album nel 1969.
È probabile, anche se mancano riscontri precisi, che l’abbandono da parte di Rocchi coincida con il passaggio del gruppo a temi di impegno politico, peraltro classici dell’epoca, che caratterizzeranno tutta la loro produzione a seguire.
Successivamente scelse la carriera solista, esordendo nel 1970 con Viaggio, album coraggioso ed austero, totalmente acustico, che vedeva la partecipazione di Mauro Pagani (successivamente nelle file della Premiata Forneria Marconi), al flauto e al violino: l’album ottenne il premio della critica discografica oltre ad avere buoni riscontri di vendite, grazie anche agli spazi radiofonici che il cantautore trovava nella trasmissione Per Voi Giovani, ideata da Renzo Arbore e condotta da Carlo Massarini.
Dello stesso anno è la sua partecipazione al Teatro dell’Arte di Milano nello spettacolo sperimentale Il Fatto èdi e con Geri Palamara, Norman Zoia (ovvero Norman Popel), Vivien Wauwade, Bruno Vilar, Alberto Colombi. In questo contesto oltre a esibirsi come cantautore e affabulatore si cimentava anche in qualità di coreografo (mise in scena un balletto con Paola Baldi, Margherita Bottini, Luciana Calvano, Annie Lerner e Roberta Rossi).
Ma è il secondo album, Volo Magico n.1, del ‘71, che è considerato dalla critica il suo migliore, in virtù di una sorprendente maturazione sul piano musicale, con qualche equilibrata concessione a stilemi tipicamente rock, e con un valido gruppo di musicisti tra cui spicca alla chitarra elettrica un giovanissimo Alberto Camerini, allora semplice session-man.
L’album conteneva una suite, che occupava l’intero lato A, caratterizzata da un ipnotico sapientissimo crescendo per certi versi (inconsciamente?) ispirato dalla coeva Stairway to heaven dei Led Zeppelin, mentre la seconda facciata presentava, tra gli altri, forse il suo brano-manifesto, il brevissimo ma pregnante La Realtà Non Esiste.
L’anno successivo uscì La norma del Cielo( Volo Magico n.2), un altro bel lavoro, per metà tratto dalle stesse session del disco precedente e tre nuovi brani, Lascia Gesù, L’Arancia è un Frutto d’Acqua e La norma del cielo.
L’album del 1973, Essenza, viene realizzato in larga parte improvvisando in studio, sull’onda delle emozioni ed esperienze riportate dal viaggio in India dell’anno precedente. Da notare la partecipazione all’album di Elio D’Anna (Osanna) al flauto e Mino Di Martino (Ex Giganti) alla chitarra acustica.
Nel 1974 pubblica Il miele dei Pianeti, le Isole, le Api, realizzato con i membri del gruppo Aktuala e il percussionista indiano Trilok Gurtu.
Nella seconda metà degli anni 70, con album quali Rocchi e Suoni di frontiera, viene abbandonata la dimensione canzone, per avvicinarsi all’uso dell’elettronica e della sperimentazione.
(notizie dalla rete)


La realtà non esiste

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