giovedì 10 ottobre 2019

Il nuovo volto di Tintozenna


Qualche anno fa mi è capitato di scrivere a proposito della proposta musicale di Tintozenna - autore/compositore/cantante/chitarrista -, musicista da “band”, ma attualmente in fase autarchica, un po’ per necessità e un po’ per scelta personale.
Forse qualche delusione di troppo, tipica per chi bazzica questo ambiente, lo ha portato a scelte passate non troppo soddisfacenti, perché se si ama la vita da palco - quella più elettrica -, rinchiudersi in un angolo acustico potrebbe non essere gratificante.
Suonare i vecchi brani? Cercare nuovi o vecchi compagni per formare un’altra band?
Magari al momento si possono perseguire altre strade, ad esempio quella della ricerca della totale libertà attraverso una strada mai calcata: una registrazione solitaria, il “fare tutto da solo” e accettarne le conseguenze. Forse un azzardo, ma volte occorre seguire l’istinto, e magari capita che non si sbaglia!

E allora escono dal cilindro sei brani di cui Tintozenna va molto fiero, perché, come lui dice: 

“… mi rappresentano completamente... non ci sono compromessi alcuni e, soprattutto, non c’è presente nessuno che possa storpiare il mio sentire... finalmente sono me stesso”.
Parlando di aspetti tecnici aggiunge: “Purtroppo la resa tecnica e i suoni son quelli che sono... considera che ho fatto il tutto con il mio vecchio portatile, con una piccola scheda audio esterna, con una chitarra elettrica, senza effetti, con un microfono e basta!
Il tutto realizzato con Cubase; per la prima volta mi sono anche cimentato nel costruire passo dopo passo le batterie e poi le linee di basso, una bella impresa per me, e alla fine lo si può considerare un progetto “casareccio”, ma son contento del risultato, davvero tanto!”.

I sei brani costituiscono una sorta di Ep potenziale, forse qualcosa di più, visto che altri tre brani sono in lavorazione.
Ho ascoltato con attenzione, forse maggiore di quella che metto solitamente al primo giro, perché ho catturato l’esigenza primaria dell’autore, che è quella di regalare al mondo il nuovo volto personale, cercando di capire se anche gli altri riescono a sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d’onda.

Mi interessa poco la qualità della registrazione - fortunatamente riesco a guardare oltre -, ma la cosa importante è che il suo sforzo di rinnovamento risulta palese e di grande entità, e credo che catalogare la sua filosofia musicale risulti impossibile - ma questo lo avevo già registrato in passato -, e di questi tempi di appiattimento universale raccontare qualcosa di diverso è già molto.

A seguire fornisco un esempio, il brano “IN-RiTORNATO”, che mi pare sia rappresentativo della nuova produzione.

Rock, psichedelia, post punk… una voce a cui occorre fare l’abitudine e un’atmosfera generale che mi ha catapultato in un mondo che ho già vissuto e, subito dopo, nella nebbia musicale, una distopia sonora non semplice da assimilare.

A bocce ferme ho scritto a Tintozenna il seguente pensiero: “Ho ascoltato con piacere, come accaduto in passato non riesco a dare una definizione ortodossa, e forse questo è un bene,
ma il rock che proponi, a cui tu avevi dato una tua catalogazione, è un mix tra tradizione, sperimentazione, ritmo... qualcosa di iconoclasta, pregevole anche per il tuo modo autarchico di realizzarlo…”.


I brani sono presenti on line, ascoltabili da chiunque cliccando sul seguente link:


… spazio in cui si può trovare una breve biografia, testi, foto e altro.
E se qualcuno fosse interessato ad avere i brani a costo zero, è possibile contattare direttamente l’autore sulla sua pagina facebook:


o direttamente alla mail