Incontro casualmente Rosi Marsala e il contesto è il migliore
possibile: la Fiera del Vinile, organizzata ancora una volta a Savona.
Tra i suoi obiettivi di giornata quello di realizzare copertine di “Aqualung” - il famoso album dei Jethro
Tull - in numero limitato, regali per i più fortunati che erano in coda per il
cimelio firmato, e io ero tra loro!
La musica, la pittura, la poesia, la scultura… angolazioni differenti
dello stesso concetto, quello legato alla capacità di esprimersi attraverso
elementi artistici, un “gioco” non per tutti.
Rosi mi ha colpito immediatamente - ma
forse ha avuto vita facile con cotanto soggetto tra le mani! - e ci siamo lasciati
con la promessa di trovare un nuovo momento di incontro, uno scambio di idee
che potesse permettere di conoscerla meglio e di sondare le radici delle sue
passioni.
Ecco cosa è scaturito dalla nostra chiacchierata… via mail!
Domanda d’obbligo: chi è Rosi Marsala? Un po’ di
storia per capire qualcosa in più sulle origini della tua attuale
attività/passione.
Ho sempre disegnato, fin da bambina. Sono sempre
stata attratta dalle immagini che trovavo nelle storie a fumetti. Posso dire
che prima dei libri sulla storia dell'arte ho iniziato a leggere albi a fumetti
e a formarmi attraverso le loro illustrazioni.
Ho poi frequentato il liceo artistico dove ho
attinto per i primi rudimenti tecnici, ma mi considero perlopiù autodidatta.
Ti ho conosciuta alla Fiera del Vinile di Savona
in un’occasione particolare, la realizzazione di alcune stampe riportanti
un’immagine sacra per noi amanti del genere, la copertina di “Aqualung”: da
dove è nata l’idea del soggetto che, per motivi anagrafici, hai vissuto solo di
rimando?
La copertina di Aqualung mi é stata commissionata
per Albissola Comics e l'ho rivisitata su suggerimento di Dario Isopo,
l'aggiunta dell'autorespiratore é sua. Aqualung é stato un disco importante per
la mia formazione musicale e ho accettato con piacere di rappresentarlo con la
mia tecnica ad acquerello e caffé.
Conoscendo un paio di tue sorelle sembrerebbe
superfluo chiedere cosa ti lega alla musica, ma… prova a raccontarmelo…
Se ti dico che il mio primo vinile é stato “The dark side of the moon “ dei Pink
Floyd può bastare? Sono cresciuta negli
anni '70, in un ambiente ricco di stimoli musicali.
Le copertine degli album, almeno nel passato,
sono diventate parte integranti dell’intero lavoro, a volte ancor più
rappresentative della musica stessa: come si spiega secondo te questa forte
influenza dell’immagine come stimolatrice della memoria?
Un'immagine, se efficace, si imprime
indelebilmente nella memoria di ognuno, come il motivo di un brano musicale.
Musica e arti visive sono entrambe evocative, suscitano emozioni ed
interpretazioni personali in chi vede ed ascolta.
Personalmente, per disegnare scelgo ogni volta la
colonna sonora adatta, creando una particolare dimensione evocativa che faccia
compenetrare musica e visioni.
Hai mai pensato di contribuire alla realizzazione
di una cover di un disco?
Ho appena realizzato la copertina per il primo
disco dei MUSICAMOLESTA, gruppo locale al quale sono legata da profonda
amicizia e con il quale collaboro attraverso il Collettivo Artistico AB1550. In
passato avevo realizzato la cover per un CD di musica psichedelica. Mi
piacerebbe realizzarne ancora.
Come si espande il tuo lavoro di artista e
grafica, oltre la musica?
La musica é stata il motore per farmi riprendere
a disegnare sul serio dopo anni di inattività, i soggetti musicali sono infatti
predominanti nei miei ritratti. Cominciando a partecipare a vari festival
legati al mondo dei Comics ho spostato la mia attenzione anche su soggetti
diversi, sempre rimanendo sulla ritrattistica. Il settore Comics mi ha fornito
nuovi stimoli ed ho iniziato anche a realizzare miei personaggi. Ho appena
illustrato una fanzine a fumetti, autoprodotta insieme a due co-autori del Collettivo AB1550. Questo connubio
artistico prosegue ed abbiamo l'obiettivo di realizzare un albo a fumetti al
quale stiamo lavorando. Credo non sia un caso ripartire dalle origini, la
passione per i fumetti.
Si può vivere della tua passione nel panorama
attuale, o è necessario considerare il tutto una positiva azione collaterale?
Ho lasciato un posto di lavoro fisso per questa
mia passione che avevo tralasciato per anni in secondo piano. Ho voluto creare
l'occasione per occuparmene a tempo pieno, lavoro su richiesta e propongo le
mie opere per farmi conoscere. Occorrono tempo e visibilità ed anche la
possibilità di proporsi altrove; probabilmente a chi ha alle spalle una
solidità economica ed ambizione possono presentarsi più occasioni. Nel mio
piccolo vado avanti passo dopo passo e si vedrà.
Che cosa ti ha colpito e cosa ti ha deluso della
manifestazione a cui facevo riferimento, La Fiera del Vinile?
Alla fiera del vinile ero presente solo il
sabato, é stata per me un’esperienza piacevole e divertente. In queste
occasioni é importante la visibilità ed io ne ho avuta parecchia grazie allo
spazio offertomi, alle interviste in radio e video, agli scambi con le persone.
Inoltre, ho avuto l'occasione per presentare la mia prima fanzine che é andata
direi molto bene.
Vicino a te, in quella occasione, una tua
“collega”, Elena Terzi: è possibile la sinergia nel tuo lavoro?
Lavorare accanto a chi condivide le stesse
passioni é un ottimo stimolo e c’é sempre qualcosa da imparare. Finora ho avuto
modo di avvicinarmi a persone speciali fra gli autori e i disegnatori, trovando
sempre occasioni di scambio e collaborazione; mi pare che questo ambiente sia ancora
sano e meno competitivo rispetto a quello musicale.
Che cosa hai progettato per l’immediato futuro?
Il mio obiettivo
più immediato é quello di arrivare, il prossimo agosto, al mio
cinquantesimo compleanno con le tavole pronte per l’albo a fumetti. Inoltre, ho
desiderio di lavorare superando la sola attività ritrattistica; creare
copertine illustrate potrebbe essere un buon punto di partenza... sempre
accompagnata da un ottimo sottofondo
musicale.
I miei migliori auguri Rosi…