mercoledì 5 luglio 2017

L'arte di Rosi Marsala


Incontro casualmente Rosi Marsala e il contesto è il migliore possibile: la Fiera del Vinile, organizzata ancora una volta a Savona.
Tra i suoi obiettivi di giornata quello di realizzare copertine di “Aqualung” - il famoso album dei Jethro Tull - in numero limitato, regali per i più fortunati che erano in coda per il cimelio firmato, e io ero tra loro!
La musica, la pittura, la poesia, la scultura… angolazioni differenti dello stesso concetto, quello legato alla capacità di esprimersi attraverso elementi artistici, un “gioco” non per tutti.
Rosi mi ha colpito immediatamente - ma  forse ha avuto vita facile con cotanto soggetto tra le mani! - e ci siamo lasciati con la promessa di trovare un nuovo momento di incontro, uno scambio di idee che potesse permettere di conoscerla meglio e di sondare le radici delle sue passioni.



Ecco cosa è scaturito dalla nostra chiacchierata… via mail!


Domanda d’obbligo: chi è Rosi Marsala? Un po’ di storia per capire qualcosa in più sulle origini della tua attuale attività/passione.

Ho sempre disegnato, fin da bambina. Sono sempre stata attratta dalle immagini che trovavo nelle storie a fumetti. Posso dire che prima dei libri sulla storia dell'arte ho iniziato a leggere albi a fumetti e a formarmi attraverso le loro illustrazioni.
Ho poi frequentato il liceo artistico dove ho attinto per i primi rudimenti tecnici, ma mi considero perlopiù autodidatta.

Ti ho conosciuta alla Fiera del Vinile di Savona in un’occasione particolare, la realizzazione di alcune stampe riportanti un’immagine sacra per noi amanti del genere, la copertina di “Aqualung”: da dove è nata l’idea del soggetto che, per motivi anagrafici, hai vissuto solo di rimando?

La copertina di Aqualung mi é stata commissionata per Albissola Comics e l'ho rivisitata su suggerimento di Dario Isopo, l'aggiunta dell'autorespiratore é sua. Aqualung é stato un disco importante per la mia formazione musicale e ho accettato con piacere di rappresentarlo con la mia tecnica ad acquerello e caffé.

Conoscendo un paio di tue sorelle sembrerebbe superfluo chiedere cosa ti lega alla musica, ma… prova a raccontarmelo…

Se ti dico che il mio primo vinile é stato “The dark side of the moon “ dei Pink Floyd può  bastare? Sono cresciuta negli anni '70, in un ambiente ricco di stimoli musicali.

Le copertine degli album, almeno nel passato, sono diventate parte integranti dell’intero lavoro, a volte ancor più rappresentative della musica stessa: come si spiega secondo te questa forte influenza dell’immagine come stimolatrice della memoria?

Un'immagine, se efficace, si imprime indelebilmente nella memoria di ognuno, come il motivo di un brano musicale. Musica e arti visive sono entrambe evocative, suscitano emozioni ed interpretazioni personali in chi vede ed ascolta.
Personalmente, per disegnare scelgo ogni volta la colonna sonora adatta, creando una particolare dimensione evocativa che faccia compenetrare musica e visioni.

Hai mai pensato di contribuire alla realizzazione di una cover di un disco?

Ho appena realizzato la copertina per il primo disco dei MUSICAMOLESTA, gruppo locale al quale sono legata da profonda amicizia e con il quale collaboro attraverso il Collettivo Artistico AB1550. In passato avevo realizzato la cover per un CD di musica psichedelica. Mi piacerebbe realizzarne ancora.

Come si espande il tuo lavoro di artista e grafica, oltre la musica?

La musica é stata il motore per farmi riprendere a disegnare sul serio dopo anni di inattività, i soggetti musicali sono infatti predominanti nei miei ritratti. Cominciando a partecipare a vari festival legati al mondo dei Comics ho spostato la mia attenzione anche su soggetti diversi, sempre rimanendo sulla ritrattistica. Il settore Comics mi ha fornito nuovi stimoli ed ho iniziato anche a realizzare miei personaggi. Ho appena illustrato una fanzine a fumetti, autoprodotta insieme a due co-autori  del Collettivo AB1550. Questo connubio artistico prosegue ed abbiamo l'obiettivo di realizzare un albo a fumetti al quale stiamo lavorando. Credo non sia un caso ripartire dalle origini, la passione per i fumetti.

Si può vivere della tua passione nel panorama attuale, o è necessario considerare il tutto una positiva azione collaterale?

Ho lasciato un posto di lavoro fisso per questa mia passione che avevo tralasciato per anni in secondo piano. Ho voluto creare l'occasione per occuparmene a tempo pieno, lavoro su richiesta e propongo le mie opere per farmi conoscere. Occorrono tempo e visibilità ed anche la possibilità di proporsi altrove; probabilmente a chi ha alle spalle una solidità economica ed ambizione possono presentarsi più occasioni. Nel mio piccolo vado avanti passo dopo passo e si vedrà.

Che cosa ti ha colpito e cosa ti ha deluso della manifestazione a cui facevo riferimento, La Fiera del Vinile?

Alla fiera del vinile ero presente solo il sabato, é stata per me un’esperienza piacevole e divertente. In queste occasioni é importante la visibilità ed io ne ho avuta parecchia grazie allo spazio offertomi, alle interviste in radio e video, agli scambi con le persone. Inoltre, ho avuto l'occasione per presentare la mia prima fanzine che é andata direi molto bene.

Vicino a te, in quella occasione, una tua “collega”, Elena Terzi: è possibile la sinergia nel tuo lavoro?

Lavorare accanto a chi condivide le stesse passioni é un ottimo stimolo e c’é sempre qualcosa da imparare. Finora ho avuto modo di avvicinarmi a persone speciali fra gli autori e i disegnatori, trovando sempre occasioni di scambio e collaborazione; mi pare che questo ambiente sia ancora sano e meno competitivo rispetto a quello musicale.

Che cosa hai progettato per l’immediato futuro?

Il mio obiettivo  più immediato é quello di arrivare, il prossimo agosto, al mio cinquantesimo compleanno con le tavole pronte per l’albo a fumetti. Inoltre, ho desiderio di lavorare superando la sola attività ritrattistica; creare copertine illustrate potrebbe essere un buon punto di partenza... sempre accompagnata da un ottimo   sottofondo musicale.

I miei migliori auguri Rosi…