venerdì 7 dicembre 2012

Un saluto a Mimmo Di Martino


E’ mancato Mimmo Di Martino, chitarra acustica e voce dei Delirium dal ’70 al 74, uno che ha vissuto momenti importanti del rock di casa nostra.
L’ho appena conosciuto, sfiorato, probabilmente nel suo ultimo concerto con i Delirium nel ruolo di ospite, nell’estate del 2009 a Savona. Mi chiese di staccare la spina della sua chitarra mentre si allontanava dal palco.
Lo avevo conosciuto qualche mese prima, in occasione della presentazione dell’ultimo album dei Delirium, “Il nome del vento”, evento realizzato alla Ricordi di Genova.
E proprio nel brano che da il nome al disco Mimmo aveva presenziato, regalando la sua voce al pezzo forse più significativo.
Di quel momento propongo una  testimonianza video a fine post.
Sono molte le persone che lo hanno conosciuto bene, a cui potrei chiedere, nel tentativo di realizzare un disegno musicale e umano di Mimmo, ma non ho tempo di aspettare, voglio scrivere poche righe e subito, perché ho profondo rispetto delle parabole umane, quelle che toccano tutti, prima o poi, quelle legate all’evoluzione dei tempi, agli anni che passano inesorabili, quelle che colpiscono maggiormente l’immaginario collettivo quando toccano una persona che ha vissuto momenti negati ai più.
Massimo Gasperini, della Black Widow Records, mi ha dato la notizia questa mattina, e successivamente mi ha scritto poche frasi che sintetizzo: “… aveva immediatamente e naturalmente preso posizione in favore nostra e dei veri DELIRIUM quando …
… poi partecipò ad un paio di show televisivi in RAI negli scorsi anni, ad esempio a” I Migliori Anni”, e ne fu felice… risentendo il profumo e l’atmosfera  degli anni del grandissimo successo di “Jezahel”, “Dolce Acqua”, “Canto di Osanna”, “Haum”; ricordo una audizione fatta per noi perché aveva dei pezzi per un album solista… Ettore Vigo è ancora troppo scosso dall’evento per poterne parlare, così come  Martin Grice…”.
Ed ora mi auguro che Mauro La Luce, storico paroliere dei Delirium venga in mio soccorso, e regali a Mimmo un suo pensiero.