martedì 18 maggio 2010

Roberto Storace-Mistral


Ho dovuto scoprire da un amico friulano dell'esistenza dei Mistral, il cui fondatore, Roberto Storace, abita ... a 200 metri da casa mia.
Meglio tardi che mai.

Propongo oggi un'intervista gentilmente concessa, la biografia e un filmato finale, alla vigilia della pubblicazione del libro di fotografie e CD "Irish People", frutto dei sui viaggi in Irlanda.

L'INTERVISTA

Ho scoperto casualmente, lo scorso anno, l’esistenza dei Mistral, attraverso un amico di Trieste. Eppure mi occupo di musica e vivo nella tua città. Al di là delle mie “mancanze”, ti sei mai posto il problema del pubblicizzare il tuo “prodotto musica”, a costo di arrivare a qualche compromesso? 

Sicuramente la pubblicità, o meglio la visibilità mediatica, per un artista è di vitale importanza. Il mio prodotto musicale è stato oggetto, nel corso degli anni, di numerosi articoli su vari quotidiani nazionali, come IL SECOLO XIX° e LA STAMPA, o su riviste di settore come CELTICA, soprattutto dopo la vittoria dei due Concorsi Musicali Nazionali NOKIA FOR MUSIC 2007 e NOKIA TRENDS LAB 2008; inoltre sono presente sul web in innumerevoli siti e portali, come, MYSPACE, FACEBOOK, CELTIC WORLD, NOKIA TRENDS LAB, RADIOSTAR , EZFOLK e molti altri . Ad esempio nel sito americano, molto bello , di musica acustica (www.ezfolk.com ) i miei brani musicali sono molto ascoltati (dopo solo un anno e mezzo di presenza sono in posizione 102 su 1830 artisti presenti) e la mia aria LIKE WORDS IN THE WIND è stata inserita da subito nella compilation web BEST of EZFOLK . Inoltre sono in amichevole contatto con William Ramoutar di Jacksonville , Florida , che ha trasmesso alcune mie tracce musicali durante il suo programma domenicale IRISH WAYS RADIO PROGRAMME FLORIDA . Per non parlare del bell’ articolo che qualche anno fa Anna Maria Faldini mi ha dedicato sul Letimbro! Come vedi , caro Athos , mi sono dato da fare, ma ovviamente ci saranno ancora molti savonesi che non conoscono il mio nome o quello dei miei gruppi, d’altronde se molti non capiscono il simpatico inviato di “Striscia la Notizia” Militello, quando chiede ai passanti di salutare Greggio e la Hunziker!

Spesso ci si innamora di una musica senza sapere e cercare motivazioni, ma d’istinto stiamo bene (o male) ascoltando un particolare strumento, una determinata aria melodica. La musica scozzese e irlandese sono solo questo per te, o esiste un totale apprezzamento per certa cultura e stile di vita?

Sicuramente la seconda che hai detto … conoscevo e suonavo già alcune canzoni irlandesi, ma il vero amore è nato dopo aver viaggiato, dalla fine degli anni ’80, in Scozia e Irlanda e aver vissuto la loro cultura, così affascinante! Tornare in Italia ed essere subito sopraffatto dalla nostalgia e dal desiderio di rivedere quelle scogliere, quel mare, quel verde, quel cielo, fu quasi istantaneo. Ci si accorge che la musica irlandese e scozzese sono proprio intimamente e inestricabilmente legate a quelle Terre e a quelle culture. Anche mia moglie Raffaella è affetta dalla stessa malattia … lei suona il bodhran, il tamburo irlandese, e balla le set – dances tradizionali!

Ti ho visto esibirti con differenti tipologie di strumenti. Ne esiste uno che ami sopra ad ogni altro? 

No, direi di no, suono e amo visceralmente da 41 anni la chitarra, sia a 6 che a 12 corde, ma ho trovato un feeling incredibile anche col bouzouki irlandese, che ormai suono da nove anni e su cui mi sono subito trovato a mio agio, grazie allo studio che avevo già fatto su varie accordature, con le mie chitarre.

Qual è il legame, la strada, che conduce un cittadino italiano a proporsi con “argomenti” e suoni che non fanno parte del proprio DNA?

In parte sono misteriosi , irrazionali … ma poi, siamo sicuri che non facciano parte del nostro DNA ? Se, come dicono alcuni studiosi, il nome Savona deriva da quello di una antica Dea Celtica … forse è anche un “ Richiamo della foresta “, come dice Kipling! Ricordo quando, molti anni fa, nel ’90 per la precisione , entrando in Santiago de Compostela sentii nell’aria il suono delle gaite, le cornamuse della Galizia … scoprii allora che quella è una Terra Celtica ! Rivendico quindi un po’ di sangue irlandese, nelle mie vene, o per lo meno un po’ di Guinness ! In realtà la mia passione deve molto a incontri umani fatti più di vent’anni fa, con Sandro Signorile e col nostro amico comune Patrick McQuaile, irlandese D.O.C. di Drogheda (cittadina a nord di Dublino), che allora viveva a Savona. Furono loro a farmi sentire le prime canzoni, le prime musiche tradizionali irlandesi. Poi ci ho messo del mio.

Il “Concerto per Gianni”, della scorsa estate, è stato per me un successo. Vedere tutti quegli artisti assieme sul palco dava l’idea dell’unione vera, cose che solo la musica sa dare. Eppure, raccogliendo un po’ di umori, ho captato che non tutto è idilliaco, anche in quei luoghi dove la musica sembrerebbe più “colta” e meno in balia delle tipiche bizze rock. Perché solo nei momenti più drammatici, o in ricordo di questi, si riescono a superare tutte le incomprensioni e gli interessi personali? 

Già , perché ?! Me lo chiedo spesso anch’io, eppure vedo che in tutti gli ambienti regnano i classiciVizi Capitali: Invidia , Gelosia, Ira … poi, a volte, un fatto drammatico, la perdita di un caro amico, fanno aprire gli occhi anche ai più cinici. Per un po’ dura, ma poi…

Qual è la tua personale formazione musicale da strada, quella ruspante, immediata, legata alla condivisione delle esperienze con i compagni di scuola, ad esempio. 

Ovviamente il rock dei ’60-70 , quello Vero !! Per noi che siamo cresciuti coi Beatles, Rolling, Led Zeppelin, Deep Purple, Genesis, Jethro Tull, Pink Floyd Eagles, CCR, CSN&Y, Jackson Browne, James Taylor, U2 ecc… ecc… , quello di oggi quasi non possiamo neppure chiamarlo rock !

Quale tipo di musica apprezzi, oltre a quella che proponi?

Sento sempre, e mi piace molto, anche il blues e poi sono sempre perdutamente innamorato della West – Coast Americana, che ho ascoltato e suonato per vent’anni ! Spero sempre in un suo Revival !

Che importanza attribuisci ai testi, in un brano musicale?

Per me viene sempre prima la musica, ma quando il testo ti tocca nel profondo, allora c’è la perfezione.

Mi racconti qualcosa sul progetto che ti lega a Sandro e Ferdinando? 

E’ un progetto originale e interessante; siamo tutti polistrumentisti, ma di soli plettri ! Suonare le danze tradizionali irlandesi e scozzesi ( reels , jigs , hornpipes, airs ) e le musiche da noi composte, con bouzouki, mandolino, mandola, mandoloncello, dulcimer, chitarre, crea un impasto timbrico ricco, armonico,vibrante ! Inoltre a volte collaboriamo con altri amici musicisti, come per il nostro ultimo concerto al Teatro Sacco di Savona, in cui erano con noi Elena Buttiero e Stefano Tomasini, duo di arpe celtiche. Beh, il colpo d’occhio sul palco era davvero suggestivo, c’erano 9 strumenti per un totale di 127 corde! Altro che le Vibrazioni! La nostra idea è registrare, prossimamente, un cd con i nostri brani originali e pochi traditional.

Se potessi esaudire un desiderio che riguarda il tuo futuro relativo ai prossimi cinque anni, a cosa penseresti? 

Anzitutto, che i Maya scherzassero sul 2012! E poi, seriamente, a curare e guarire questa Terra stuprata e avvelenata da un esercito di criminali! Buona Musica a tutti !


BIOGRAFIA
Dopo aver studiato per due anni le basi della musica sul flauto, affascinato dai gruppi rock inglesi e americani degli anni '60 e '70, Roberto Storace inizia , a 13 anni, a suonare la chitarra acustica. Studia soprattutto le armonie e le atmosfere della WEST - COAST americana e, a 21 anni, comincia a esibirsi in varie manifestazioni e nei locali di Torino, comparendo anche nei programmi delle televisioni locali.
Fonda vari gruppi di musica WEST-COAST e COUNTRY-ROCK diventando esperto nella tecnica di finger-picking sia sulla chitarra che sul banjo a 5 corde.
Nel 1988 si trasferisce a Savona dove incontra un musicista irlandese, PATRICK Mc QUAYLE, che lo fa innamorare della musica celtica . Per tre anni il loro duo si esibisce in molti locali e manifestazioni in Piemonte e Liguria, finchè Patrick non ritorna in Irlanda .
Nel ' 89 Roberto va per la prima volta nelle Terre Celtiche esplorando le isole Shetlands , Orkneys e le Highlands scozzesi , rimanendone conquistato.
Nel '91 effettua il primo viaggio in Irlanda, a cui seguiranno quelli del '94 ,'95 , '98, 2002 , 2007,2009, in cui visita quasi tutte le contee, viaggiando in treno, corriera, auto, bici e sperimentando la straordinaria ospitalità irlandese.
Partecipa a molte sessions nei pub con i musicisti locali, tornandone grandemente arricchito sia musicalmente che, soprattutto, umanamente.
Nel 1995 Roberto fonda a SAVONA il gruppo IRISH PUB con i due amici musicisti Luca Pesenti e Sandro Signorile. Il gruppo ha molto successo, tanto da tenere oltre 70 concerti in otto mesi e si esibisce in sessions anche in Irlanda e Scozia.
Nel 1996 Roberto entra per alcuni mesi nella formazione dei MAG MOR, con cui partecipa al FOLK FESTIVAL di Genova.
Nello stesso anno inizia a collaborare con Gianni Senes e nell’ottobre del ‘96 fonda i MISTRAL, attivi da 14 anni ininterrottamente, pur con numerosi cambi di formazione ; si sono infatti alternati violinisti e flautisti intorno alla figura centrale di Roberto, che ha mantenuto costante la cifra stilistica del gruppo. Sul CD di giugno 2000 di CELTICA compare una traccia del gruppo.
NEL corso degli anni Roberto approfondisce sempre di più lo studio della chitarra, diventando anche esperto della tecnica flat-picking e delle accordature aperte, che esplora incessantemente, inventandosi uno stile originale in cui alterna parti di solista con complesse armonizzazioni,tecniche di finger-picking con tecniche di flatpicking. Esegue anche molti pezzi al bouzouki e al banjo a 5 corde.
Oltre che con il gruppo, si esibisce pure come solista .
I moltissimi viaggi che ha fatto, da solo, con gli amici, con la moglie, hanno accresciuto molto la sua sensibilità e la sua conoscenza, soprattutto del mondo celtico.
E' stato infatti sette volte in Irlanda, due in Scozia, alle isole Shetlands e Orkneys, in Galizia, in Asturia , in Bretagna, esibendosi in numerose sessions con musicisti del luogo e costruendosi un ricchissimo archivio fotografico.
Queste esperienze gli hanno permesso di tenere stages sulla musica e sulla cultura celtica all'interno di corsi di aggiornamento nelle scuole liguri e di proiettare diapositive durante alcune esibizioni , con il supporto della moglie Raffaella Bergonzi che cura un gruppo di ballerine ed organizza stages con qualificati insegnanti di danze irlandesi.
Nel 2001 ha inciso con Luca Pesenti il cd TEN STRINGS, di cui compaiono due tracce nel numero di gennaio-febbraio 2003 di CELTICA .
Nel 2002, invece, è entrato per alcuni mesi nel gruppo piemontese di musica di ispirazione celtico-medioevale ALICE CASTLE, con cui ha partecipato ad importanti festival e manifestazioni.
Un altro suo pezzo - KING'S JIG - ha vinto il 2° CONCORSO NAZIONALE - NOKIA FOR MUSIC CONTEST 2007 ed è in vendita su www.messaggeriedigitali.it Nel novembre 2008 , il suo pezzo “ THE ROAD TO HOME “ ha vinto il 3°Concorso Nazionale - NOKIA TRENDS LAB ed è stato pubblicato nella compilation STAND UP SELECTION allegata a HIT MANIA .
Da un paio d'anni ha ripreso a collaborare con l'amico musicista Sandro Signorile , con cui ha fondato il gruppo di musica acustica, di ispirazione celtica, CELTIC STRING BORDER , il cui repertorio comprende sia arie e danze tradizionali irlandesi e scozzesi che brani originali composti da Roberto e Sandro.

DISCOGRAFIA
1997 - MISTRAL ( Mistral )
2000 - UNDER A CELTIC MOON ( Mistral )
2000 – CELTICA (CD compilation + rivista)
2001 - THE SWEET IRISH LADY ( R. Storace )
2001 - TEN STRINGS (R. Storace & Luca Pesenti)
2002 - BEST OF MISTRAL ( Mistral )
2003 – CELTICA (CD compilation + rivista)
2005 – LIKE WORDS IN THE WIND ( Mistral )
2007 – NOKIA FOR MUSIC CONTEST (CD compilation)
2009 – STAND UP SELECTION (CD compilation)