lunedì 25 agosto 2008

Kim Richey



Credo che pochissimi conoscano Kim Richey.
Era il 1996 quando, trovandomi per lavoro a Wichita Falls, nel cuore del Texas, approfittavo delle calde serate libere per ascoltare musica dal vivo e rifornirmi di CD locali.
Incredibile vedere i texani che ballano all’unisono, con stivaloni e cappelli da cow boys!
Durante il giro quotidiano nel negozio di dischi ricordai le parole di un collega che mi chiedeva un acquisto DOC, un vero, nuovo, artista country.
Mi capitò in mano “Kim Richey”, che comprai sulla fiducia.
Al ritorno in Italia lo ascoltai e trassi un giudizio del tipo…”senza infamia e senza lode”.
Per molti anni l’ho dimenticato e solo pochi giorni fa,v olendo portare con me in vacanza cose inascoltate, ho fatto una nuova esperienza con Kim.
Saranno cambiati forse i miei gusti, ma questo disco di esordio risulta piacevole.
In alcuni brani la definirei la versione femminile di Tom Petty.
Il brano che propongo credo sia, in questo senso, significativo.

Vediamo qualche nota biografica.

Kim Richey è una cantautrice nata nel 1956 a Detroit.
Benchè sia da sempre indicata come appartenente al genere country, il suo suono non si categorizzata facilmente.
Le sue canzoni infatti sono diventate hits sia nelle classifiche country che in quelle pop.
L’album del suo debutto, intitolato “Kim Richey” , fornisce il suo primo successo country, "Just My Luck", a cui segue “Those Words We Said" .
Kim ha poi fornito nel 2000 parti vocali in "Come Pick Me Up" ,da “Heartbreaker” , album di debutto di Ryan Adams.
Nel 2004 il suo brano, A Place Called Home", è utilizzato come colonna sonora di un episodio di una famosa serie televisiva americana.




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