Buon
Vecchio Charlie è un gruppo
Progressive Rock nato a Roma nel 1970, che ebbe una vita breve - un paio di
anni -, periodo che permise un’attività che, nel tempo, diede vita ad un bell’album,
omonimo.
La band lo incise nel 1972 per una
piccola etichetta discografica indipendente, la veneziana “Suono”, ma non venne
mai rilasciato, finché nel 1990 la Melos lo pubblicò come CD, seguita dalla
Akarma che lo proporrà anche come LP nel 1999, con l'aggiunta di due brani.
Il titolo è “Buon Vecchio Charlie”, e contiene tre dei brani
registrati durante il 1971.
L’album, con questa conformazione, fu
distribuito anche in Giappone.
Qualche nota sul disco:
Brani
Venite giù al fiume – 12:09 (Luigi
Calabrò)
Evviva la contea di Lane – 6:35
(Richard Benson)
All'uomo che raccoglie i cartoni –
15:00 (Luigi Calabrò)
I. Prima stanza
II. All'uomo che raccoglie i cartoni
III. Terza stanza
IV. Beffa
V. Ripresa
Tracce bonus
nella riedizione del 1999
Rosa – 4:33 (Beppe Palomba) –
originariamente interpretata da Beppe Palomba
Il guardiano della valle – 2:39 (Beppe
Palomba) – originariamente interpretata da Beppe Palomba
Formazione
Richard Benson – voce solista,
chitarra a 12 corde
Luigi Calabrò – chitarra acustica,
chitarra elettrica, voce
Paolo Damiani – basso
Alessandro Centofanti – tastiera
Rino Sangiorgio – batteria
Sandro "Cicero" Cesaroni –
sassofono tenore, flauto
Altri componenti
Walter Bernardi - basso
Carlo Visca - percussioni
Le sonorità del gruppo, appoggiate da
una grande capacità tecnica, affondavano nel jazz/fusion e progressive/rock, e
la loro eredità discografica appare davvero significativa.
L’elemento più in vista era il
chitarrista e cantante Richard Benson, che raggiungerà una buona
notorietà entrando nello staff della trasmissione radiofonica “Per voi
giovani” - avviata qualche anno prima da Renzo Arbore -, e
successivamente diventerà
figura storica delle emittenti private
romane, passando poi per differenti esperienze tra il metal e il trash.
In un articolo di “Ciao 2001” (n.41,
13 ottobre) dedicato alla nuova redazione di PVG, viene semplicemente descritto come “un
giovane beat inglese”, ma qualche piccola ricerca in rete
potrà evidenziare la sua storia bizzarra ed esagerata, fatta di eccessi e fatti
tutti da verificare.
Ascoltiamo il frutto del loro lavoro…
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