domenica 16 giugno 2019

Aaron e Ethan Emerson si raccontano, nell'attesa dell'evento di Zoagli, il prossimo 27 giugno


Il 27 giugno, a Zoagli (GE), verrà proposta la 2°ART IN PROGRESS EVENT in memoria di Greg Lake. Tutte le informazioni al seguente link:


L’evento, che presenta un evidente profumo di ELP, avrà ospiti importanti e graditi:

REGINA LAKE (moglie di Greg Lake degli ELP)
ELIONOR EMERSON (moglie di Keith Emerson degli ELP)
ETHAN EMERSON, che dedica al nonno Keith Emerson e agli ELP un concerto a pianoforte

Ho provato a porre alcune domande ad Aaron Emerson, uno dei due figli di Keith, e al giovane figlio Ethan, che si esibirà nell’occasione.

Lo scambio di battute con Aaron

Premessa: ho visto ELP dal vivo quando avevo 17 anni (1973) e qualche anno fa ho intervistato tuo padre, così come mi è successo con Greg Lake, che ho conosciuto personalmente, questo solo per dire che ho un forte legame con quella musica e con quei mitici musicisti che hanno segnato la mia vita. Ho qualche curiosità…).

Come è stata la tua vita famigliare avendo un padre così importante? Ti ha influenzato molto nelle tue scelte?
Durante la fase della crescita mio padre era in giro per il mondo la maggior parte del tempo, e mia madre si prendeva cura di me e mio fratello Damon, ma quando tornava a casa avevo modo di ascoltare, assieme a lui, molta musica, quella che, immagino, non molti bambini di 4 o 5 anni hanno avuto modo di conoscere. Pochi ragazzi a quell'età avrebbero ascoltato Prog Rock, ma io ero attratto da tutto ciò che girava in casa: molta musica classica, artisti jazz, senza limiti di genere. Ci sono alcune canzoni a cui sono ancora legato che lui suonava quando ero bambino, come "Mountain Dance" di Dave Grusin, e anche alcuni brani molto particolari di Chick Corea, Oscar Peterson, Jimmy Smith, Jack McDuff. Posso dire che papà è stato un veicolo per potermi aprire a molta musica differente. Successivamente ho “catturato” altri stili musicali, a scuola, atmosfere più contemporanee di cui usufruivano i miei amici, ma in ogni caso questa doppia possibilità mi ha introdotto a stili molto diversi tra loro.

Hai proseguito nel tempo l’attività musicale o hai scelto altre strade?
Ho continuato a suonare musica. Ho avuto alcune band nel corso degli anni, Buzztonic è stata una di queste, con cui ho ottenuto il primo contratto discografico. Ora sto facendo qualche session di lavoro e sto scrivendo con Steve Mac, Russell Small e Dino Psaras, che sono artisti / produttori di livello mondiale.

Cosa pensi della passione di Ethan per la musica? Lo hai in qualche modo spinto in quella direzione o è stato tutto naturale?
Non abbiamo mai spinto Ethan a suonare il piano. Penso che abbia un grande dono. È una sua scelta e vedremo come andrà! Posso guidarlo, ma deve scegliere lui la sua strada. Ha iniziato a suonare la musica di papà, non mi aspetto che continuerà a farlo per sempre. Mi piacerebbe che provasse a trovare un suo stile e facesse ciò che sente di voler suonare. Qualunque cosa sia di livello artistico, qualsiasi tipo di arte o musica, qualunque cosa gli piaccia fare, lo sosterrò.

Hai un ricordo, un aneddoto di quando eri un bambino e hai avuto la possibilità di vivere e vedere da vicino i più importanti musicisti del rock?
Ho incontrato alcuni musicisti straordinari nel corso degli anni: Jeff Beck, Roger Daltrey, Ray Manzarek, Robbie Krieger, Jack Bruce, solo per citarne alcuni. Ricordo come rimasi sorpreso, da ragazzino quando, aprendo la porta, vidi Roger Daltrey che era venuto a fare una session con papà nel fienile di Stonehill, dove sono cresciuto. Naturalmente Jim Davidson è sempre stato un buon amico di mio padre e ha passato molto tempo con noi a Stonehill.

Ricordi qualcosa della tua permanenza in Svizzera? Un mio amico musicista ti ha conosciuto lì…
Ero molto giovane quando vivevamo in Svizzera, quindi non ricordo molto di quel tempo. L'unica cosa che ho ben chiara è che vivevamo vicino a David Bowie, perché giocavo in giardino con suo figlio!


... e quello con Ethan

Appare ovvio il tuo amore per la musica, vista l’atmosfera che hai sempre respirato in casa, ma mi piacerebbe sapere se hai già le idee chiare su ciò che vorresti fare da grande…
Mi piacerebbe continuare a suonare e sono curioso di vedere dove tutto questo mi porterà. Sto iniziando i miei esami di musica a scuola, per cui dovrò concentrarmi su questo nei prossimi anni.

E’ abbastanza difficile immaginare un ragazzo della tua età che ascolta musica progressiva: conosci i dischi di ELP? Ce n’è uno in particolare che ti piace di più?
Il mio album preferito è “Emerson Plays Emerson”, perché adoro le composizioni classiche che ha scritto mio nonno. Per quanto riguarda ELP, "Trilogy" è il mio preferito.

Come riesci a conciliare la musica con la scuola?
Non è complicato, dato che abbiamo un pianoforte in casa, così posso esercitarmi e prendere lezioni senza spostarmi. Sto studiando anche musica a scuola, insieme a tutte le mie altre materie.

Ho visto un video in cui suoni con un’orchestra: vorrei sapere cosa hai provato e se, guardando al futuro, pensi più a suonare all’interno di una band o all’esibizione solista.
Ero incredibilmente eccitato e nervoso all’idea di suonare con l'orchestra. All'epoca di quella esibizione, al Birmingham Tribute Show, avevo solo 11 anni, ma il conduttore Terje Mikkleson mi fece sentire molto a mio agio, ed è stata una sensazione incredibile dopo la performance! Guardando al futuro, chi lo sa?!


E' prevista una tua esibizione il 27 giugno, in Italia: sei contento di questa nuova esperienza?
Sono molto eccitato e onorato di essere invitato a suonare. Suonerò in memoria di due artisti incredibili, Greg Lake e Keith Emerson, e onorare la loro memoria e renderli orgogliosi è molto importante per me.

Un’ultima cosa: che ricordi hai del nonno? C’è un aneddoto che vuoi condividere con chi verrà ad ascoltarti a Zoagli?
Mio nonno mi dava lezioni di piano a casa sua, solo io e lui. Questo è per me un ricordo molto speciale, e suonare con lui è stato sempre molto divertente!