Un viaggio profondo
nella musica e nella poesia di Greg Lake
Il 28 novembre del 2012, a Piacenza, ebbi l’occasione
di conoscere personalmente Greg Lake
e la moglie Regina, dopo averlo visto sul palco con ELP da adolescente. Parlare
con lui, brevemente - ma a distanza di due giorni avrei avuto maggiori
possibilità in quel di Zoagli grazie a Paola Tagliaferro - rappresenta uno dei momenti gratificanti della
mia vita, e sono certo che qualche mio coetaneo potrà capirmi al volo. Quel
giorno conobbi anche Max Marchini con cui, un paio di anni dopo a Genova,
ricordo di aver concordato una domanda per Greg legata alla Manticore Italia,
nome magico per gli appassionati del prog, ma quasi inimmaginabile da veder
riproposto a distanza di molti anni. Sempre a Piacenza vidi per la prima volta Annie Barbazza sul palco con Lake, Aldo
Tagliapetra e Bernardo Lanzetti, per un “Luky
Man” indimenticabile.
Avevo già sentito parlare di lei da Lanzetti che l'aveva descritta "una talentuosa diciannovenne", ma faticavo nell’immaginare un palco che metteva sullo stesso piano la storia della musica con la giovinezza e l’ovvia inesperienza, e ricordo che il mio commento scritto dedicato all’evento proponeva la seguente chiosa: “…con l’aggiunta sul palco di una giovane artista...”.
Avevo già sentito parlare di lei da Lanzetti che l'aveva descritta "una talentuosa diciannovenne", ma faticavo nell’immaginare un palco che metteva sullo stesso piano la storia della musica con la giovinezza e l’ovvia inesperienza, e ricordo che il mio commento scritto dedicato all’evento proponeva la seguente chiosa: “…con l’aggiunta sul palco di una giovane artista...”.
Questa premessa era doverosa perché il fil rouge tra
Annie e Lake si è consolidato nel tempo, tanto da resistere anche dopo la
prematura dipartita dell’ex King Crimson ed ELP, e la Manticore è una realtà che
produce e propone musica di qualità, in un periodo difficile, certamente lontano
dai fasti dei seventies.
Ma qual era la nuova filosofia di Greg Lake, bilancio
di una vita dedicata alla musica?
Dice Max Marchini: “Ricordo che Greg
divenne un sostenitore del nuovo concetto "meno è più”, e spesso ci ha
ricordato che "la semplicità è la massima sofisticazione".
Questo
amore e gratitudine nei confronti del grande vocalist - e molto altro! - si sintetizza
nel progetto “Moonchild”,
un
omaggio alla musica e alla poesia di Greg realizzato in modo minimalista, puro,
basico, lontano dagli orpelli suggeriti dalla tecnologia e dai suoni
elettrificati.
Protagonista un duo, quello composto dalla
cantante e polistrumentista Annie Barbazza e dal pianista e arrangiatore Max Rapetti.
Disse Lake dopo aver sentito la
registrazione del tributo: “Annie e Max hanno registrato un omaggio
meraviglioso e toccante alla musica che ho realizzato nella mia
vita. Gli arrangiamenti di Max sono assolutamente superbi, un tocco magico che
si unisce alla voce di Annie, allo stesso tempo bella e coraggiosa; è stata per
me un'esperienza emozionante sentirli proporre le mie canzoni con tale passione
e qualità”.
Racconta Annie in una recente intervista
a Mat2020: “Sarebbe dovuto essere un album di Lake, ed
è diventato il mio primo vero album, prodotto da Greg e Max Marchini”.
Una rapida occhiata alla tracklist
riconduce ad un repertorio che brilla di luce propria, trasversale e capace di
superare qualsiasi connotazione di nicchia, in bilico tra il proto-prog
dei KC e il neo classico di ELP.
Ma occorre resettare la memoria e il
feeling provato in giorni antichi, cercando di considerare i brani come nuovi,
perché la loro rivisitazione in chiave acustica non rappresenta la mera proposizione di un differente punto di vista musicale - fatto di per sé insito in
qualsiasi tributo -, ma la ricerca dell’essenza della musica e del valore
aggiunto proveniente da liriche perfette.
L’ascolto di “Take A Pebble” o “C’est
La Vie” - prendendo due tracce a caso - provoca forti emozioni, che
derivano da ingredienti primari eccezionali corroborati da una voce “completa”
e dal tocco pianistico sorprendente, un team minimale che non va alla ricerca
della platealità sonora ma propone l’essenza, il cuore dei brani e la tendenza
personale - almeno in questo caso - al sussurro, all’autocontrollo, al rispetto
del mito.
Troppo facile parlare di talento… il mondo
ne è pieno, ma la rivisitazione al contempo asettica - intesa come rispetto del
copione - e contaminata - e mi riferisco alla capacità di creare brani
totalmente nuovi - rende “Moonchild” un album pregiato e da
condividere.
Il mentore Greg, da lassù, proverà grande
soddisfazione!
Immagini di repertorio
Tracklist
01. In The Court of the Crimson King - 21st Century
Schizoid Man
02. Trilogy - The Endless Enigma part II
03. Moonchild
04. The Stones
Of Years - Take A Pebble
05. C’est La Vie
06. Battlefield including Epitaph
07. Karn Evil 9 1st impression, part 2
08. Memories Of An Officer And A Gentleman
09. In The Wake Of Poseidon
10. Lucky Man
11. The Sage / The Great Gates Of Kiev
Produced by Greg Lake and Max Marchini
music arranged by Max Repetti
Project coordination: Regina Lake
Recorded by Alberto Callegari @ Elfo Studios
© 2018 Manticore
Records Ltd.
Release Date: 18 april
2018