domenica 10 maggio 2015

Fabio Zuffanti & ZBand al Raindogs di Savona

Fotografia di Stefano Mantello

Fabio Zuffanti, nonostante la lunga carriera e l’irrisoria distanza da Genova -la sua città- non aveva mai avuto occasione di suonare a Savona, città che frequenta e in cui si trova a proprio agio.
Il giorno giusto è arrivato l’8 maggio scorso, quando assieme alla sua band, la ZBand, ha presentato un sunto musicale dei suoi venti anni di carriera al Raindogs House, una location tutta nuova che, per conformazione strutturale, riporta ai vecchi club londinesi nati a cavallo tra gli anni ’60 e ‘70.
Alla fine il locale risulterà sufficientemente carico, il solito pubblico del prog, ma anche volti nuovi, di passaggio, rimasti concentrati sino alla fine.
E’ questo un aspetto che va sottolineato, perché contrasta con la concezione di “Club”, luogo in cui non è prevista la condizione di staticità, ma la musica proposta da Zuffanti and Friends necessita di una certa applicazione, se si vuole provare a cogliere alcuni dettagli che la caratterizzano.
Sul palco assieme a Fabio, i suoi attuali collaboratori: il fiatista Martin Grice, il batterista Paolo “Paolo” Tixi, il tastierista Giovanni Pastorino (lui giocava in casa!) e il giovane chitarrista Simone Amodeo, che non avevo mai avuto occasione di ascoltare.
Nomi noti nel mondo musicale, soprattutto l’antico Grice, pilastro dei Delirium.
Il concerto ha un titolo, “Un viaggio lungo 20 anni”, che è il preludio ad una sinossi musicale che, come si evince dalla “scaletta” a seguire, tocca alcuni dei progetti paralleli di Zuffanti, da Hostsonaten a Finisterre, da La Maschera di Cera ad Aries, sino all’opera rock “Merlin”. La parte di maggior spessore è quella che è propria della formazione sul palco, e fa riferimento all’album “La Quarta Vittima”, del 2014.
C’è spazio anche per una cover, davvero originale: trattasi de La Traccia Verde, colonna sonora di uno sceneggiato televisivo del 1975, un giallo cult dell’epoca.
Sono due gli ospiti presenti: un altro Delirium e MdC, Alessandro Corvaglia -vocalist in Ode al mare (brano dei Finisterre), nel suo ruolo di “Merlino” in Madman Sings, ne La guerra dei mille anni e nel bis La notte trasparente- e Simona Angioloni, presente in The moon rises again e La quarta vittima.
Non è musica semplice quella andata in onda al Raindogs, e mi riferisco agli aspetti compositivi e propositivi, perché l’ultima “fase Zuffanti” è quella della maturità, della soddisfazione legata, anche, alla produzione, ancor più che all’esibizione personale, e guardare il tutto da una visione diversa, in qualche modo privilegiata, permette di non creare paletti alla propria creatività.
Il concerto era da gustare, nota dopo nota, il tutto favorito dalla comodità della posizione davanti al palco, e il pubblico ha risposto con puntualità, apprezzando l’opera di virtuosi che presentano sfumature a volte non facili da afferrare. L’esperienza e la qualità di Grice è una garanzia; la forza d’urto e i tempi impossibili di Tixi sono uno spettacolo nello spettacolo; Pastorino un vero valore aggiunto, capace di portare novità e tecnologia nel team; Amodeo una bella scoperta, agile sul manico della sua Fender, ma capace di dosare le note secondo necessità; che dire di Corvaglia, grande vocalist e frontman… sta vivendo un periodo d’oro e la sua motivazione produce grandi risultati on stage; Simona Angioloni è la protagonista dell’unico momento intimistico -creato assieme a Pastorino e a Zuffanti-, quel The Moon Rises Again della produzione Aries, che ha permesso di far scoprire a chi non la conoscesse, una voce ed un talento straordinario.
Ultima citazione per Fabio Zuffanti, un artista “indiavolato”, nel senso dell’iperattività, che si traduce  in perenne situazione creativa, tra libri e contenitori musicali di varia natura.
Anche in questa occasione si dimostra play maker di grande qualità, il fulcro su cui far leva per alzare l’asticella della qualità.
Divertimento per il pubblico ma, questa è la mia impressione, anche per tutti i musicisti.
Il Raindogs non nasce con l’idea del prog, ma una spruzzatina periodica potrà accontentare la nicchia savonese!
Ecco un sunto video, meglio delle mie parole…



                                                               SCALETTA
Prologue     
Non Posso Parlare Più Forte
La Traccia Verde
L’interno Di Un Volto 
In Limine
The Moon Rises Again
La Quarta Vittima
Ode Al Mare
Madman Sings 
La Guerra Dei Mille Anni
Una Sera D’Inverno
Orizzonte Degli Eventi

Bis
La Notte Trasparente