I The Monkees, la risposta americana ai Beatles, nascono nel 1965 grazie ad una selezione pubblicizzata dai giornali dell’epoca, tesa a trovare quattro anti Beatles, fotogenici e giovani: sono Mike Nesmith (voce e chitarra), Micky Dolenz (voce e batteria), Peter Tork (basso e voce) e Davy Jones (voce e percussioni).
Una storia fatta di
alterne fortune, anche se il brano I'm a Believer, scritto per loro da Neil Diamond, appartiene al modo del
pop ed è ritornato alla ribalta con buona periodicità.
L'esordio avvenne
in realtà con i componenti della band in veste di attori per una serie di
telefilm sulla falsariga dei film realizzati dai Beatles, che subito piacque
molto ai giovani statunitensi (ma anche in Italia quando arrivarono in TV “I Monkees”).
I telefilm trasmessi dalla NBC divennero da subito
seguitissimi e furono il mezzo per pubblicizzare le canzoni del gruppo che
ancora non esisteva.
Una storia che
finì presto, anche se una decina di album sono lì a testimoniare un’iniziale prolificità.
L’ultimo episodio risale allo scorso anno, quando la celebrazione del cinquantennale portò al rilascio di un album, “Good Times!”, una sorta di ultimo atto che riconduce a qualcosa di lontano, piacevole da ricordare e… riascoltare.
Il “passato” si ripropone già con la splendida title track che fu
scritta da Harry Nilsson, e che presenta Dolenz in duetto con
l’autore grazie a una vecchia registrazione del 1968, abilmente miscelata con
il nuovo arrangiamento.
Anche il
compianto Davy Jones - mancato nel
2012 - è presente in “Love To Love”,
brano scritto da Neil Diamond, che
all’epoca fu scartato ed è rimasto quindi nell’ombra sino all’attuale
riesumazione.
C’è ancora un po’
di antico nel disco: “Gotta Give It Time”
e “Wasn’t Born To Follow”
(interpretata anche dai Byrds), la prima scritta
da Jeff Barry e Joey Levine, la seconda invece firmata dal duo Gerry Goffin e Carole King.
Molti autori e
musicisti rendono onore ai loro maestri più o meno dichiarati, e così in “You Bring The Summer” troviamo la mano
di Andy Partridge ( XTC):
E ancora Rivers Cuomo dei Weezer si mette in luce con la fantastica “She
Makes Me Laughs”:
Ma chi
sorprende maggiormente è l’accoppiata Paul Weller e Noel Gallagher, che firma felicemente “Birth Of An Accidental Hipster”:
La regia è quella
di Adam Schlesinger, compositore, produttore
e songwriter americano che suggella il proprio lavoro ponendo la firma su un
paio di brani, “Our Own World” e “I Was There”.
Un album piacevole, che ancora una volta vede i The Monkees come un “prodotto da plasmare e vendere”, ma che assume il significato della giusta celebrazione: in fondo la loro influenza sulle generazioni di musicisti che li hanno seguiti non è in discussione, e le partecipazioni a cui accennavo ne sono la piena dimostrazione.
1.
Good
Times
2.
You Bring
The Summer
3.
She Makes
Me Laugh
4.
Our Own
World
5.
Gotta
Give It Time
6.
Me &
Magdalena
7.
Whatever's
Right
8.
Love To
Love
9.
Little
Girl
10. Birth Of An Accidental Hipster
11. Wasn't Born To Follow
12. I Know What I Know
13. I Was There (And I'm Told I Had A Good Time)