Con Elisa Montaldo e Anne - Marie Helder
Mi è appena arrivata notizia della prematura scomparsa di Mauro Callegari, conosciuto da vicino nel 2012, quando fui coinvolto in occasione del 1° Val Curone Music Festival, un evento sulla carta vincente, ma che trovò enormi “barriere” naturali, dettate dal clima africano, dal luogo poco raggiungibile e dalla finale dei campionati europei di calcio, dove l’Italia era protagonista.
Fu lui uno degli organizzatori, e
ricordo che il mancato successo della manifestazione provocò numerose tensioni.
La mancanza di serenità mise in
luce ancor di più la sua passione, e mentre tutto sembrava remare contro il suo
pensiero principale era la musica, quella dei suoi beniamini fatti arrivare dal’Inghilterra,
i Panic Room, a cui dedicò tutte le
sue attenzioni, perché il suo spirito organizzativo era forse più legato alla
voglia di toccare con mano un mondo adorato e ora possibile da avvicinare.
Sono solo impressioni fatte dall’esterno,
ho conosciuto Mauro troppo poco per poterne parlarne entrando nei particolari,
ma mi piace contribuire nel ricordo.
Lo rivedo mentre corre indaffarato
in lungo in largo per un campo assolato, nell’introduzione alla vera estate, in
quel caso pronta a dare il meglio di sé, sciorinando, nel momento topico, i 40
gradi.
Da quel giorno ci siamo persi, e
ho pensato che la delusione lo avesse portato ad accantonare certe attività.
E ora trovo la notizia che Mauro Callegari,
a 49 anni, se n’è andato.
Il saluto migliore mi pare possa essere questo, il “solo” della “sua” Anne - Marie Helder, in un pomeriggio assolato di primo luglio, in un clima da festival hippy… in ogni caso con tanta buona musica!