Alcuni
giorni fa ho pubblicato un articolo di terzi in cui era ricordato un concerto
dei King Crimson avvenuto
il 19 marzo del 1974 ad Udine.
In quel post, scritto in totale buona fede, esiste un macroscopico errore, o forse tutta una serie di fraintendimenti ha portato fuori strada su di un argomento delicato quando si parla di King Crimson e di fan musicali in generale, fatto sta che il ritrovamento di un brano, che ha messo in crisi la memoria dello stesso Fripp, necessita di un giusto protagonista, una persona da poter ringraziare per la scoperta, attribuendo i dovuti meriti, magari stabilendo percentuali corrette tra chi ha contribuito alla rivelazione.
Questo
era l’articolo:
https://mat2020.blogspot.com/2021/03/king-crimson-udine-il-19-marzo-1974.html
Ad
aiutarmi in questo atto di democrazia musicale è Mauro Furlan, che prova
a riscrivere la storia nella sua completezza, aggiungendo un po' di
documentazione che inserisco a seguire.
Questo il suo racconto…
Come Alessandro Pizzin (in arte anche Alieno De Bootes) ha più volte
documentato in varie sedi,
la cosiddetta
vicenda della “canzone perduta” nasce
dall’aver custodito per anni una audiocassetta donatagli dall’amico Tullio
Angelini (musicista, musicologo, discografico indipendente e ricercatore antropologico),
meritorio futuro organizzatore di rassegne musicali internazionali di musiche
di confine, quali ZATTERE ALLA DERIVA e soprattutto ALL FRONTIERS, nonchè
produttore di numerosi album di grande importanza documentale per le nuove
musiche con la sua etichetta MoreMusic.
La cassetta in questione (peraltro un riversaggio ottenuto dall’originale
registrazione acrobaticamente eseguita con un Geloso a bobine), documentava
qualche cosa di sonicamente “anomalo”, data la presenza di una canzone
completamente sconosciuta (anche ad un appassionato ascoltatore come
Alessandro).
Da qui una sua estemporanea segnalazione a Sid Smith (c’è
tutta una sfilza di e-mail che lo documentano), che all’epoca
ancora non conosceva di persona, ma che aveva apprezzato come autore del
meraviglioso libro sulla band di Robert Fripp. Con questa segnalazione (siamo
verso la fine del 2005), Alessandro voleva provare a condividere questa sua, come
dice lui, “bizzarra supposizione”, ovvero l’esistenza
di un brano dei King Crimson rimasto fino ad allora completamente inedito e - per
certi versi - DIMENTICATO.
Lo scambio di e-mail documenta, usando sempre le parole di Alessandro, “...l’avventura nel mondo parallelo crimsoniano di un appassionato qualsiasi, che di colpo offre un contributo inatteso alla storia di uno tra i suoi gruppi preferiti”.
La misteriosa canzone in oggetto, pensata per il tour del 1974, che
preannunciava l’album ‘Starless...’ ed iniziato da Udine il 19 marzo del 1974, era parte
integrante della scaletta del concerto (ma lo fu SOLO per quel concerto!) e
appariva all’ascolto un brano completo di tutte le componenti (strofe, cambi
solo e finale).
C’è anche da notare che al momento di iniziare il tour, in
realtà parte dei brani eseguiti erano ancora incompleti. Lo stesso brano che dà il titolo
al disco era proposto con le liriche ancora in divenire, con John Wetton costretto
a cantare con una sorta di grammelot verbale. I testi erano stati scritti, come
del resto tutto l’album ‘Starless...’, con la collaborazione di Richard Palmer-James, noto per
essere stato membro fondatore dei Supertramp nonchè paroliere dei nostrani La
Bionda.
Questa “avventura nel mondo parallelo crimsoniano”, si è articolata attraverso
numerosi scambi di e-mail tra Alessandro e Sid Smith, che a sua volta comunicava direttamente con i
componenti la band di allora (“le roi” Fripp compreso). Dopo un lunga serie di
bizzarri botta e risposta tra i destinatari delle indagini, è finalmente stato
trovato il bandolo della matassa grazie proprio a Richard Palmer James, che ha
individuato nel testo cantato la parola “avocado”, che gli ha fatto
improvvisamente ed opportunamente tornare in mente tutte le circostanze
relative alla genesi (quantomeno di testi) di quella particolare canzone
intitolata ‘Guts On My Side’.Poco tempo dopo, Alessandro ha organizzato un evento all’interno di
un contenitore di incontri musicali che aveva chiamato Musica Continua. Tale evento,
che si è svolto a Mestre il 24.11.2006, prevedeva in pratica la presentazione
del libro sui King Crimson di Sid Smith (presente l’autore) ed
una performance (straordinaria e rimasta di fatto UNICA occasione mondiale!) di
Jakko Jakszyk e Mel Collins.
Continua Alessandro: “In
quell'occasione, dove per la prima volta Sid Smith raccontò pubblicamente la
storia di questa scoperta e propose un ascolto in anteprima di parte della
improbabile registrazione da me fornita, era presente un ragazzo che veniva da
Trieste (Degrassi) che, sentita la storia della scoperta del brano, propose a
Sid di recuperare una registrazione a suo dire “migliore” della “mia”... cosa
peraltro probabilmente vera. Qualche settimana dopo, constatata evidentemente
la qualità migliore della sorgente sonora (sicuramente NON un Geloso!), le
parti si accordarono per usare quella registrazione per l'editing ed il
mastering finale.”.
Va da sé che se vogliamo mantenere una certa onestà intellettuale
(e non solo quella), senza la scoperta del mio amico Alessandro nessuno avrebbe
posto l’attenzione su quel concerto (la DGM nei suoi archivi NON HA
la bobina di quella parte della performance).
Pertanto, credo sia giusto dare a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che
è di Dio, citando inopportunamente una frase biblica.
Ovvero: a Mauro
Degrassi sicuramente il merito di aver fornito
una registrazione (probabilmente) decente del concerto di Udine del 19 aprile
1974, ma ad Alessandro Pizzin il merito di averla scoperta (con l’inconsapevole
- ma fondamentale - contributo del taper originale Tullio Angelini).
Questo il brano, che riporta la data sbagliata che, ribadisco, è il 19 marzo 1974.