O.A.K.
Oscillazioni Alchemico Kreative
LUCID DREAMING and the
SPECTRE of NIKOLA TESLA
[6 brani | 42.15]
Immaginifica/Aereostella
Distr. Self | digital Pirames International
Jerry Cutillo, driver dell'idea O.A.K., in
occasione del rilascio del suo nuovo progetto - “Lucid Dreaming and the spectre of Nikola Tesla”
- fornisce alla stampa, e quindi al pubblico, tutti gli elementi oggettivi
per far sì che l’ascolto diventi attivo, cosciente, intelligente… se si è
curiosi.
Nondimeno, cercherò di fornire un mio
commento, brano dopo brano, as usual.
La mia riflessione di sempre è relativa al
fatto che Cutillo, che seguo dal 2008, è un artista di grande esperienza ma la
cui azione nasce fuori dal tempo “giusto” (forse un lustro di anticipo avrebbe
fatto la differenza…), se si pensa alla qualità delle sue proposte in rapporto
alla nicchia di anime che ne usufruisce: le sue composizioni articolate, i temi
serissimi e la collocazione in ambito prog, in questo strano mondo, si
traducono in trame sonore meravigliose e liriche di spessore che rischiano di
non avere adeguata condivisione. Capita a tutti ormai. Non importa, Jerry
rimarrà nella storia per effetto di proposte da diffusione didattica.
Mai banale, sempre alla ricerca di sonorità e
musicisti ad hoc, Cutillo fornisce oggi continuità alla trilogia realizzata nel
periodo 2016-2020, che lo ha visto produrre tre album magnifici - (“Viandanze”
– “Giordano Bruno” – “Nine witches under a walnut tree”), con l’occhio
sempre rivolto in un’unica direzione, quella che mette in risalto figure che,
per mantenere coerenza di idee e comportamenti, andando contro l’ortodossia di
pensiero e sfidando il potere, hanno poi pagato in prima persona con la perdita
della propria vita, a cui si è arrivati in modo violento e brutale, con il
sottofondo assordante dell’indifferenza.
Così è stato per Nikola Tesla, la prog opera che
Cutillo inquadra così:
“Nikola Tesla, considerato il genio che con le sue intuizioni scoprì il XXI secolo (basti pensare ai moderni device con i quali comunichiamo), soffrì per il saccheggio delle sue realizzazioni ed assistette impotente al materializzarsi delle sue innovazioni tecnologiche per fini commerciali o bellici. Un album di canzoni non può cambiare uno scenario diventato col tempo sempre più cupo ma imparando a liberare la nostra energia cinetica per vincere la forza contraria che ci rallenta quando proviamo a correre nei sogni, potremo giungere alla formula con cui ridisegnare il nostro futuro.”
Forse non tutto sarà realizzabile, ma il correre nei sogni indicato dall’autore ha potere terapeutico e va perseguito.
Continua Cutillo:
“Il Time generator Oscilla Alchemicamente e Kreativamente e dallo scoppio della Seconda guerra mondiale, triste evento del quale lo scienziato fu testimone, si arriva all’attuale conflitto tra Russia e Ucraina. Lo sguardo è rivolto ai bambini vittime dell’espressione più brutale e devastante dell’animo umano”.
Il ponte tra passato e presente non è una
forzatura o esercizio di retorica, e la teoria dei corsi e ricorsi storici viene
rappresentata da O.A.K. come il percorso dell'umanità che passa dal senso alla
fantasia e alla ragione e poi, corrompendosi, ricade in basso, nello stato
selvaggio, per riprendere di nuovo il processo di ascesa ed iniziare poi il
ricorso della civiltà.
Nell'occasione i collaboratori musicali spaziano tra gli usuali e le nuove entrate: Jonathan Noyce (ex Jethro Tull) al basso, David Jackson (ex Van der Graaf Generator) ai sassofoni con la presenza di sua figlia Dorie che duetta con Jerry sull’opening track Everything is light. Alex Elena alla batteria, pronto a scandire il tempo e i passaggi della vita complicata di Tesla. E poi due vocalist di pregio, Olja Karpova e Laura Piazzai.
Ma per ogni brano indicherò la line up conseguente.
Si apre con Everything is Light (6:59) a cui partecipano:
David Jackson: Sassofoni
Jonathan Noyce: Basso
Alex Elena: Batteria
Dorie Jackson: Voce
Jerry Cutillo: Voce, Tastieres, Flauto, Chitarre
“Tutto è luce…”, ecco condensato il
pensiero di Tesla, l’uomo che avrebbe voluto illuminare la terra sfruttando
tutta quella energia, potenzialmente rappresentativa di un secondo sole…
Ma i risvolti sono molteplici e il benessere
comune - così come il ciclo delle vita - ne risulta influenzato, e allora, come
descrivere in modo artistico concetti di tale importanza?
Mi sono ben note le doti canore di Cutillo, ma
non conoscevo Dorie Jackson, e il duetto che ne scaturisce è emozionante. Ma ciò
che colpisce è l’atmosfera "scura" che regna incontrastata, un misto di drammaticità e
delicatezza, e quando al minuto 2:36 cambia il registro si ha le netta
sensazione che il viaggio appena intrapreso sarà ricco di soddisfazioni!
Segue Oscillation
Alkemy Kreativity (13:29)...
Jonathan Noyce: Basso
Alex Elena: Batteria
Jerry Cutillo: Voce, Flauto, Tastiere, Chitarre
Sintetizzo la spiegazione ufficiale…
La lunga suite, divisa in sette movimenti, si
focalizza sulla storia di Nikola Tesla, partendo dalla sua nascita in un
villaggio della Serbia in una notte silenziosa con fulmini di rara luminosità,
passando per la sua decisione/promessa di dedicarsi al miglioramento della vita
sulla Terra, sino all’arrivo in una New York devastata dal terremoto e dal
disagio sociale; e poi il lavoro col magnate Edison, la scoperta della corrente
alternata e il contrasto con il datore di lavoro promulgatore della corrente
continua. Ma le sue scoperte passano per fantasie e tale giudizio amplifica la frustrazione di Tesla che vagabonda per giorni fino ad arrivare, una notte,
in Central Park, dove, sotto la pioggia, danza con le ombre elettriche. Un
carosello di voci si miscela nella mente di Tesla, incrociandosi con seducenti geometrie sinfoniche che preannunciano la
nascita di un nuovo mondo.
Difficile da descrivere? Come
abbinare liriche e suoni ad una storia che propone molteplici stati d’animo?
Le skills di Cutillo e dei suoi compagni di
viaggio permettono questo e molto di più, e se si ha la capacità di lasciarsi
trasportare dalla musica, avendo in testa gli intenti dell’autore, l’alchimia
sarà automatica e si entrerà magicamente nel mondo che viene raccontato.
Il mood cambia con discreta frequenza,
seguendo un sentiero che condensa una vita intera ed evidenzia dolore, stupore,
delusione, soddisfazione… e la storia di Tesla diventa un po' la nostra.
L'ascolto abbinato alla conoscenza del contenuto è fondamentale per godere appieno la proposta, ma credo che anche atteggiamenti più basici possano colpire il fruitore occasionale, perché la capacità della musica supera ogni tipo di razionalità, se a proporla sono artisti sensibili e virtuosi.
Il terzo brano si intitola “Learn to run
in your dreams” (6:07):
David Jackson: Sassofoni e Tin Whistle
Jonathan Noyce: Basso
Alex Elena: Batteria
Jerry Cutillo: Voce, Tastiere, Chitarre
Accompagnato dal video, ha rappresentato il biglietto
da visita del nuovo album.
Con questa canzone viene tracciato il ponte
tra gli orrori della guerra vissuti da Tesla e quelli attuali in Ucraina. E il
focus cade sulle conseguenze che toccano le vittime innocenti, i bambini, e gli
effetti sulla loro immaginazione. Nessuno può arrestare la follia dell’uomo e
la musica non può probabilmente avere ruolo decisivo, oltre la protesta, ma una
possibile soluzione viene fornita dall’autore per aiutare a correre nei propri
sogni: attivare l’energia cinetica nel nostro subconscio, vincendo così il
blocco che limita le funzioni oniriche, liberandoci da tutte le trappole
mentali accumulate che ci hanno reso minacciosi, facendo così un decisivo passo
in avanti nel tentativo di migliorare le relazioni umane. La chiosa finale di
Cutillo è ovviamente condivisibile: la guerra non ha vincitori ma soltanto
vittime.
Una
delle canzoni più belle mai ascoltate!
Il video influenza lo stato d’animo ma
l’arrangiamento e l’armonia entro cui si muovono gli O.A.K è da manuale, con il
tocco di Jackson che si riconosce in un nanosecondo ed un finale in crescendo
da brividi. Ed è proprio la pelle d’oca quella che mi colpisce ogni volta che
ascolto “Learn to run in your dreams”, con quel mix di voce e sax che
conduce alla lacrima garantita: di più onestamente, non posso chiedere alla
musica!
Ma sono certo che tutto si chiarirà guardando la clip a seguire...
Arriviamo a “The
Comet and the Dreamer” (7:09):
Olja Karpova (Dikajee): Voce
Jonathan Noyce: Basso
Jerry Cutillo: Voce, Tastiere, Flauto, Chitarre, Lx drums
Lo studio dello spazio fornisce saggezza e
conoscenza, e sono tante le domande che rimangono senza risposta e necessitano
di applicazione.
L’aggregazione e la perfezione che ci
suggerisce l’osservazione dell’etere potrebbe essere un insegnamento, una via
da seguire alla ricerca di un mondo più facile da vivere.
Olja Karpova duetta con Jerry Cutillo in questa
traccia onirica e carica di suggestione; l’incedere è lento e ciò che fuoriesce
dalle casse ha un profumo distopico.
Da ascoltare ad occhi chiusi, da soli o in
piena comunione di intenti, lasciando vagare la mente che, da sola, delineerà i
contorni di un quadro musicale unico.
“White Wings” (4:41) è ad
appannaggio di due soli artisti:
Jonathan Noyce: Basso
Jerry Cutillo: Voce, Tastiere, Flauti, Chitarre, Lx drums
Le ali bianche a cui si fa riferimento appartengono ad un piccione bianco, quello che un vecchio Tesla, dalla stanza del suo
hotel a New York, ritrova ripetutamente, creando una sorta di legame dove la
scienza e il genio umano incontrano la bellezza naturale e lo spirito libero e
ispiratore.
Un’altra perla che, essendo di durata
contenuta, potrebbe trovare rotazione radiofonica (di nicchia): bellezza assoluta,
potenziale colona sonora, capace di creare immagini e suoni onomatopeici. Il
dialogo tra uomo e uccello diventa concreto nel corso dell’ascolto.
Jerry Cutillo appare maestro anche quando disegna melodia pura.
A chiusura troviamo “The Silver Cord”
(3:51)
Laura Piazzai: Voce
Jonathan Noyce: Basso
Alex Elena: Batteria
Jerry Cutillo: Tastiere, Chitarre
La vita di Tesla è al capolinea e la sua mente
elabora un paio di pensieri abbastanza comuni - ma in contrasto tra loro - quando si
arriva al tirare le somme: il rimpianto di non poter avere una seconda chance
per rimediare agli errori commessi e la certezza che la vita andava vissuta in
quel modo… solo in quel modo.
Ma l’uomo è solo una parte del creato, e anche
in sua assenza l’armonia dell’Universo seguirà il suo corso.
Laura Piazzai ci prende per mano e ci porta
alla fine. La fine di tutto, perché la sua vocalizzazione, gli arrangiamenti, l’accompagnamento,
rappresentano un atto conclusivo che viene captato in modo naturale anche da un
ascoltatore occasionale.
Un quadro sonoro carico di spleen, e in un
attimo riviviamo la vita di Nikola Tesla e di chiunque porti sul volto i segni
della sofferenza.
L’opera rock di O.A.K. finisce qui e rimane un
senso di vuoto, per il dramma che si è appena vissuto e per la conclusione di
un momento coinvolgente che, fortunatamente, si può rinnovare.
Vorrei rilasciare una serie di elogi e aggettivi
positivi per Jerry Cutillo, per la sua storia, per il suo modo di essere
artista aperto ad ogni contaminazione, per il suo impegno sociale e culturale,
ma… oggi il mio scopo era quello di mettere su carta emozioni e fatti oggettivi
di un nuovo progetto e, al di là della stima per l’artista vorrei sottolineare
come “Lucid Dreaming and the spectre of Nikola Tesla” sia tra i migliori
album che abbia mai ascoltato.
E chissà che la magia del disco non possa riproporsi su qualche palco, prossimamente!
BIOGRAFIA JERRY CUTILLO E O.A.K.
https://athosenrile.blogspot.com/2022/08/biografia-di-jerry-cutillo-oak.html
OAK:
Aereostella:
Self distribuzione:
https://www.self.it/ita/details.php?nb=8034094090946&tc=c