The Samurai of Prog- “OMNIBUS II –
The Middle Years”
Seacrest Oy
Boxset/Compilation
“OMNIBUS II – The Middle
Years” è un
sunto importante del lavoro dei The Samurai of Prog,
costituito da quattro album originali a cui sino state aggiunte alcune bonus tracks,
un cofanetto sontuoso che darà piena soddisfazione agli amanti del genere, non
solo agli ascoltatori fidelizzati della band.
Trattasi di dischi che ho commentato
nel passato, per cui riproporrò di volta in volta il link alla recensione,
soffermandomi solo sulle novità.
Per chi non li avesse mai ascoltati è
questa l’occasione buona per entrare in contatto con una vera multinazionale
del prog, la cui ossatura è fornita dai tre musicisti di riferimento, l’italiano
Marco Bernard al basso, il finlandese Kimmo Pörsti alle
percussioni e l’americano Steve Unruh al violino/flauto/voce.
Ovviamente i tre sono molto di più che meri strumentisti, ma le peculiarità emergeranno nel corso della lettura.
Segnalo anche l’uscita avvenuta a fine 2018 di “OMNIBUS-The Early Years” - quindi il prodotto di un’epoca più lontana -, il cui commento è fruibile al seguente link:
https://athosenrile.blogspot.com/2018/12/the-samurai-of-prog-omnibus-early-years.html
Attorno a loro, sopra, sotto e ai fianchi, i tre Samurai sono soliti avvalersi di un numero impressionante di musicisti provenienti da ogni parte del mondo. Anche questo si svelerà a poco a poco, leggendo l’articolo.
Un po’ di informazioni generali
fornite dal gruppo a proposito del nuovo progetto.
Chiariamo intanto che cosa si nasconde
dietro alla seconda parte del titolo, “The Middle Years”, che
svela lo spazio temporale che racchiude i quattro dischi, delineando però la
progettualità della band, che considera mediana la produzione che dal 2017
arriva al 2020, e quindi ipotizza un nuovo e prolifico percorso da qui ai prossimi
anni.
Naturalmente sono lavori particolarmente amati dai TSoP, come loro stessi dichiarano.
Partiamo da “On We Sail”, maggio 2017, di cui all’epoca scrissi così:
https://athosenrile.blogspot.com/2017/05/the-samurai-of-prog-on-we-sail.html
Questa le due novità inserite nel nuovo contesto:
10.
The Iron Mask (02:34)
11.
Pentahedron (05:09)
Inizio dalla breve “The Iron Mask”, una creazione di Oliviero Lacagnina; questi i musicisti impegnati:
Marco Bernard: basso
Kimmo Pörsti: batteria e percussioni
Steve Unruh: violin e flauto
Oliviero Lacagnina: tastiere
Rafael Pacha: chitarra acustica
Marcel Singor: chitarra elettrica
Si conferma la capacità di creare
immagini attraverso la musica.
Un’iniziale colonna sonora perfetta
per un film d’azione anni ’70 - con la tipica tensione continua - si trasforma
in un lampo in un’aria classicheggiante condita da elementi rock pennellati
dall’elettrica. Meraviglioso strumentale che in poco più di due minuti sintetizza
un modo di concepire “il mestiere” e diventa il biglietto da visita del gruppo.
La seconda novità è rappresentata da “Pentahedron”,
di Octavio Stàmpalia.
I crediti:
Marco Bernard: basso
Kimmo Pörsti: batteria e percussioni
Steve Unruh: violin e chitarra
acustica
Octavio Stampalìa: tastiere
Marcella Arganese: chitarra elettrica
Un altro strumentale meraviglioso, carico di cambi di percorso, tra folklore e sacralità, tradizione popolare e novità: una capacità descrittiva fuori dal comune che in cinque minuti spinge verso differenti stati d’animo.
Nel link su proposto è presente una mia intervista agli autori ma appaiono icastiche le considerazioni che i Samurai inseriscono nelle note oggettive di OMNIBUS-2, che a proposito di “On We Sail” ne raccontano i temi fondanti:
<<Spesso, scegliamo i nostri temi pescando dall'arte e dalla letteratura, ma per “On We Sail” è il tema che ha scelto noi. In un breve lasso di tempo quattro dei nostri precedenti collaboratori erano morti in modo piuttosto scioccante. E non era passato molto da quando Steve aveva vissuto preoccupazioni relative al suo stato di salute. Quindi l’argomento “morte” è stato in cima alla mente durante la realizzazione di questo album. Il risultato, curiosamente, è diventato un album vivace seguendo temi di perseveranza e grinta. Come affermavano le note di copertina originali:
"Di fronte a cose così
pesanti su larga scala, possiamo sentirci come se fossimo minuscole creature su
una piccola zattera, che ondeggiano lungo un fiume canyon impetuoso, evitando a
malapena le rocce frastagliate. O forse siamo a bordo di un'antica nave greca,
di fronte a probabilità impossibili mentre onde massicce e mostri dal profondo
incombono. L'esperienza ci insegna che le probabilità di sopravvivenza sono, di
fatto, impossibili. Prima o poi, qualcosa ci porterà. Ma le nostre vite non
sono definite da una lotta per l'immortalità. La vita è ciò che facciamo con la
nostra temporanea fuga dall'oblio. È un fiore che sboccia, un uccello che
canta, un marinaio che padroneggia l'arte della navigazione nonostante le acque
pericolose. Sviluppiamo ed esprimiamo chi siamo, chi vogliamo essere, nel bel
mezzo della battaglia per la sopravvivenza. Visto attraverso certe lenti,
quello sviluppo e quell'espressione possono sembrare inutili. Ma visto
attraverso gli altri, appare bello, eroico e significativo oltre la tomba".>>
Passiamo ad "ARCHIVIARUM", del febbraio 2018:
https://athosenrile.blogspot.com/2018/02/the-samurai-of-prog-archiviarum.html
Anche in questo caso sono due le novità, perché oltre alla bonus “White Skies” troviamo una nuova versione di “La Oscuridad”, di Lalo Huber, che vede la seguente lineup:
Marco Bernard: basso
Kimmo Pörsti: batteria e percussioni
Steve Unruh: violin e flauto
Lalo Huber: tastiere
Carlos Lucena: chitarra elettrica
Ariane Valdiviè: voce
Marcelo Ezcurra: voce
Nella canzone originale compariva
Michelle Young alla voce e non erano presenti Valdiviè e Ezcurra.
Traccia lunghissima in cui domina il pathos e la capacità di stimolare gli aspetti emotivi.
“White Skies” è un’altra creazione italiana, di Alessandro Di Benedetti, che firma musica e lirica.
Marco Bernard: basso
Kimmo Pörsti: batteria e percussioni
Alessandro Di Benedetti: tastiere, chitarra
ritmica e cori
Kari Riihimäki: chitarra elettrica
Daniel Fäldt: voce
Un altro sentiero lunghissimo, di quelli che in ambito prog si è soliti definire “suite”, dove il contenuto è compendio di storie e stili, contenitore vario e affascinante, vero accrescimento del disco originale.
Dicono i TSoP a proposito di "ARCHIVIARUM":
<< “Archiviarum” è una raccolta di registrazioni speciali che TSoP ha realizzato nel corso degli anni. Quattro tracce sono state create nuove per l'album, alcune erano inedite, alcune erano apparse in altri progetti con cui i TSoP erano coinvolti, e una era una cover. A tutti è stato dato un nuovo trattamento e un nuovo mix, e in alcuni casi nuovi accordi. Dopo aver completato questo album di tipo "compilation", siamo rimasti felicemente sorpresi di scoprire che, nonostante le sue origini frammentarie, “Archiviarum” è cresciuto in un'esperienza di ascolto coesa, e ora si pone come un vero e proprio album nel nostro catalogo.>>
E arriviamo al terzo episodio, “Toki No Kaze”, del maggio 2019:
https://athosenrile.blogspot.com/2019/05/the-samurai-of-prog-yoki-no-kaze.html
Non sono presenti pezzo aggiuntivi.
<< “Toki No Kaze” ("Wind
of Time") è un'opera a tema, dove tutte le tracce sono state ispirate alle
opere animate di Hayao Miyazaki. Come spesso accade, la copertina è stata
abbellita con le meravigliose creazioni di Ed Unitsky, ma questa volta
presentava anche la copertina interna e l'artwork del libretto della figlia di
Marco, Alessandra. (più tardi, la figlia di Kimmo avrebbe cantato in alcuni
lavori TSoP, quindi la nostra band è diventata un affare di famiglia!).
Come sentirete, “Toki No Kaze” presenta un tono cinematografico, come se stessimo creando colonne sonore per i film di Miyazaki, ma visto attraverso il prisma dei musicisti di rock progressivo.>>
L’ultimo album proposto è “Beyond the Wardrobe”, rilasciato nel novembre del 2020:
https://athosenrile.blogspot.com/2020/11/the-samurai-of-prog-beyond-wardrobe.html
Sono un paio le traccia supplementari:
10.
Killing Hopes (08:18)
11. Take Me Down (07:57)
Parto da “Killing Hopes”,
musica e testo di Marco Grieco…
Marco Bernard: basso
Kimmo Pörsti: batteria e percussioni
Steve
Unruh: violin e flauto
Marco Grieco: tastiere, chitarra acustica,
cori
Àkos Bogàti-Bokor: chitarra elettrica
e acustica
Elisa Montaldo: voce
Prima parte con profumo di “YES”, per effetto di un gioco vocale che vede primeggiare Elisa Montaldo, la cui raggiunta maturità musicale permette di accantonare lo strumento di riferimento per coltivare la sua poliedricità. Un successivo lungo “solo acustico” diventa preludio alla maestosità di un esempio di prog sinfonico… quanti ricordi può evocare una trama sonora, seppur nuova!
“Take Me Down” è un ulteriore
parto di Alessandro Di Benedetti, che è autore di musica e parole:
Marco Bernard: basso
Kimmo Pörsti: batteria e percussioni
Alessandro di Benedetti: tastiere, cori
e percussioni
Rafael Pacha: chitarra acustica
John
Wilkinson: voce solista
Marcel Singor: chitarra elettrica
John Wilkinson conduce vocalmente la
traccia mentre la sezione ritmica si inerpica su tempi composti che faranno la
felicità del progster più esigente.
Ma la voce dal vago sapore genesisiano - unita agli arrangiamenti particolarmente riusciti - riporta ad un mondo sonoro che appare al contempo lontano - se si pensa alla nascita - ma fresco e ancora innovativo.
<<“Beyond the Wardrobe” è, in un certo senso, il pezzo di accompagnamento del nostro catalogo a “On We Sail”; sono entrambi un po’ nella vena "crossover", rispetto agli altri nostri lavori. Le canzoni sono liberamente basate su un tema preciso, che ha a che fare con il concetto di "partire per l'avventura", mentre gli strumentali attingono pesantemente a temi di musica classica, dando a questo album il suo carattere unico e riconoscibile. Ma in realtà, “Beyond the Wardrobe” è semplicemente un album pieno di musica originale che abbiamo amato e apprezzato molto. Contiene anche alcuni dei passaggi musicali più difficili che abbiamo mai registrato.>>
Concludono i The Samurai of Prog:
<< Una band può essere buona solo quanto le composizioni che suona, e a questo proposito, siamo stati incredibilmente fortunati. Come una palla di neve che rotola in discesa, con dimensioni e velocità in continua crescita, abbiamo raccolto un elenco da sogno di compositori e artisti, ospitati lungo la nostra traiettoria. Lontano dalle nostre origini di band principalmente dedita alle "cover", abbiamo trovato il nostro groove creando musica originale in un rapporto simbiotico con compositori di tutto il mondo. A volte scriviamo i testi o co-scriviamo le canzoni, a volte interpretiamo e riarrangiamo demo relativamente complete, e a volte non siamo che fedeli esecutori di composizioni formali. Ma in tutti i casi, ringraziamo i nostri fantastici autori per aver contribuito a costruire la strada su cui viaggiamo. Ringraziamo anche gli artisti ospiti per aver contribuito a far brillare le composizioni e, come sempre, ti ringraziamo, ascoltatore, per esserti unito a noi lungo la strada!>>
Un altro grande lavoro, per quanto mi riguarda entusiasmante, ma vorrei sottolineare ancora una volta come sia
impossibile godere dei progetti dei TSoP se non li si esamina nella globalità, prendendo
coscienza del lavoro continuo e pressante che rende la band come la più attiva
in assoluto tra quelle esistenti.
Non solo musica, ma immagini e cura
dei dettagli in fase di produzione e post- produzione, e credo che avere nelle mani
una confezione di un qualsiasi “album Samurai” provochi una gioia fisica simile a quella procurata dal contatto col vinile e da tutte le sue
componenti.
La cura dell’artwork, quasi sempre
nelle mani di Ed Unitsky, rappresenta una peculiarità diventata marchio di
fabbrica.
Cofanetto - quasi cinque ore di musica - che non può mancare nella collezione dell’amante del prog!
Boxset/Compilation,
realizzato nel 2021
Tracce
"ON WE SAIL"
1. On We Sail (06:21)
2. Elements of Life (07:57)
3. Theodora (05:55)
4. Ascension (05:19)
5. Ghost Written (09:40)
6. The Perfect Black (09:30)
7. Growing Up (05:42)
8. Over Again (04:06)
9. Tigers (10:35)
Bonus tracks:
10. The Iron Mask (02:34)
11. Pentahedron (05:09)
Total time 72:52
"ARCHIVIARUM"
1. Keep the Ball Rolling (06:07)
2. Ahead of Fortune (05:16)
3. La Oscuridad (09:50)
4. Cristalli (05:24)
5. Elitropìa (04:56)
6. The Sleeping Lover (08:32)
7. From This Window (10:37)
8. Ice (09:41)
9. Predawn (04:08)
Bonus tracks:
10. White Skies (10:49)
Total time 75:27
"TOKI NO KAZE"
1. A Tear in the Sunset (08:07)
2. Fair Play (02:34)
3. Zero (07:40)
4. The Never Ending Line (04:55)
5. Au Contraire (05:07)
6. Reality (09:24)
7. The Bicycle Ride (04:36)
8. Castle Blue Dream (07:38)
9. The Spirits Around Us (05:59)
10.
Nausicaa e i Custodi della Vita (05:48)
11.
Think Green (06:30)
12.
La Magia è la Realtà (06:22)
Total time 74:47
“BEYOND THE WARDROBE”
1. Another Time (06:22)
2. Dear Amadeus (08:52)
3. King of Spades (05:54)
4. Forest Rondo (05:50)
5. Jester's Dance (06:47)
6. Kabane (07:33)
7. Marigold (02:33)
8. Brandenburg Gate (04:24)
9. Washing the Clouds (07:28)
Bonus tracks:
10. Killing Hopes (08:18)
11. Take Me Down (07:57)
Total time 72:08
Line-up
- Steve Unruh / vocals, guitars, flute, violin
- Marco Bernard / Shuker, Rickenbacker and Dingwall
basses
- Kimmo Pörsti / drums, percussion
With:
- Kerry Shacklett / keyboards
- Srdjan Brankovic / electric guitars
- Octavio Stampalía / keyboards
- Rubén Álvarez / electric & acoustic guitars
- Luca Scherani / keyboards
- Michelle Young / vocals
- David Myers / keyboards
- Jacques Friedmann / electric guitars
- Sean Timms / keyboards
- Mark Trueack / vocals
- Jacob Holm Lupo / electric guitars
- Oliviero Lacagnina / keyboards
- Flavio Cucchi / classical guitar
- Brett Kull / electric guitar
- Stefan Renström / keyboards, vocoder
- Daniel Fäldt / vocals
- Roberto Vitelli / Moog Taurus pedals
- Rafael Pacha / acoustic guitar
- Marcel Singor / electric guitar
- Marcella Arganese / electric guitar
- Eduardo García Salueña / keyboards
- Lalo Huber / keyboards
- Carlos Lucena / electric guitar
-
Ariane Valdiviè / vocals
-
Marcelo Ezcurra / vocals
-
Michele Mutti / keyboards
-
Stefano Galifi / vocals
- Stefano Vicarelli / keyboards
- Marek Arnold / sax
- Fran Turner / electric guitar
- Alessandro Di Benedetti / keyboards, electric rhythm
guitar, backing vocals
- Kari Riihimäki / electric guitar
- Marc Papeghin / French horn, trumpet
-
Pablo Robotti / electric guitar
-
Massimo Sposaro / electric guitar
- Federico Tetti / guitar
- Yuko Tomiyama / keyboards, vocals
- Alan Kamran Shikoh / electric guitar
- Jose Medina / orchestration
- Antony Kalugin / keyboards
-
Sergio Chierici / keyboards
-
Danilo Sesti / keyboards
-
Kenrou Tanaka / guitar
-
Elisa Montaldo / vocals
-
Alice Scherani / vocalization
- Michele Marinini / vocals
- Ronaldo Rodrigues / keyboards
- Carmine Capasso / electric guitar
- Christian Bideau / keyboards
- Ton Scherpenzeel / keyboards
- Marco Grieco / keyboards, acoustic guitar,
background vocals
- Àkos Bogàti-Bokor / electric and acoustic guitars
- John Wilkinson / lead vocals
Artwork: Ed Unitsky
Label: Seacrest Oy - SCR-1034 (2021, Finland)