Dopo 26 anni, Pete Townshend cambia
dimora e la notizia, di per sé molto personale, diventa oggetto di chiacchiera
pubblica, soprattutto per gli amanti del rock con qualche anno sulle spalle.
Oltre agli aspetti sentimentali, legati ad importanti cambiamenti di vita che lo vedranno trasferirsi in qualche splendida casa di campagna, fa notizia il fatto che Pete non rinuncerà alla sua storica “console”, un banco analogico con cui lavora sin dal 1970.
La vecchia e storica casa, venduta ad
agosto, si trova nel quartiere di Richmond Hill, posto in una collina a nord di
Londra che, attraverso campi, frutteti e vigneti arriva fino all'interno di
Richmond Park, il parco dei cervi recintato da Carlo I: una zona magnifica ma,
evidentemente, non più a misura del settantaseienne chitarrista degli Who.
La casa, appartenuta in precedenza a
Ronnie Wood degli Stones, è stata venduta per oltre 17 milioni di euro.
Il trasloco ha costretto Pete a separarsi dal suo home studio, ma non dalla console Neve BCM10, utilizzata per molti dei sui capolavori.
Pete Townshend ha affidato ad Instagram il suo pensiero:
“Quindi, la casa in cui ho vissuto per 26 anni a Richmond ora è venduta. Uno strazio. Cambiare casa non è piacevole, soprattutto perché lasciandola ho detto addio anche al mio studio di casa (che ho aiutato a costruire per Ronnie Wood quando viveva nella casa prima di me nel 1973) prodotto molte mie canzoni e un po’ di musica commerciale".
A proposito del banco analogico a cui non ha rinunciato aggiunto:
"La console è una Neve BCM10 del 1970. L’ho utilizzata per mixare ‘Live at Leeds’. Ci ho registrato il pianoforte per ‘Love, reign o'er me’. L’ho utilizzata per i sintetizzatori in ‘Quadrophenia’, la musica del film di Ken Russell ‘Tommy’, ‘Baba o’riley’, ‘Won't get fooled again’. Questa console ha qualcosa di magico per me. La amo davvero. Raramente sono riuscito a tirarne fuori un brutto suono. Ora è nel mio nuovo studio in campagna, e la uso con un registratore a 8 tracce per fare demo che spero saranno interessanti come la lista di canzoni e colonne sonore che ho citato”.
E noi aspettiamo nuovi capolavori… la campagna può creare l’atmosfera propizia!