Primi anni Settanta,
sono un adolescente che sente nell’aria il profumo della musica, attratto da
quanto sta nascendo intorno, affascinato da ogni aspetto al contorno.
Non può sfuggirmi quel
ragazzo che ogni giorno esce dal portone vicino al negozio di alimentari dei
miei zii, con il “permesso” di portare lunghi capelli, ed una “valigia” che
suggerisce che all’interno è presente uno strumento a corda, che
successivamente scoprirò sia un basso elettrico. E io suoi colleghi di
avventura, sono come lui… come sembrano alternativi!
Quel bassista era ed è
(anche se ha da tempo appeso lo strumento al chiodo) Mario Pignata, e ha fatto
parte di uno dei gruppi più importanti del prog rock savonese. Mi capitò anche
di fare una piccola jam con lui (e Beppe Aleo alla batteria), ma questa è un’altra
storia.
Ho ritrovato Mario in altri
ambiti in periodi recenti, ma questo ricordo mi permette di proporre quella
band.
Il sestetto de Il Giro Strano - era questo il nome - non riuscì
mai a pubblicare un Lp durante la propria attività, come già sottolineato temporalmente
focalizzata nei primi anni ’70.
Un minimo di storia…
Il gruppo si forma a
Savona nell’estate del 1971 sulle ceneri dei Tramps e dei Voodoo, due band
piuttosto conosciute nella zona, e inizia subito a farsi notare in svariati e
importanti festival pop, tra cui quello di Villa Pamphili e il Pop Meeting di
Genova.
Quando finalmente arriva
la proposta contrattuale, viene chiesto alla band di trasferirsi a Roma per le
session d’incisione, ma nessuno dei componenti si sente pronto, e il loro rifiuto
al trasferimento determina la fine della loro “carriera” in gruppo.
Il cantante Mirko
Ostinet tenterà senza riscontro la carriera solista, mentre Alessio Feltri
formerà La Corte dei Miracoli nel 1976 e successivamente una nuova edizione de Il
Giro Strano.
L'ultima versione della
band risale al 1978-79, quando Feltri, unico componente originale, formò un
trio ispirato da Emerson Lake & Palmer con il bassista Silvio Melloni e il
batterista Mauro Biglietto (poi sostituito da Beppe Aleo). L'attività di questo
gruppo è documentata da quattro brani che compaiono nella compilation Progressive
Voyage, accreditati però sul disco alla Corte dei Miracoli, oltre ad brano inedito del 1972, “Shadow of a dream”.
Fortunatamente, alcune
registrazioni del gruppo, risalenti al periodo ’72-’73 e rimaste per anni nel
cassetto, verranno recuperate nel 1992 dalla Mellow Records che le sintetizzerà
in un album intitolato “La divina commedia”,
disco per addetti ai lavori e appassionati specifici.
La riflessione
oggettiva è quella che se la band avesse potuto incidere in modo professionale probabilmente
non avrebbe affatto sfigurato rispetto a colleghi ben più blasonati, le
capacità tecniche e creative di certo non mancavano.
Ascoltiamo frammenti
delle loro incisioni…
Il Giro
Strano - “La Divina Commedia”
Mellow
Records (1992), 56 minuti
Tracklist:
1. 13th
Transistor
2. Corridoio
Nero
3. Vecchio
Oldsea
4. La Divina
Commedia
a) Inferno
b) A Riveder
Le Stelle
c)
Purgatoria
d) Paradiso
5. Il
Pianeta Della Verità
Formazione:
Mirko
Ostinet - vocals
Alessio
Feltri - keyboards
Mariano Maio
- sax, flute
Valentino
Vecchio - guitar
Mario
Pignata - bass, guitar
Delio
Sismondo - drums
DISCOGRAFIA:
CD
La Divina Commedia - Mellow -1992, registrazioni del
1972-73
PARTECIPAZIONI
A RACCOLTE DI ARTISTI VARI
Progressive
voyage
(con Shadow of a dream) Mellow -1993
CD compilation comprendente anche Quella
Vecchia Locanda, Corte dei Miracoli, Dietro Noi Deserto, Zauber ed altri