Clapton
definisce la canzone come "una storia d'amore accaduta un centinaio
d'anni fa".
Chi
era... chi é Patty? Ecco
come è descritta.
È stata la musa dei miti rock, ha sposato George
Harrison ed Eric Clapton, con loro e molti altri ha diviso sesso, droghe,
alcol e triangoli sentimentali ad alto rischio. Per lei sono nati brani immortali
come "Something" dei Beatles e "Layla" di Eric
Clapton.
Patricia Ann Boyd raccontò tutto senza censura,
nella biografia "Wonderful
Today".
Negli
anni '60 della Swinging London, dell'estate dell'amore e della controcultura,
con la sua figura esile ed aggraziata, Pattie divenne un mito, un'icona di
bellezza proprio come la contemporanea indossatrice Twiggy. Tanto
fascino non passò inosservato fra le divinità del rock e la Boyd fu amica (per
molti anche amante) di Mick Jagger e John Lennon, ma fece scalpore
soprattutto il tormentato triangolo tra lei, George Harrison ed Eric
Clapton.
Proprio
i dettagli su questa liaison sono quelli che destano maggiore scalpore. Pare
che Eric Clapton, pazzo d'amore per la Boyd, allora moglie del suo miglior amico
Harrison, arrivò a minacciare di distruggersi con l'eroina se
lei non fosse fuggita con lui. "Sei pazzo? risposi" si legge
in "Wonderful Today", "no, è proprio così, è finita disse Clapton".
Non
lo vidi più per tre anni, fece quello che aveva detto, divenne schiavo
dell'eroina. Ma lui e noi tutti prendevamo già un sacco di roba: cocaina,
marijuana, stimolanti, tranquillanti".
Dietro
l'estate dell'amore, i capelli lunghi e i camicioni hippie, dietro inni alla
vita come "Here Comes The Sun", si nascondevano gli eccessi
tossici e l'infedeltà. "George mi suonava Something in cucina",
scrive la Boyd, "ma poi si infilava in camera da letto con
Krissie, moglie di Ron Wood, Maureen, moglie di Ringo, e molte altre. Era
ossessionato dal dio indù Krishna , sempre circondato da mille
concubine. Voleva essere così".
Un
triangolo di autodistruzione, con Harrison schiavo della cocaina "che
gli cambiò la personalità, era sempre depresso", e Clapton
che dopo essersi ripulito dall'eroina annegava nella vodka. "Mi voleva
portare in una direzione che non avrei certo voluto", si legge ancora
nelle memorie di Pattie Boyd, "ma quando mi cantò Layla e mi resi conto
di aver ispirato tanta passione e creatività, caddi fra le sue
braccia". E furono nozze e colossali bevute.
Pur non
essendo la classica groupie che vive per far sesso con le rockstar, fra una
tirata di coca e una sbronza al whisky, Pattie si trovò presa nel turbine. Come
quella volta tra le 25 camere da letto della villa vittoriana di Clapton, a Friar
Park, descritto come "un manicomio, dove tutti erano
ubriachi e andavano con tutti". E quei tutti hanno nomi celebri, come
gli altri tre Beatles, il manager Brian Epstein, Keith
Richards degli Stones, Joe Cocker, Jimmy Page degli Zeppelin,
gli amici invasati dell'induismo e dell'Oriente, John Riley, medico
di Harrison a cui preparava il caffé con l'Lsd.
A me
piace pensare a "Layla" come ad una bella canzone, in qualsiasi
salsa la si proponga, cercando di obliare che dietro ad un riff indovinato, e a
parole d'amore, si celi tanto dolore...
droga sesso e rock'n'roll...Slowhand di certo non si è fatto mancare niente...E' sempre stato attorniato da belle donne,da grandi musicisti..il gotha della musica contemporanea che in occasioni difficili si sono dimostrati anche grandi amici (Pete Townshend )...Oltre alle tante collaborazioni,penso ai tre supergruppi..quali i Cream....i Blind Faith e i Derek & The Dominos..dei quali Clapton fece parte..Una vita all'insegna dell'eccesso..,del super..del grande..Grande musicista,grande musica,grandi amici,grandi sofferenze .....
RispondiEliminaGrazie per questo articolo Athos,davvero interessante!
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