lunedì 4 marzo 2019

Paolo Siani ft Nuova Idea + Fungus Family in concerto


Paolo Siani ft Nuova Idea + Fungus Family in concerto
 Genova, 2 marzo

Sabato 2 marzo ho rivisto un concerto “genovese” dopo lungo tempo; l’occasione era imperdibile: due band di area “prog”, concettualmente e generazionalmente distanti tra loro, ma unite da un amore certificato, quello di una musica specifica, ed entrambe con un nuovo album da proporre, di cui MAT parlerà nei prossimi giorni.
Era anche il momento dell’incontro tra amici, del ritorno di Paolo Siani nella sua Genova, della ritrovata verve di due antichi musicisti che, dopo qualche problemino fisico, sono apparsi sul palco grintosi più che mai: Marco Zocheddu e Martin Grice.

Serata condotta dal presentatore rock per antonomasia, Carlo Barbero, che fa gli onori di casa dal palco del Teatro Carignano.
Ancora una volta l’organizzazione è di Black Widow Records, etichetta con cui le due band hanno realizzato il nuovo progetto.

L’inizio di spettacolo è affidato alla Fungus Family, composta da:

Alejandro J. Blissett: Composer
Dorian Deminstrel: Lead & Backing Vocals, Acoustic Guitar
Carlo “Zerothehero” Barreca: Bass & Noises
Cajo: Drums
Claudio Ferreri: Organ, Piano & Keyboards
Alessio “Fuzz” Caorsi: Lead Guitar



Sul palco sono in cinque… il video a seguire sarà esplicativo.
Ho utilizzato l’inglese rispettando, almeno credo, il pensiero della band, che in quella lingua si esprime, e non potrebbe essere altrimenti se si prova a dare una collocazione più ampia alla loro musica, un rock psichedelico che sfocia nel prog per effetto della grande libertà espressiva, con sfumature che riportano ai Doors e a rivoli del Canterbury sound, e l’impressione è quella che una serata in piena libertà potrebbe condurre a performance interminabile, sulla scia di Jerry Garcia e soci.
Presentano tutto il nuovo “The Key of the Garden”, fatto di inediti, ma con due innesti “nobili”, cover abbastanza atipiche, ma di forte impatto: “See Emily Play” (dei Pink Floyd) e “The Weaver’s Answer  (dei Family).
Questa la scaletta di serata, seppur “mutilata”:


Sound potente, grande coesione e un’alchimia che si realizza grazie anche al “naturale” movimento da palco del frontman Dorian Deminstrel.
Una buona acustica e un gran lavoro del service hanno permesso di godere a pieno un set notevole.

Ecco qualche testimonianza, in attesa di un commento più approfondito del disco:


Un pò di sosta alla fine del primo step, con la possibilità di chiacchierare con altri musicisti presenti in platea, come Nico Di Palo e Enrico Casagni, quest’ultimo tra i fondatori delle Nuova Idea.

La ripresa vede un siparietto condotto da Carlo Barbero che mette in primo piano un Paolo Siani molto emozionato, che elenca i compagni di viaggio che si succederanno nell’arco della serata, alcuni dei quali presenti nell’album appena uscito, ‘’The Leprechaun’s pot of gold’’, che chiude la trilogia iniziata nel 2010 con “Castles, wings, stories and dreams” e proseguita nel 2016 con  Faces with no traces”.

La Paolo Siani ft NUOVA IDEA si è presentata on stage con Giorgio Usai all’organo, Roberto Tiranti al basso e voce, Marco Zoccheddu alla chitarra elettrica e tastiere, Martin Grice al sax e flauto, Nik Carraro alla chitarra elettrica, Paolo Tognazzi alla tastiere e il giovane vocalist Anthony Brosco, arrivato appositamente dall’Inghilterra per partecipare al primo atto del nuovo percorso. Naturalmente alla batteria c'è Paolo Siani, motore ritmico ma non solo, vista la titolarità del progetto.
Dai nomi elencati si evince come il mix anagrafico si sia trasformato sul palco in bridge tra un passato glorioso e incancellabile e il futuro, un orizzonte che, seppur aggiornato, non può prescindere dalla storia.
Questa la scaletta presentata…


Brani del nuovo disco e pezzi più datati che hanno visto una continua alternanza on stage dei musicisti, necessaria per produrre le varianti del caso, come il vecchio blues del 1970 dei Quatermass (“Post War Saturday Echo”, con Zoccheddu particolarmente ispirato alla tastiera), o un medley acustico - che ha visto Usai alla chitarra -, passando per il riff chitarristico incalzante de “La mia scelta”, con buon respiro per tracce caratteristiche e socialmente significative come “Cluster Bombs”.
Per lo spazio di un brano, ripetuto anche come bis, Anthony Brosco “ruba” il ruolo di frontman a Tiranti (la cui voce appare sempre più efficace…) e raccoglie consensi con il brano “Standing Alone”.

I giovani appaiono bene inseriti mentre i “veci” dimostrano energia invariata e voglia di progettare, il che fa ben sperare, e al di là del nuovo album, che mi ripropongo di ascoltare con calma, ciò che contava era sentir pulsare il sound della “nuova”… Nuova Idea, che passa per l’attuale filosofia musicale di Paolo Siani arricchita dalla collaborazione di un pugno di amici talentuosi, professionisti, che al Teatro Carignano hanno permesso ai presenti di assistere ad un viaggio nel tempo, un tempo che sembra non avere limiti precisi e ci permette di sognare ancora.

Meglio delle mie parole una ventina di minuti di musica…