La band Struttura & Forma ritorna al Teatro di Cicagna dopo circa cinque
anni, e propone l’album “One Of Us”, rilasciato un anno fa, con
una nuova definizione musicale, giacchè il passaggio da ensemble strumentale a
entità caratterizzata da un vocalist ha modificato l’assetto in modo
sostanziale.
La nuova formazione prevede due
membri originali - i chitarristi Franco
Frassinetti e Giacomo Caliolo -,
Stefano Gatti al basso, Marco Porritiello alla batteria e due
novità, il tastierista Pierluigi Genduso
Arrighi e il cantante Giosuè
Tortorelli: un vero “atto primo” quello a cui hanno assistito i presenti!
Il sunto della storia della band è
racchiuso nei video a seguire, e sono gli stessi protagonisti a evidenziare i
fatti salienti, comuni a molte band prog rock nate negli anni ’70 - in questo
caso a Genova -, la cui attività è scemata verso la fine di quel decennio, sino
ad arrivare a una reunion nel nuovo millennio - come accaduto a tanti gruppi
dell’epoca - per effetto di una passione mai sopita, quella per la musica… per certa
musica!
La scaletta prevedeva qualcosa di
inusuale per un concerto singolo, ovvero una conduzione esterna ed un commento
puntuale tra brano e brano, con siparietti fatti di aneddoti e storia vera.
Personalmente credo che nel corso di un “concerto” l’utilizzo allargato della
parola sia rischioso, e la mia chiosa è legata ad esempi drammatici di
fallimenti clamorosi di cui sono stato testimone ma… sono sempre le persone che
fanno la differenza, e devo dire che Gianmaria
Zanier - era lui incaricato di guidare l’evento - ha saputo dosare con disinvoltura
ironia ed elementi professionali, proponendosi anche come musicista in un brano;
alla fine il tutto è risultato piacevole, e per una volta il suono e il verbo,
alternati, non hanno portato a gesti di insofferenza da parte del pubblico, un’audience
amica, certamente, ed è per questo che gli Struttura & Forma hanno deciso di
trasformare l’evento in un piccolo racconto del prog, ovvero il loro DNA.
Si inizia con una clip da brividi,
che parte dal protoprog dei Procol Harum e Moody Blues e, passando per i mostri
sacri universalmente riconosciuti, arriva appunto a Struttura & Forma…
E da qui parte il live, ovvero la
proposizione in toto dell’album “One Of
Us”, più un inedito.
Gli S.&F. presentano il loro volto
nuovo caratterizzato dal tocco vocale di Tortorelli, ma le caratteristiche sono
molto precise, e si basano su elementi di rock e fusion miscelati a tempi
composti, con un dialogo continuo tra le due chitarre, fatto quest’ultimo che
garantisce la continuità col passato.
Tra i vari siparietti tra brano e
brano c’è spazio anche per lo scrivente e per qualche ricordo antico e recente
legato a personaggi che hanno fatto la storia della musica.
Ma, come anticipato, il racconto
ha avuto largo spazio, e anche la presenza di alcuni ex membri della band ha
contribuito a fornire un’atmosfera particolare e gradevole, un mood che ha
ricordato a tutti il motivo primario per cui si faceva e si fa musica… la
condivisione di ciò che si ama e si crea.
Nonostante le modifiche recenti
alla formazione - Genduso e Tortorelli erano al loro esordio - al pubblico è
arrivato un buon affiatamento e un “tiro” invidiabile, e occorre ricordare come
la musica degli S.&F. sia unica nell’attuale panorama musicale italiano.
Ascoltiamo un medley musicale …
Un doveroso riconoscimento al
contributo dato al disco dal precedente vocalist, Claudio Sisto, autore delle liriche di “One Of Us”, e a Beppe Crovella,
presente nell’album come produttore e al mellotron.
E a proposito di Crovella, di storia
del prog e di memoria, non poteva mancare “Lucky
Man”, punto di passaggio tra passato e futuro, un nuovo percorso che si
spera possa portare Struttura & Forma verso nuovi live e tante soddisfazioni.
Serata davvero piacevole!
La scaletta... un pezzo di storia che resta...