Dopo... VENTISETTE anni la Black Widow
cambia sede: nessuna paura per chi arriva da fuori Genova o per chi pensava ad un connubio imprescindibile tra lo
storico negozio e la location... la strada resta la stessa, Via del Campo, uno spostamento di pochi metri che permette un
passaggio indolore, anche per i più tradizionalisti.
Spostarsi e allargarsi, utilizzando altre porzioni cittadine sarebbe stato semplice e rapido, ma al contempo improponibile, perchè "IL NEGOZIO" è parte integrante del centro storico, non
di una via qualsiasi... proprio quella che anche dall'altra parte dell'Italia
tutti conoscono attraverso le liriche di De Andrè.
Ma quello che ho segnalato come "NEGOZIO" è in realtà
molto di più... centro socializzante, luogo di scambio di idee e di nascita di
progetti, label discografica, collegamento col passato che, improvvisamente,
diventa futuro.
Gli attori principali si chiamano Alberto,
Massimo e Pino (superfluo indicare i cognomi!), e il 5 gennaio del 2018 sono stati testimoni di dimostrazioni di affetto
considerevoli. L'occasione, of course, è arrivata con la data di apertura, o
meglio, di trasposizione, tra i due punti di ritrovo, e quello nuovo rappresenta un
notevole passo in avanti, per aumento dello spazio - elemento fondamentale quando si vuole
migliorare la propria attività - e al contempo slancio verso ciò
che verrà, in un momento dove lo stato della musica non è certo il più felice
possibile. Ma c'è musica e musica, e spesso è l'uomo a fare la differenza, i
suoi propositi e le motivazioni conseguenti.
A seguire qualche immagine, una clip video e uno scambio di opinioni
con Massimo Gasperini, così, tanto per ricordare e saperne di più!
AE-La sede storica di Black Widow, in Via del Campo, aveva il fascino della storia ma il grosso limite dello spazio limitato, se si pensa all’incremento delle vostre attività. Come si è concretizzato lo spostamento che, occorre sottolinearlo, è di pochi metri, e nella stessa via?
MG-Devo dirti che noi inseguivamo
questa nuova sede da almeno 15 anni, ma con certi signori genovesi di antica
memoria non è facile ragionare. Ecco perchè Genova nel suo centro storico è
strapiena di negozi chiusi... questa gente preferisce, stupidamente, tenere
chiuso piuttosto che dare i locali per affitti ragionevoli, è una cosa senza
alcun senso logico ma è uno specchio dei disastri della nostra città.
Evidentemente, dopo 4-5 gestioni assurde e fallimentari, devono aver pensato
che era giunto il tempo di affidarsi a persone oneste e professionali. Certo
non è stato facile lasciare la sede storica dove abbiamo vissuto per 27 anni,
però dopotutto ci siamo spostati solo di un paio di metri, penso sia stato il
trasloco più breve del mondo.
AE-Esigenze organizzative, di vendita, di contatti musicali, di ascolto…
cosa ha pesato di più nella vostra scelta?
MG-Tutto, sopratutto la
possibilità di esporre i circa 20.000 dischi che avevamo nei magazzini, eppoi
la possibilità per nostri clienti di sostare in un ambiente finalmente più
spazioso e ricco di interesse, e per noi di lavorare meglio.
AE-La partecipazione nel giorno
dell’inaugurazione ha dato l’idea dell’affetto che vi circonda: vi aspettavate
un simile entusiasmo?
MG-Sì, ce lo aspettavamo, ne
eravamo certi...ed anzi sono sicuro che se fosse stato di sabato, e senza
questa terribile influenza, sarebbero venuti il doppio fra amici, fans,
musicisti ed addetti ai lavori.
Ringrazio tutti i partecipanti, da Giorgio Usai,
Martin Grice, Ettore Vigo, Paolo Siani, Pino “Caronte” Sinnone, Maurizio
Cassinelli, Freddy Delirio dei DEATH SS, gli Spettri, Luciano Poltini, Pier
Gonnella, Peso, Silvano Bottari dei Vanexa, i Blue Dawn, Fabio del Tempio delle
Clessidre, Verdiano e Linda e figli dello studio MAIA, i GAS di Spezia, Marina
Montobbio e consorte, gli Ancient Veil, Il Cerchio D'Oro, Tony Tears, Sandra
Silver, Diego Banchero de Il Segno del Comando, Grazia Quaranta e consorte,
Alfredo Bosh e compagna, Enrico della Bloodrock, i Melting Clock, Una Stagione
all'Inferno, la pittrice Anna Ferrari, Piero di Editrice Zona, Riccardo Storti,
Maru che ha realizzato alcune splendide copertine per noi, Ignazio che è più di
un fratello e che ha costruito mobili unici per noi... tutti gli amici,
collaboratori e clienti che sono
intervenuti o che ci hanno inviato messaggi ed auguri; ringrazio anche chi non
c'è più ma c'è sempre stato vicino e ci segue ancora da lassù (Carlo e Bruno
sempre nel mio cuore), eppoi non certo per ultimo, te caro amico Athos per
tutto ciò che fai.
ROCK ON.
AE-Dall’esterno, quindi guardano la prima
vetrina che avete allestito, si ha una idea a mio giudizio chiara di quali
siano i filoni musicali su cui state puntando in modo preponderante: potete
evidenziare quali sono, a scanso di equivoci?
MG-Tu sai che il PROGRESSIVE è
uno dei nostri punti di forza ma anche l' HARD ROCK; il DOOM, l' HEAVY METAL, il FOLK ROCK, il DARK, il
FUNK, e la PSICHEDELIA sono generi che amiamo e che trattiamo con passione ed
entusiasmo.
AE-Con una nuova sede ed un anno appena
iniziato, quali sono i propositi e i progetti per il 2018?
MG-Il primo proposito è di
continuare e migliorare ciò che da sempre facciamo, ovvero offrire ai nostri
clienti il materiale migliore possibile selezionato da noi in mezzo ad un mercato
confuso e pieno di mediocrità. Nonostante ciò che dice un famoso negoziante di
dischi genovese, per il quale comunque porto un grande rispetto e dove ho
comprato più di 2000 dischi, a Genova ci sono ancora alcuni negozi di dischi e
tutti meritano rispetto per ciò che fanno e per il loro coraggio. La Black
Widow Records da 27 anni è uno di questi, siamo stati gli unici a credere
sempre nel vinile anche quando ormai lo si voleva soppiantato dal CD,
continueremo a produrre band famose o esordienti, se questI ci fanno vibrare il
cuore, continueremo ad organizzare concerti e festival con la collaborazione
dello studio MAIA, con i teatri Govi e La Claque, con L'Angelo Azzurro, con la
Porto Antico e siamo pronti ad offrire la nostra passione e cultura a chiunque
cercherà la nostra collaborazione in favore della musica ROCK che per noi più
che una passione è uno stile di vita.